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Come cancellarsi dalla Centrale Rischi?

Le informazioni creditizie relative ai finanziamenti in essere hanno dei tempi di conservazione stabiliti, per le banche dati SIC, dal Codice di Condotta per i Sistemi Informativi. La Banca d'Italia provvede invece alla tenuta della Centrale Rischi per monitorare lo stato del sistema finanziario.

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Centrale rischi: come cancellarsi?

Un soggetto che richiede una qualsiasi forma di prestito a un istituto di credito o a una società finanziaria, viene inserito automaticamente, oltre che nella Centrale dei Rischi (CR), gestita dalla Banca d'Italia e alimentata dalle informazioni trasmesse dagli intermediari partecipanti (banche, società finanziarie e intermediari finanziari), anche in altre banche dati, sistemi di rilevazione centralizzata dei rischi (Sistemi di informazioni creditizie o SIC), come CRIF, Eurisc, Experian, CTC, Assilea. Tali sistemi sono di natura privata e non sono soggetti ad alcuna supervisione da parte della Banca d'Italia. Per conoscere i dati archiviati nei SIC e chiedere eventualmente di correggerli è necessario contattare direttamente i SIC perché la Banca d'Italia non è responsabile delle banche dati gestite da organismi privati.

Si può accedere gratuitamente ai dati registrati a proprio nome nella Centrale Rischi presentando una specifica richiesta.

I dati della Centrale Rischi sono riservati; la Banca d'Italia svolgendo un attività d'interesse pubblico, tralascia il consenso degli interessati per il loro trattamento. Sulla base della normativa europea e nazionale in materia di privacy (cfr. Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, Regolamento (UE) n. 2016/679, c.d. General Data Protection Regulation, di seguito GDPR), non è necessario - per gli intermediari (banche e società finanziarie) e per la Banca d'Italia - acquisire il consenso dell'interessato al trattamento dei dati della CR.

Se la Banca d'Italia ha notizia di possibili errori, chiede agli intermediari di verificare le informazioni trasmesse e di correggerle. Chi ritiene inesatte le proprie informazioni presenti in CR o nei sistemi SIC può chiedere di correggerle direttamente all'intermediario che le ha segnalate, questo è tenuto a cancellare e correggere le segnalazioni errate nel più breve tempo possibile.

In caso di problemi, il cliente può presentare un reclamo direttamente all'intermediario, rivolgersi all'Arbitro Bancario Finanziario - ABF oppure rivolgersi al giudice ordinario. Nella norma la cancellazione dei dati errati avviene rivolgendosi direttamente all'intermediario che ha fatto la segnalazione, questo è anche uno dei canali più rapidi per avere risposte.

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Cancellazione dei dati

Il debito complessivo verso il sistema creditizio registrato in CR potrebbe non coincidere con quello effettivo, poiché, ricordiamo, alcuni intermediari finanziari non partecipano alla CR. Inoltre, in CR, sono presenti solo i crediti il cui importo è pari o superiore alla soglia di segnalazione: 250 euro per le sofferenze, 30.000 euro negli altri casi.

Anche se il debito viene estinto si resta iscritti nella CR. Tutte le segnalazioni sono conservate per lo svolgimento delle funzioni istituzionali della Banca d'Italia e per consentirne la ricostruzione nel corso del tempo. Gli intermediari partecipanti, però, hanno visibilità solo delle ultime 36 date mensili.

I dati relativi a prestiti e finanziamenti presenti nel sistema di informazioni creditizie vengono cancellati automaticamente, senza bisogno di richieste specifiche. I tempi di cancellazione sono stabiliti dal Codice Deontologico e cambiano in base al tipo di dato.

In generale le informazioni contenute nei database dei sistemi di rilevazione centralizzata dei rischi (SIC) vengono automaticamente rimosse secondo delle precise tempistiche:

 

  • Per i finanziamenti richiesti ed in corso di valutazione, i dati si cancellano dopo 6 mesi dalla data richiesta.
  • Per i finanziamenti rifiutati dalla banca o annullati dallo stesso richiedente, i dati si cancellano dopo 90 giorni dalla data di annullo/rifiuto.
  • Per i finanziamenti erogati conclusi con pagamenti puntuali e integrali, ci sarà la cancellazione dopo 36 mesi dalla data di estinzione effettiva del rapporto di credito.
  • Per i finanziamenti erogati in caso di morosità nei pagamenti di 1 o 2 rate pagate in ritardo, i dati saranno eliminati dopo 12 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione.
  • Per i finanziamenti erogati in caso di morosità nei pagamenti che superano le 2 o più rate pagate in ritardo anche su transazione, i dati saranno eliminati dopo 24 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione.
  • Per i finanziamenti erogati ma mai rimborsati, nonostante i solleciti e le intimazioni, i dati si cancelleranno 36 mesi dalla data di estinzione prevista o dalla data in cui l'istituto di credito ha fornito l'ultimo aggiornamento. Il termine massimo di conservazione dei dati relativi a inadempimenti non successivamente regolarizzati non può comunque mai superare i cinque anni dalla data di scadenza del rapporto, quale risulta dal contratto di finanziamento (Provvedimento del Garante del 6.10.2017 – Delibera n. 438).

Quando si può richiedere la cancellazione dei proprio dati?

Prima che siano trascorsi i tempi di conservazione, puoi richiedere la cancellazione soltanto dei dati positivi, cioè delle informazioni sui finanziamenti che sono stati regolarmente rimborsati. I sistemi di rilevazione centralizzata dei rischi provvederanno alla cancellazione dei dati positivi entro 90 giorni dalla tua richiesta. Riceverai una comunicazione a conferma della cancellazione dei dati una volta effettuata.

Tuttavia richiedere la cancellazione dei dati positivi non è assolutamente conveniente, dal momento che gli istituti di credito che consultano i tuoi dati avrebbero una visione incompleta della tua situazione e affidabilità creditizia, con la conseguenza che:

  • Potresti incontrare difficoltà a ottenere nuovi prestiti o finanziamenti, in quanto la tua “referenza creditizia” sarebbe costituita solo da dati negativi (se presenti) e le informazioni positive che contribuiscono a qualificarti come pagatore puntuale, bilanciando eventuali informazioni sui ritardi, sarebbero del tutto assenti.
  • L’istituto di credito non sarebbe in grado di valutare in modo completo ed oggettivo la sostenibilità di un nuovo finanziamento sul tuo reddito familiare, così come previsto dalla Direttiva sul Credito al Consumo.

Ultimo aggiornamento settembre 2022

A cura di: Giada Carta

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