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Credito residuo

mani di donna in primo piano con carta di credito gialla e calcolatrice
Definizione di credito residuo

Per credito residuo si intende la somma di denaro rimanente che il debitore può ancora utilizzare. In altre parole, è la differenza tra la somma di credito erogata dalla banca (il creditore) e la cifra già utilizzata dal cliente (il debitore). Il creditore, infatti, è chi concede una somma di denaro (o qualsiasi altro bene di valore) a un soggetto in cambio di un rimborso futuro.

Il credito residuo può fare riferimento a una carta di credito: in questo caso, il credito aumenterà man mano che il debito viene rimborsato dal cliente. Una volta estinto il debito, il credito residuo corrisponderà al credito totale della carta di credito previsto inizialmente in fase di sottoscrizione. Ciò non vale per chi ha una carta con credito illimitato, dove il cliente ha quindi a disposizione un plafond con una somma "illimitata".

Nel caso di una carta di credito revolving, il funzionamento del credito erogato è differente e funziona in modo rotativo. Quando il titolare effettua acquisti o anticipa denaro contante con la propria carta di credito, questo si riduce progressivamente. Nel momento in cui il cliente rimborsa le spese, mediante il pagamento di rate mensili, il credito disponibile viene ripristinato rendendo così possibile continuare a usare la carta per altri acquisti o pagamenti.

Il debito residuo, invece, sta a indicare la quota capitale di un finanziamento che va ancora rimborsato all'istituto di credito che lo ha erogato. Questo debito riguarda esclusivamente il capitale concesso dalla banca e non invece la quota degli interessi, esclusa da questo conteggio. È importante da conoscere nel caso in cui il debitore intenda chiedere un'estinzione anticipata.

Il consumatore, infatti, può restituire anticipatamente tutte le somme dovute o anche solo una parte di esse all'istituto di credito, riducendo così i costi legati al credito. Dunque, minore sarà la somma dovuta, minore sarà la durata del contratto.

In certi casi, la banca emittente può chiedere un indennizzo al cliente per aver rimborsato anticipatamente, ma tale indennizzo non può superare l'1% della cifra rimborsata se la durata residua del contratto è maggiore di 12 mesi, che diventa lo 0,5% se la durata residua del contratto è pari o inferiore a 12 mesi.

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Ultimo aggiornamento 30/09/2025

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