Credito responsabile

È il credito gestito con una serie di azioni e comportamenti da parte di istituto di credito e consumatore perché diminuisca il rischio di un sovraindebitamento.

Si parla di credito responsabile quando il consumatore:

• tiene sotto controllo il reddito mensile e le spese cui far fronte in modo da accertarsi di disporre della possibilità di rimborsare le rate del credito;
• contatta l'istituto di credito se si accorge di non riuscire ad affrontare gli impegni presi.

Il consumatore, nel momento in cui firma il contratto, prende infatti un impegno di pagamento nei confronti dell'istituto di credito che ha erogato il capitale. Se l'obbligo non viene rispettato, si rischia di essere segnalati nei database come "cattivi pagatori" e agli interessi da pagare si aggiungerà anche la mora. Inoltre se il debito non viene saldato, spesso si arriva anche al pignoramento dell'immobile ipotecato e alla sua messa all'asta.

Perché il credito sia responsabile anche l'istituto di credito deve perseguire determinate azioni, quali:

• dovrà dare informazioni trasparenti e chiare al cliente;
• dovrà presentare soluzioni di credito che siano adeguate alle capacità di rimborso di ciascun cliente;
• dovrà negare la concessione del credito quando non sarà possibile erogarlo. Il cliente dovrà essere seguito nei momenti più critici, provando a cercare una soluzione più idonea alle sue esigenze e capacità di rimborso.

È importante, dunque, che il soggetto si informi sulle offerte del mercato e sulle caratteristiche dei vari prodotti finanziari, nonché sulle condizioni previste dalle varie operazioni finanziarie. Bisogna sempre rivolgersi ai soggetti preposti. Ad essere autorizzati sono: le banche, i mediatori creditizi e gli intermediari finanziari iscritti nei rispettivi albi.

In linea generale la rata di un finanziamento non dovrebbe mai essere superiore di un terzo delle entrate mensili del richiedente. Tale soglia è stata indicata per scongiurare proprio il rischio di un maxi indebitamento.