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Prestiti INPDAP: come funzionano le tabelle e come si richiedono?
A partire dal 2012 l'INPDAP è confluito nell'INPS. I dipendenti e i pensionati del settore pubblico devono far riferimento a tale ente anche per i servizi creditizi. Gli iscritti alla gestione ex INPDAP possono, infatti, richiedere prestiti a tasso agevolato all'INPS o alle banche convenzionate.
- Cos'è l'INPDAP?
- Come richiedere un prestito INPDAP?
- INPDAP: cosa è cambiato dal 2012?
- Tipologie di prestiti INPDAP
- Cos'è il Prestito Small?
- Come funziona un prestito INPDAP?
- Che tasso hanno i prestiti INPDAP?
- Prestiti INPDAP: convengono?
- Le tabelle dei prestiti INPDAP
- Tabella TAN
- Tabella TAEG Gestione Unitaria
- Tabella per classi di età (solo per iscritti TAEG Enam)
- Tabella per classi di età (solo per iscritti in servizio) TAEG ex IPOST
Cos'è l'INPDAP?
Finanziamenti a condizioni agevolate: si possono definire così i prestiti INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica) destinati a dipendenti statali pubblici e ai pensionati.
Sono tre i prodotti disponibili per questa platea di beneficiari:
- Piccoli Prestiti;
- Prestiti Pluriennali diretti;
- Prestiti Pluriennali garantiti.
Come richiedere un prestito INPDAP?
Due sono le vie per accedere a questo tipo di finanziamenti: direttamente tramite l’INPS oppure attraverso gli istituti creditizi convenzionati, siano esse banche o società finanziarie.
Se si procede tramite INPS, bisogna essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo credito), a cui va versato il relativo contributo mediante trattenuta in busta paga o mediante trattenuta sulla pensione.
In questo caso, vanno presi in considerazione diversi aspetti, quali:
- il prestito viene concesso nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente nel bilancio dell'Istituto, detto plafond;
- oltre all’iscrizione alla Gestione Unitaria, i richiedenti devono avere un contratto a tempo indeterminato con quattro anni di anzianità di servizio utile alla pensione e quattro anni di versamento contributivo;
- gli iscritti con contratto a tempo determinato possono fruire di cessioni estinguibili entro il periodo del contratto e con l’obbligo di cedere il trattamento di fine rapporto a garanzia della restituzione del prestito;
- è necessario essere in possesso del codice personale PIN o in alternativa disporre di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- i dipendenti pubblici presentano la domanda sull'apposito modulo fornito dall'Istituto per il tramite dell'amministrazione di appartenenza, che la trasmette all'INPS esclusivamente in via telematica;
- i pensionati presentano la domanda esclusivamente in via telematica, attraverso l'apposito servizio online del sito INPS;
- una volta approvata la richiesta, la somma stabilita sarà erogata direttamente sul conto corrente del richiedente.
La seconda possibilità, più agevole della precedente riguardo gli adempimenti da compiere da parte del richiedente, consiste nel ricorrere alle banche o finanziarie - con cui l’INPS-EX INPDAP ha sottoscritto particolari convenzioni - che provvedono all'istruttoria delle relative pratiche, utilizzando le funzioni informatiche appositamente predisposte da parte dell’INPS.
Tali funzioni consentono agli istituti finanziari abilitati di accedere via web al sistema di pagamento delle pensioni per accertare l'entità della quota cedibile e inserire il piano di ammortamento del finanziamento richiesto. Inoltre c’è da precisare che, vista l’evoluzione del contesto bancario, i dipendenti del comparto pubblico sono particolarmente apprezzati dalle banche che, proprio per questo, tendono ad erogare prestiti di questo tipo a tassi di interesse molto interessanti, oltre al fatto che l’importo da richiedere non dovrà essere vincolato al plafond a esaurimento dell’INPS.
INPDAP: cosa è cambiato dal 2012?
A partire dal primo gennaio 2012, per effetto del decreto Salva Italia, l'INPDAP è stato soppresso ed è confluito in INPS. E da quel momento in poi è avvenuto anche il trasferimento delle risorse strumentali, umane e finanziarie.
