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Normativa sul credito al consumo
Con il decreto legislativo 141 del 2010, poi modificato dal decreto legislativo 218 del 2010, sono state introdotte nuove disposizioni relative ai contratti di credito ai consumatori. L'obiettivo è assicurare maggiore trasparenza e più garanzie.
La normativa sul credito al consumo regola l'attività di coloro che operano nel settore finanziario, dagli agenti in attività finanziaria ai mediatori creditizi. Si parla di contratto di credito quando un finanziatore concede o intende concedere un credito ad un consumatore mediante una dilazione di pagamento, di prestito o altra agevolazione finanziaria, o anche finanzia la fornitura di un bene o la prestazione di un determinato servizio.
Secondo quanto previsto dal decreto legislativo 141/2010 il finanziatore è colui che è abilitato ad erogare finanziamenti a titolo professionale e che offre o stipula contratti di credito. Gli intermediari del credito sono:
- gli agenti in attività finanziaria;
- i mediatori creditizi;
- soggetti che presentano contratti di credito per conto di un finanziatore.
La nuova normativa, che apporta modifiche al Testo unico bancario (decreto legislativo numero 385 del 1993) e al Codice del Consumo (decreto legislativo numero 206 del 2005), fa riferimento a tutti i contratti di credito, tranne i finanziamenti che presentano un importo inferiore ai 200 euro e superiore ai 75 mila euro.
L'intermediario del credito, partendo dalle informazioni base che deve offrire un finanziatore (tasso di interesse, importo totale del credito, Taeg ed eccetera), fornisce tutte le notizie al consumatore in modo che quest'ultimo possa anche fare un confronto tra le varie offerte di credito presenti sul mercato. L'intermediario di credito o il finanziatore sono tenuti a dare ogni chiarimento al consumatore in modo che possa scegliere il contratto di credito più adatto alle proprie necessità.
Gli annunci pubblicitari dei finanziatori e dei venditori di beni e di servizi devono infatti essere quanto più chiari possibile. E se si parla di finanziamenti a tasso zero, è bene verificare che non sia solo il Tan pari a zero, ma anche il Taeg del finanziamento.
Prima di procedere alla conclusione del contratto di credito, il finanziatore procede alla valutazione del merito creditizio del consumatore. Quest'ultimo, inoltre, può recedere dal contratto di credito entro 14 giorni dalla firma o anche dal momento in cui riceve tutte le condizioni e le informazioni stabilite dalla legge.
Sono soggetti alla normativa del credito al consumo:
- i prestiti personali;
- i prestiti finalizzati;
- le aperture di credito rotativo;
- la cessione del quinto dello stipendio.
Con la legge 80/2005 è stata data anche ai pensionati, pubblici e privati, l'opportunità di fruire di tali forme di prestito ma per periodi non maggiori di 10 anni e con un'assicurazione sulla vita come garanzia.
Ultimo aggiornamento 28/10/2019
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