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Prestiti tra amici e parenti: come funzionano e cosa prevede la normativa
Nuove modalità di pagamento, ma regole comuni per tutti. La crescita dei pagamenti digitali ha fatto sorgere a tanti il dubbio sull'esistenza di regole specifiche per i prestiti e le donazioni tra amici e parenti. Ecco come funziona, con l'analisi di casi specifici.
La crescita dei pagamenti digitali ha fatto sorgere a tanti il dubbio sull'esistenza di regole specifiche per i prestiti e le donazioni tra amici e parenti. Cosa è possibile fare e cosa no? Proviamo a capirlo.
Un fenomeno un crescita
Spesso capita, in famiglia o tra i conoscenti, di dare o ricevere somme più o meno consistenti di denaro per un acquisto inatteso oppure per un regalo. La normativa di riferimento è stata definita dalla legge di Bilancio 2020, che ha fissato limiti stringenti all’utilizzo del contante ed è stata successivamente oggetto di interventi. A oggi il limite per l'utilizzo dei contanti è fissati a 2 mila euro. Questo limite non si applica solo agli acquisti o ad altre forme di pagamento, ma a qualsiasi scambio di denaro, quindi compresi quelli tra parenti e amici.
Qualsiasi transazione di denaro di importo superiore deve essere tracciata. Attenzione perché non si può aggirare la norma prevedendo dilazioni nella donazione o nel prestito. In caso di trasgressione, si va incontro a sanzioni da un minimo di 3 mila a un massimo di 50 mila euro.
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Attenzione alle regole per i prestiti tra privati
Oltre ad essere tracciabili i prestiti tra privati devono seguire anche altre regole per evitare di incorrere in accertamenti fiscali. Al contempo non è il caso di lasciarsi andare a preoccupazioni eccessive. I prestiti e le donazioni non hanno alcunché di illegale, l'importante è farlo tramite bonifico per assicurare la tracciabilità. In questo modo, infatti, si sarà sempre in grado di documentare le operazioni svolte in caso di eventuali accertamenti fiscali, almeno per i sei anni successivi all’operazione.
Le procedure da seguire per il prestito tra privati
L'Unione Nazionale Consumatori ha messo a punto un memorandum da seguire per non incorrere in spiacevoli inconvenienti, nella consapevolezza che spesso il passaggio di denaro è fatto sottovalutando che non si tratta di una transazione informale come potrebbe apparire a prima vista.
La prima cosa da fare per dimostrare che i soldi provengono da un prestito infruttifero è quella di sottoscrivere una scrittura privata firmata sia dal mutuante (colui che eroga il prestito) che dal mutuatario (colui che riceve il prestito) con la data certa dell’atto. Il documento, in duplice copia (sul web si trovano dei validi fac-simile), deve naturalmente contenere i dati personali dei firmatari, il loro grado di parentela, l’entità della cifra prestata, il metodo di pagamento, il limite per la restituzione (con l’opzione della restituzione anticipata), lo scopo del prestito e la specifica di prestito infruttifero con l’aggiunta della dicitura "neppure nella misura dell’interesse legale".
La burocrazia, spiegano dall'associazione, non finisce qui, dato che la "data certa" indicata nella scrittura privata va validata, registrando la scrittura presso l’Agenzia delle Entrate dietro il pagamento della relativa imposta di registro, pari a una percentuale della quantità di denaro prestata. In alternativa, è possibile spedire a se stessi una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno che ne attesti la data. Meglio ancora (anche in termini di tempo impiegato), se si ricorre a una Pec o alla firma digitale.
La normativa in tema di interessi nei prestiti tra amici e parenti
Solitamente i prestiti tra parenti sono infruttiferi, tuttavia nulla vieta di prevedere degli interessi. Nel secondo caso è fondamentale che questi ultimi non superino superare la soglia dell’usura stabilita dalla normativa.
Cosa succede se il prestito non viene restituito? A questo proposito torna utile la scrittura privata, opponibile alla controparte eventualmente insolvente. È importante, pertanto, ricordarsi di indicare causale molto dettagliata, specificando la data in cui è stata formalizzata la scrittura privata e lo scopo del prestito.
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