L'INPDAP, sorto nel 1994, ha rappresentato fino al 31 dicembre del 2011 il polo previdenziale per i dipendenti pubblici e ha garantito prestazioni di natura creditizia e sociale sia ai dipendenti in servizio che ai pensionati della pubblica amministrazione.
Attualmente, i prestiti INPDAP vengono erogati dall'INPS o dalle banche convenzionate con l'istituto previdenziale, finanziati attraverso la formula della cessione del quinto dello stipendio o della pensione, grazie ai contributi versati dai dipendenti pubblici iscritti alla Gestione Unitaria.
Tipologie di prestiti INPDAP
In linea di massima, possiamo dire che i prestiti INPS EX-INPDAP si possono dividere in due macrocategorie:
- Piccoli Prestiti;
- Prestiti Pluriennali.
Ricordiamo che quelli proposti dall’ente previdenziale sono delle cessioni del quinto e che l’ente si fa carico di garantire alla banca il pagamento delle rate mensili di rimborso.
Piccolo Prestito
Il Piccolo Prestito (da uno a quattro anni) può essere richiesto per esigenze familiari da dipendenti pubblici e pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e personale in servizio iscritto alla Gestione speciale di Previdenza per il personale delle Poste Italiane SpA (Fondo Credito ex IPOST). Gli iscritti in attività devono risultare in possesso dei seguenti requisiti:
- anzianità di iscrizione e di servizio non inferiore a un anno;
- contratto di lavoro a tempo indeterminato (anche part time) con retribuzione mensile fissa e continuativa per tutti i 12 mesi dell'anno (per l’intera durata del contratto) oppure contratto di lavoro a tempo determinato (anche part time), non inferiore a tre anni, con retribuzione mensile fissa e continuativa per tutti i 12 mesi dell'anno (per l’intera durata del contratto).
I Piccoli Prestiti devono essere rimborsati in 12, 24, 36, 48 rate, costituite da una quota interessi e una quota capitale. Il TAN (Tasso di interesse nominale annuo) è pari al 4,25%; le spese di amministrazione allo 0,50%. Il premio fondo rischi viene applicato in base alla fascia di età e alla durata del prestito.
Prestiti Pluriennali
La domanda di Prestiti Pluriennali può essere presentata dai pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, dai dipendenti in servizio presso amministrazioni statali o enti locali obbligatoriamente iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, dai dipendenti pubblici in servizio o in quiescenza, non obbligatoriamente iscritti, che abbiano aderito volontariamente e dai dipendenti di Poste Italiane SpA in attività di servizio iscritti alla Gestione speciale di Previdenza per il personale delle Poste Italiane SpA (Fondo Credito ex IPOST).
I dipendenti devono possedere i seguenti requisiti:
- avere quattro anni di anzianità di servizio utile ai fini pensionistici;
- avere quattro anni di contribuzione alla Gestione di riferimento;
- essere titolari, all'atto della domanda, di un contratto di lavoro a tempo indeterminato ovvero di un contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni che permetta la concessione del prestito con durata estinguibile nell'arco di vigenza del contratto di lavoro;
- percepire una retribuzione fissa e continuativa all'atto della trasmissione della domanda.
I Prestiti Pluriennali possono avere una durata di 5 anni, da restituire in 60 rate mensili, o di 10 anni da restituire in 120 rate mensili. Il rimborso avviene con rate mensili costanti trattenute in busta paga.
Un dipendente che ha in corso la restituzione di una cessione quinquennale o decennale in corso, può pure richiedere un piccolo prestito in misura ridotta secondo le seguenti modalità:
- piccolo prestito pari a una mensilità da restituire in 12 mesi;
- piccolo prestito pari a due mensilità da restituire in 24 mesi;
- piccolo prestito pari a tre mensilità da restituire in 36 mesi;
- piccolo prestito pari a quattro mensilità da restituire in 48 mesi.
Cos'è il Prestito Small?
La domanda di Prestito Small può essere presentata dagli iscritti al Fondo della Gestione Assistenza Magistrale (ex ENAM) in attività di servizio, che non abbiano in corso il Piccolo Prestito.
