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Carta di Credito Revolving

una carta di credito con delle frecce
Definizione di carta di credito revolving

La carta di credito revolving è una variante della carta di credito classica, che consente di effettuare delle spese e pagarle non solo in un'unica soluzione a fine mese, ma anche in modo dilazionato in più rate mensili di importo costante, corrispondendo degli interessi ad un tasso predeterminato.

Il termine “revolving” significa rotativo. La somma originaria del finanziamento concesso, tecnicamente definita fido o plafond, si rigenera infatti gradualmente tramite il rimborso delle rate. La linea di credito disponibile viene ripristinata con ogni rimborso (al netto della quota interessi) e può quindi essere utilizzata più volte per nuove spese, senza bisogno di avanzare una nuova richiesta di finanziamento.

Nella sua forma più semplice, la carta di credito può prevedere la possibilità di scegliere tra il rimborso a saldo e quello rateale. Nella variante più evoluta, la carta di credito revolving è dunque collegata ad un vero e proprio finanziamento, utilizzabile tramite la carta stessa per effettuare spese e rimborsarle poi eventualmente in più rate, sempre con il pagamento di interessi sulla somma rateizzata.

In questo caso, la carta revolving permette di ottenere un prestito e di utilizzarlo per gli importi e la durata che si preferisce, suddividendo le spese effettuate su un periodo di tempo più lungo del singolo mese. L’importo della rata mensile può essere modificato su richiesta del titolare, che può anche optare per il pagamento a saldo del debito residuo in qualunque momento. In questo modo, è possibile rallentare o accelerare il rimborso della spesa.

È quindi bene tener presente che il rimborso a rate trasforma la carta di credito revolving in una forma di finanziamento rateale. Oltre alla quota capitale, si pagano anche gli interessi passivi calcolati sulle spese.

Per comprendere il costo totale e reale del credito, è pertanto fondamentale valutare con attenzione il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). L'importanza di considerare il TAEG come indicatore di costo è stata ribadita dalla Banca d'Italia nei suoi "Orientamenti di Vigilanza di tutela" sul credito revolving (aggiornati ad Aprile 2023), che sottolineano la necessità di massima chiarezza sui costi, proprio per superare la difficoltà dei clienti nel comprendere gli oneri reali del prodotto.

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Ultimo aggiornamento 07/10/2025

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