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Cosa sono i prestiti INPS?

I prestiti INPS o INPDAP possono essere richiesti da insegnanti, dipendenti pubblici e pensionati purchè vengano rispettati i requisiti d'accesso a tale agevolazione. Perchè scegliere un prestito INPS? Vediamone vantaggi, tipologie e modalità di richiesta.

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Tutto quello che serve sapere sui prestiti INPS

I prestiti INPS sono dei prestiti erogati dall'INPS (l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) o da istituti di credito convenzionati con quest'ultimo, che hanno tassi di interesse agevolati e una durata che può andare da 12 a 48 mesi. Sono anche detti prestiti INPDAP, a causa del nome dell'istituto che li erogava, e che dal gennaio 2012 è confluito nell'INPS.

In questo articolo vi spiegheremo chi può accedere ai prestiti INPS (o prestiti INPDAP), quali sono le tipologie di prestito disponibile, quali sono i vantaggi e come fare per richiederne uno.

Chi può accedere ai prestiti INPS?

Vediamo ora chi può accedere a questi prestiti:

  • I dipendenti del Gruppo Poste Italiane SpA.
  • Gli insegnanti e i direttori scolastici a tempo indeterminato delle scuole statali primarie o della scuola dell'infanzia, che siano al momento della richiesta in servizio o a riposo da massimo due anni (iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale).
  • Tutti i dipendenti pubblici e i pensionati che sono iscritti alla Gestione unitaria.

La fascia delle persone che possono accedere a tali prestiti a tasso agevolato è quindi molto ampia, e include molti milioni di italiani. Ma attenzione, i requisiti di accesso, infatti, ne limitano i potenziali beneficiari. Ne parliamo meglio nella sezione che segue.

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Le diverse tipologie di prestiti INPS (o prestiti INPDAP)

Esistono fondamentalmente tre macro-categorie:

  • Piccoli prestiti: prestiti di importo ridotto e restituibili in poche mensilità.
  • Prestiti pluriennali: prestiti di ammontare maggiore, che richiedono una restituzione spalmata su più anni.
  • Cessione del quinto della pensione: questi specifici prestiti INPS per pensionati prevedono una restituzione tramite un addebito sulla pensione, non superiore a un quinto dell'ammontare della stessa.

I piccoli prestiti

Veniamo ora alle varie tipologie esistenti di piccoli prestiti INPS per dipendenti e pensionati:

  • Piccoli prestiti Gestione Assistenza Magistrale: si tratta di prestiti INPS per docenti e direttori scolastici di scuola primaria e dell'infanzia a tempo indeterminato, o in pensione da al massimo due anni, come specificato sopra. Ammontano a massimo due mensilità di stipendio e possono essere restituiti in 24 rate. Possono essere richiesti solo in circostanze specifiche, come la nascita o l'adozione di un figlio, il matrimonio (anche quello dei figli), malattie di grave entità, acquisto di una casa di abitazione, ecc.
  • Piccoli prestiti Gestione Fondo Credito Poste Italiane: sono prestiti INPS per dipendenti del Gruppo Poste Italiane SpA e delle società ad esso collegate, con minimo due anzianità di servizio. Possono ammontare a una somma da uno a otto volte lo stipendio netto, e vengono restituiti nella forma della cessione del quinto dello stipendio, al massimo in 4 anni.
  • Piccoli prestiti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali: questi prestiti INPS per dipendenti e pensionati sono concessi a tutti coloro che sono iscritti alla Gestione Unitaria, e non prevedono altri requisiti particolari. Possono ammontare al massimo a 4 mensilità nette di stipendio o pensione e prevedono una restituzione a breve termine (da 12 rate per quelli di importo minore a 48 rate per quelli di importo maggiore). Sono però soggetti alla disponibilità finanziaria dell'INPS, e quindi possono essere più o meno disponibili di anno in anno.
  • Prestiti in forma di anticipazione Vecchio e Nuovo Fondo Mutualità: sono concessi agli iscritti al Nuovo Fondo e al Vecchio Fondo Mutualità, sia lavoratori che pensionati, che non hanno decadenze, provvedimenti per dimissioni o disciplinari in corso al momento della richiesta. Anche questi dipendono dalle disponibilità finanziarie dell'INPS. Per gli iscritti al Vecchio Fondo non è prevista l'indicazione della motivazione del prestito, mentre, per gli iscritti al Nuovo Fondo, per accedere è necessario che si verifichino determinate circostanze, come ad esempio la nascita di un figlio, il decesso di un coniuge o familiare a carico, una malattia grave, ecc. Si può richiedere un'anticipazione sull'importo del capitale sottoscritto pari al massimo al 75% (lordo) di tale capitale. A seconda dell'importo, è possibile restituire il prestito in 12, 24, 36 o 48 rate.

I prestiti pluriennali

Veniamo ora ai prestiti pluriennali:

  • Prestiti pluriennali garantiti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali: questo prestito è garantito dall'INPS, ma erogato da istituti di credito convenzionati. Possono accedervi tutti gli iscritti alla Gestione Unitaria in servizio e a tempo indeterminato, con almeno quattro anni di anzianità. Sono restituibili in 5-10 anni tramite trattenuta di un quinto dello stipendio, e l'importo lordo (a cui vanno tolti interessi, spese, ecc) è pari al quinto dello stipendio, moltiplicato per il numero di rate.
  • Prestiti pluriennali diretti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali: possono richiederli i pensionati e i dipendenti pubblici iscritti alla Gestione Unitaria, con contratto a tempo indeterminato e almeno quattro anni di anzianità. A certe condizioni, possono accedere anche i dipendenti a tempo determinato. Questi prestiti INPS possono essere richiesti solo per determinate esigenze proprie o di un familiare a carico. Possono essere restituiti in 5-10 anni e la rata mensile non può superare il quinto dello stipendio o della pensione.
  • Prestiti pluriennali diretti Gestione Fondo Credito Poste Italiane: possono accedervi i dipendenti in servizio del Gruppo Poste Italiane SpA e società connesse, con minimo quattro anni di anzianità. La restituzione anche qui è prevista in 5-10 anni, tramite cessione del quinto. Anche in questo caso, il prestito può essere richiesto solo per determinate motivazioni.

Prestiti INPS cessione del quinto della pensione

Questi prestiti INPS per pensionati vanno richiesti a un istituto di credito (banca o altro intermediario finanziario). Il prestito va restituito in massimo 10 anni tramite trattenuta del quinto della pensione. L'ammontare quindi dipende dal valore della pensione e dal numero di rate. I prestiti INPS cessione del quinto non godono di un tasso speciale, ma vanno restituiti con un tasso nei limiti di legge.

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Quali sono i vantaggi?

Il principale vantaggio di questi prestiti è il TAEG agevolato, in genere limitato al 5%. In generale hanno condizioni meno onerose rispetto ai finanziamenti concessi dagli istituti di credito sul libero mercato.

Come richiederli?

Le modalità di richiesta dei prestiti INPS variano a seconda della tipologia. Per maggiori informazioni consigliamo di rivolgersi al sito dell'Istituto, dove è possibile trovare nel dettaglio tutte le modalità per effettuare la richiesta.

Ultimo aggiornamento marzo 2022

A cura di: Valentina Fornelli

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