I destinatari del Prestito Small sono:
- insegnanti e dirigenti scolastici con contratto a tempo indeterminato, in servizio presso scuole primarie e scuole dell’infanzia statali;
- insegnanti a tempo determinato delle scuole primarie e delle scuole dell’infanzia statali, dagli insegnanti IRC, dagli insegnanti delle scuole primarie parificate, nonché dirigenti scolastici e dagli insegnanti delle scuole dell’infanzia gestite dai Comuni o da Enti morali, iscritti a domanda e dopo almeno cinque anni continuativi di contribuzione.
A farne richiesta possono essere anche gli insegnanti di religione con contratto di lavoro annuale stabilizzato. L’importo erogabile non può superare il valore di due mensilità nette della retribuzione attuale e la prestazione è riconosciuta nei limiti delle risorse stanziate ogni anno nel bilancio INPS ed è destinata a coprire esigenze familiari ordinarie del richiedente.
Come funziona un prestito INPDAP?
Per richiedere un prestito INPDAP è necessario presentare la domanda online accedendo all’area riservata del sito INPS. In alcuni casi, per chi è ancora in servizio, la richiesta deve essere inoltrata inizialmente tramite la propria amministrazione di appartenenza, che inserisce parte della documentazione necessaria. Per i Piccoli Prestiti, i pensionati dovranno inviare direttamente domanda all’INPS attraverso l’area riservata.
Gli iscritti in attività di servizio della Gestione Unitaria dovranno presentare domanda prima tramite l’amministrazione di appartenenza, successivamente potranno completare la procedura sul sito INPS accedendo all’area riservata.
Gli iscritti alla Gestione Speciale di previdenza per il personale delle Poste Italiane S.p.A. inoltreranno la domanda di Piccoli Prestiti direttamente online all’INPS.
La documentazione varia in base alla posizione:
- iscritti in attività di servizio e pensionati della Gestione unitaria: è sufficiente allegare la copia di un documento di identità. L’ultimo cedolino di stipendio viene caricato dall’amministrazione di appartenenza, mentre quello di pensione è già precaricato dal sistema;
- iscritti alla Gestione speciale del personale Poste Italiane: occorrono copia di un documento di identità, l’ultimo cedolino di stipendio e il certificato stipendiale.
Per i Prestiti Pluriennali, chi è in servizio deve presentare la domanda inizialmente tramite l’amministrazione di appartenenza e solo dopo completare la pratica nell’area riservata INPS. I pensionati, invece, possono fare la domanda direttamente sul sito INPS, così come gli iscritti alla Gestione speciale di Previdenza.
Infine, per i Prestiti Small, la richiesta deve essere inoltrata prima all’amministrazione di appartenenza e solo successivamente può essere attivata online sul portale INPS. In nessun caso è necessario indicare una motivazione specifica per giustificare la domanda.
Che tasso hanno i prestiti INPDAP?
Vediamo di seguito i tassi dei prestiti INPDAP:
- il Piccolo Prestito ha un tasso di interesse nominale annuo (TAN) del 4,25%. Per il calcolo del TAEG bisogna tenere conto delle spese aggiuntive, che consistono nello 0,50% di spese di amministrazione e nella quota da versare al premio fondo rischi;
- i Prestiti Pluriennali Diretti hanno un TAN fisso pari al 3,50%. Per calcolare il TAEG bisogna aggiungere le spese di amministrazione 0,50% e il premio fondo rischi, che varia in base all’età del richiedente e alla durata del prestito, che può essere quinquennale o decennale;
- per quanto riguarda i Prestiti Pluriennali, si tratta di prestiti finalizzati che vengono erogati da banche e società finanziarie convenzionate con l’INPS e in cui l’ente previdenziale fa da garante per il rimborso del credito da parte degli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici. In questo caso, TAN e TAEG non sono predefiniti, ma variano a seconda delle condizioni proposte dall’istituto di credito erogante.
L’INPS pubblica periodicamente i tassi soglia indicati dalla Banca d'Italia, che devono essere rispettati dalle banche con cui ha stretto la convenzione per i prestiti con cessione del quinto.
Prestiti INPDAP: convengono?
La convenienza dei prestiti di questo tipo non è solo nel tasso di interesse, ma anche nella semplicità con cui vengono erogati. Soprattutto se ci si rivolge alle banche che concedono questi servizi in convenzione con l’ente di previdenza. Anche per i prestiti con cessione del quinto, è possibile comparare le offerte di finanziamento sulla sezione dedicata di PrestitiOnline.it.
