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Piano di ammortamento
Il piano di ammortamento è uno strumento essenziale per chi sottoscrive un prestito o un mutuo, poiché dettaglia il programma di rimborso rateale, suddividendo ogni rata in quota capitale e quota interessi.
Il piano di ammortamento (di un prestito o mutuo, in genere) è il programma di restituzione rateale di un debito, che solitamente scompone le rate in quote capitale e quote interessi, e specifica il capitale residuo dovuto dopo ciascun pagamento.
È opportuno evidenziare che, in caso di finanziamento a tasso variabile, il piano di ammortamento assume un ruolo puramente indicativo, in quanto il tasso di interesse è soggetto a variazioni continue e quindi gli interessi variano in corrispondenza di ciascuna rata.
Quali sono i tipi di piano di ammortamento?
Esistono diverse tipologie di piano di ammortamento, ognuna con caratteristiche specifiche:
- Ammortamento a rate costanti (ammortamento francese): le rate sono tutte uguali. La quota interessi è inizialmente alta e decresce nel tempo, mentre la quota capitale segue l’andamento opposto;
- Ammortamento con quote capitale costanti (ammortamento italiano): la quota capitale è fissa, mentre la quota interessi diminuisce progressivamente. Le rate iniziali sono più alte rispetto a quelle finali;
- Ammortamento tedesco: simile al modello francese, ma con una particolarità: la quota interessi viene pagata anticipatamente, mentre la quota capitale è posticipata;
- Ammortamento con quote di accumulazione a due tassi (ammortamento americano): combina un piano di accumulo e un finanziamento. Gli interessi vengono pagati sul debito residuo, mentre una parte della rata viene investita per estinguere il capitale a scadenza;
- Ammortamento offset: associa il prestito a un conto corrente. Gli interessi vengono calcolati sul capitale residuo al netto del saldo disponibile sul conto.
Cos'è il preammortamento?
Il preammortamento è un periodo iniziale durante il quale si pagano solo gli interessi, senza ridurre il capitale. Serve a sincronizzare le scadenze delle rate con le date standardizzate, come la fine del mese. La durata varia a seconda dell’istituto di credito.
Se ad esempio si stipula un finanziamento il giorno 21 del mese di aprile, in assenza di un periodo di preammortamento, tutte le rate scadrebbero il giorno 21 dei mesi successivi.
Attuando invece un preammortamento di 9 giorni, fino a fine mese, le rate presenteranno scadenze alla fine di ogni mese. Il periodo di preammortamento, al quale solitamente si applica lo stesso tasso applicato al finanziamento, si aggiunge all'ammortamento, comportando un lieve aumento della durata complessiva del rimborso: questa è la ragione per cui si preferisce stipulare a fine mese, periodo nel quale si concentrano le stipule di mutui.
Ultimo aggiornamento 15/10/2025