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Il prestito matrimonio
Il prestito per il matrimonio consente di organizzare con serenità un momento importante, forse il più ricordato, nella vita di una coppia. Le spese da sostenere per l’organizzazione di un matrimonio (l’acquisto degli abiti, delle fedi, del pranzo offerto agli invitati, dell’album fotografico, del viaggio di nozze, etc.) possono far aumentare notevolmente il budget necessario. La coppia che deve affrontare questa spesa può essere supportata da due forme di finanziamento: il prestito finalizzato o il prestito personale.
Indice
- Quando ricorrere a un prestito finalizzato
- Quando ricorrere a un prestito personale matrimonio
- I casi in cui sono richieste le garanzie
- Cosa deve riportare il contratto
- Le conseguenze del mancato pagamento di una rata
- Come estinguere anticipatamente il prestito
- Come si valuta il finanziamento
- L’onerosità del prestito
- Fai un preventivo per un prestito matrimonio
Quando ricorrere a un prestito finalizzato
Il prestito finalizzato comporta che il rivenditore dei beni o dei servizi stipuli un accordo di collaborazione con una Banca o con un Istituto di Credito ed è legato esclusivamente ad uno specifico prodotto venduto (es. il viaggio di nozze, oppure e bomboniere).
L’importo del prestito finalizzato viene versato direttamente al venditore, mentre l’utente deve pagare le rate del credito secondo quanto previsto dal piano di ammortamento.
Se l’utente ha bisogno di liquidità aggiuntiva o non ci sono le condizioni dal venditore per disporre del prestito finalizzato, è possibile ricorrere a un prestito personale.
Tenuto conto che i servizi/beni necessari per la cerimonia difficilmente sono acquistabili presso un unico punto vendita, molto spesso al prestito o ai prestiti finalizzati è infatti necessario affiancare un ulteriore finanziamento.
Si tratta di un prestito personale per il matrimonio o, se si rispettano le condizioni, un finanziamento con cessione del quinto. Il prestito finalizzato può anche essere rimpiazzato del tutto da un unico prestito con cessione del quinto.
Quando ricorrere a un prestito personale matrimonio
Il prestito personale per il matrimonio può essere una valida opportunità, in quanto permette di accorpare differenti spese in un unico debito, minimizzando i costi dell’istruttoria. D’altro canto offre un tasso solitamente maggiore rispetto al prestito finalizzato.
Per individuare il prestito più conveniente e adatto alle proprie esigenze, è possibile fare un confronto prestiti on line nella sezione dedicata: se si possiedono i requisiti, verranno proposte anche le migliori offerte di prestito con cessione del quinto.
Chiedere un finanziamento per il matrimonio può essere un’opportunità per realizzare un giorno indimenticabile. E' possibile trovare una analisi sulla diffusione di questa tipologia di prestito nella news su come finanziare un matrimonio.
I casi in cui sono richieste le garanzie
Difficilmente l’erogazione di un prestito matrimonio è subordinata alla presentazione di garanzie reali (diritti di pegno o ipoteca su beni di proprietà del richiedente).
Può accadere tuttavia che in alcuni casi, allo scopo di limitare il rischio di insolvenza, gli Istituti finanziatori sottopongano al richiedente un contratto che prevede la cambializzazione delle rate ossia l’emissione di una cambiale, in grado di garantire una parte o l'intero ammontare erogato.
Più spesso l’Istituto finanziatore potrebbe richiedere la firma di un coobbligato o di un terzo fideiussore, che si faccia garante del buon esito dell'operazione. Lo farà in presenza di condizioni particolari, ad esempio quando il richiedente lavora da poco tempo, oppure se la somma richiesta è consistente.
In ogni caso, la richiesta di garanzie è a discrezione del singolo Istituto che decide a seconda del profilo di rischio dell'operazione e del singolo richiedente.
Cosa deve riportare il contratto
Bisogna sempre riporre grande attenzione agli elementi contenuti nel contratto. Di norma, non si può prescindere da queste informazioni:
- il tasso di interesse praticato dall’Istituto;
- ogni prezzo e condizione praticati, inclusi i maggiori oneri in caso di mora;
- l'ammontare del finanziamento e la modalità con cui verrà concesso;
- le rate: numero, importi e scadenza;
- il tasso annuo effettivo globale (TAEG);
- le condizioni dettagliate per cui il TAEG può essere eventualmente modificato;
- l'importo e la causale degli oneri che sono esclusi dal calcolo del TAEG;
- le eventuali garanzie richieste;
- le eventuali coperture assicurative richieste e non incluse nel calcolo del TAEG.