Le tabelle dei prestiti INPDAP
Sul portale INPS e sui siti dedicati è possibile consultare tutte le tabelle per la determinazione dell'importo di un prestito in funzione della rata. Al loro interno sono presenti dati importanti, come:
- importo lordo;
- rata;
- interessi di riferimento;
- spese amministrative;
- spese fondo garanzia;
- importo netto in base alle fasce di età.
Prima di controllare i valori riportati nelle tabelle, è necessario aver chiaro il tipo di prestito che si intende richiedere e trovare la voce specifica. Per il Piccolo Prestito occorre cercare la riga corrispondente alla durata scelta (annuale, biennale, triennale o quadriennale) e poi individuare la fascia d’età di appartenenza. Per il Prestito Pluriennale (quinquennale e decennale) la logica è analoga, ma la prima macro-fascia parte dai 22 anni (servono 4 anni di anzianità).
Le tabelle sono fondamentali per comprendere l'importo massimo ottenibile in base allo stipendio e alla rata che si è in grado di sostenere.
Tabella TAN
Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Gestione assistenza magistrale ex Enam.
| Tipologia | TAN |
|---|---|
| Prestiti Pluriennali Fondo Credito GDP | Tan annuo 3,50% |
| Piccoli Prestiti Fondo Credito GDP | Tan annuo 4,25% |
| Prestito SMALL ex ENAM | Tan annuo 1,50% |
Tabella TAEG Gestione Unitaria
Per classi di età (età massima a scadenza 90 anni)
| Tipologia | Classi di età | Classi di età alla scadenza | TAEG |
|---|---|---|---|
| annuale | 19-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 | 20-65 66-70 71-75 76-80 81-85 86-90 | 6,91% 7,56% 8,26% 9,48% 12,02% 16,49% |
| biennale | 19-63 64-68 69-73 74-78 79-83 84-88 | 21-65 66-70 71-75 76-80 81-85 86-90 | 5,84% 6,55% 7,33% 8,83% 11,08% 16,00% |
| triennale | 19-62 63-67 68-72 73-77 78-82 83-87 | 22-65 66-70 71-75 76-80 81-85 86-90 | 5,45% 6,11% 6,84% 8,25% 10,27% 15,15% |
| quadriennale | 19-61 62-66 67-71 72-75 76-81 82-86 | 23-65 66-70 71-75 76-80 81-85 86-90 | 5,32% 6,03% 6,74% 7,91% 9,74% 14,54% |
| quinquennale | 22-60 61-65 66-70 71-75 76-80 81-85 | 27-65 66-70 71-75 76-80 81-85 86-90 | 4,35% 4,94% 5,60% 6,74% 8,44% 13,02% |
| decennale | 22-55 56-60 61-65 66-70 71-75 76-80 | 32-65 66-70 71-75 76-80 81-85 86-90 | 4,14% 4,52% 4,88% 5,69% 6,80% 9,70% |
Tabella per classi di età (solo per iscritti TAEG Enam)
| tipologia | classi d'età | classi d'età alla scadenza | TAEG |
|---|---|---|---|
| annuale | 19-64 65-69 | 20-65 66-70 | 3,20% 3,82% |
| biennale | 19-63 64-68 | 21-65 66-70 | 2,58% 3,26% |
Tabella per classi di età (solo per iscritti in servizio) TAEG ex IPOST
| tipologia | classi di età | classi di età alla scadenza | TAEG |
|---|---|---|---|
| annuale | 19-64 65-69 | 20-65 66-70 | 4,37% 5,00% |
| biennale | 19-63 64-68 | 21-65 66-70 | 4,31% 5,00% |
| triennale | 19-62 63-67 | 22-65 66-70 | 4,36% 5,00% |
| quadriennale | 19-61 62-66 | 23-65 66-70 | 4,30% 5,00% |
| quinquennale | 22-60 61-65 | 27-65 66-70 | 2,92% 3,50% |
| decennale | 22-55 56-60 | 32-65 66-70 | 3,13% 3,50% |
Ultimo aggiornamento ottobre 2025