Le conseguenze del mancato pagamento di una rata
Se ci si dimentica o si salta solo una rata del finanziamento, scatta l’inadempienza nei confronti dell'Istituto finanziatore e ne derivano una serie conseguenze:
- l’applicazione di una mora con maggiorazione degli interessi dovuti;
- l’iscrizione nella lista dei pagatori ritardatari e/o la segnalazione alla Centrali dei Rischi, che condividerà le informazioni con l'intero sistema bancario e finanziario. Ne segue un peggioramento dell'affidabilità creditizia e di conseguenza la difficoltà per il futuro a ottenere credito.
E' sufficiente mancare il pagamento anche di una sola rata perché l'Istituto finanziatore proceda con la risoluzione unilaterale del contratto. In questo caso il cliente avrà l’obbligo di pagare tutte le spese bancarie e di protesto, oltre gli oneri sostenuti dall'Istituto per recuperare le somme dovute, con l’aggiunta di una penale.
Come estinguere anticipatamente il prestito
E' possibile estinguere il prestito anticipatamente rispetto al termine concordato.
Al cliente che sceglie di esercitare questa opzione verrà richiesto di rimborsare il credito residuo ancora dovuto, maggiorato di una penale che, per legge, non può essere superiore all’1% dell’importo finanziato.
Se il contratto non specifica l’importo del capitale residuo dopo ciascuna rata di rimborso, si deve intendere come capitale residuo la somma del valore attuale di tutte le rate non ancora scadute alla data del rimborso anticipato.
Come si valuta il finanziamento
L’istituto finanziatore usa criteri di valutazione ben specifici prima di concedere un prestito matrimonio.
- Le politiche di rischio: sono a discrezione di ogni Istituto e si applicano nella valutazione delle richieste usando il credit scoring, i dati statistici in possesso dell’Istituto finanziatore. Tale metodo consente di mantenere le insolvenze al di sotto di un determinato livello.
- Il livello di reddito: l’accettazione delle richieste è normalmente subordinata anche alla valutazione del livello di reddito del richiedente e al rapporto tra quest’ultimo e l’eventuale rata di rimborso.
- L’affidabilità creditizia è una valutazione che non assume alcun significato “morale”, ma si tratta di una stima del livello di rischio operata dall’Istituto per ciascuna richiesta, anche sulla base dei rapporti di credito forniti dalle Centrali Rischi. Se la storia creditizia del richiedente presenta ritardi nei rimborsi di precedenti finanziamenti o insoluti, la probabilità che la richiesta venga accettata è ovviamente più bassa. Se non ci fossero le condizioni per ottenere un prestito matrimonio, si può sempre ricorrere alla cessione del quinto, una formula di prestito garantita dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico che per questo motivo consente di adottare criteri di valutazione più flessibili.
L’onerosità del prestito
Il calcolo del costo del finanziamento può rivelarsi non così semplice, per via delle voci di spesa del finanziamento, che possono essere numerose (importo erogato, interessi, oneri accessori, eventuali spese iniziali, costi assicurativi) e non facilmente misurabili in maniera immediata.
Gli elementi da considerare assolutamente prima di sottoscrivere un contratto di finanziamento sono:
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TAN (Tasso Annuo Nominale)
E' il tasso di interesse applicato al capitale concesso in prestito, si esprime in percentuale e su base annua e può comprendere gli eventuali costi assicurativi o le spese di istruttoria. Viene utilizzato per calcolare, a partire dall'importo finanziato e dalla durata del prestito, la quota di interesse che andrà corrisposta all'Istituto finanziatore e che, sommata alla quota di capitale, andrà a determinare la rata di rimborso. -
TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale)
E' una misura, espressa in termini percentuali e su base annua, del costo complessivo del finanziamento. Il TAEG si distingue dal TAN, ed è comprensivo di eventuali oneri accessori come le spese di istruttoria e le spese assicurative, che sono a carico del cliente.
Secondo la normativa italiana è possibile, a precise condizioni, escludere o includere nel calcolo del TAEG alcune voci, come le spese assicurative quando presenti. Fai quindi attenzione e considera attentamente la tua spesa complessiva, analizzando di volta in volta le singole voci dell'offerta che ti viene proposta.
Ultimo aggiornamento ottobre 2020
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