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Il Covid frena le richieste di credito degli under 35
I prestiti personali hanno risentito maggiormente della crisi sanitaria ed economica. Nonostante negli ultimi tempi siano aumentate le richieste di questa forma di credito da parte degli under 35, nel 2020 si registra una frenata. Il calo più marcato è per i consumatori tra i 25 e i 34 anni.

La pandemia ha completamente stravolto le nostre vite e messo a dura prova il mondo sanitario e finanziario. Con l’emergenza coronavirus le decisioni di spesa degli italiani sono state fortemente condizionate: ad avere la peggio sono proprio i finanziamenti ideati per sostenere i consumi e gli investimenti sulla casa.
È questa l’ultima fotografia scattata da Crif, secondo cui in questa delicata fase sono soprattutto gli under 35 ad assumere un atteggiamento più prudente. I giovani posticipano, infatti, i progetti di spesa e riducono le richieste di credito per paura di non essere capaci di rimborsare le rate dei finanziamenti sottoscritti.
Giovani e mutui
Nel corso del 2020 il comparto dei mutui è stato l’unico a registrare una crescita del +2,8%, grazie a un vero e proprio boom delle surroghe. Dall’indagine di Crif emerge, però, che le richieste effettuate dagli under 35 si sono attenuate, arrivando addirittura ad una perdita pari a -5,4% rispetto all’anno precedente per la fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni.
Presentano, invece, ancora il segno più le richieste effettuate da coloro che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (+2,4%). Ciò che si evince dall’indagine è che negli ultimi 5 anni sono completamente cambiate le dinamiche sul fronte dei mutui e delle surroghe. Le fasce della popolazione più giovane hanno assunto un maggiore peso.
Se gli under 25 hanno ancora un ruolo marginale in tale segmento, gli italiani di età tra 25 e 34 anni assorbono tradizionalmente circa 1/4 delle richieste complessive. E nel primo trimestre 2021 l’incidenza delle richieste di mutui presentate dalle fasce di popolazione più giovani non cambia in modo sostanziale, ma viene confermata la crescita progressiva del loro peso. Nello specifico gli under 25 arrivano a spiegare il 2,5% del totale contro il 26,8% dei richiedenti di età compresa tra 25 e 34 anni.
Prestiti personali e under 35
Sono i prestiti personali ad aver risentito di più della crisi sanitaria ed economica nel corso del 2020. Tale forma di credito alle famiglie ha presentato una perdita totale pari a -24,7%. E dopo una crescita costante di richieste presentate dagli under 35, nell’ultimo anno è stata segnalata una brusca frenata anche per questa fascia d’età. I cali di richieste risultano più evidenti per i consumatori di età compresa tra 25 e 34 anni (-20,9%), contro il -16,8% di quelli tra 18 e 24 anni.
In relazione all’incidenza delle fasce di popolazione più giovani sul totale dei prestiti personali richiesti, Crif rivela che nel 2020 è pari al 22,7% del totale. Un dato comunque in crescita rispetto al 2019. Inoltre, nel primo trimestre di quest’anno l’incidenza delle richieste presentate dagli under 35 è ulteriormente cresciuta: coloro che hanno un’età compresa tra 18 e 24 anni rappresentano il 4,9% del totale, mentre il peso dei richiedenti di età tra 25 e 34 anni è salito al 18,6%.
Prestiti finalizzati e under 35
Anche i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi hanno risentito degli effetti della crisi causata dall’emergenza sanitaria, complice anche la chiusura dei negozi. Inoltre molte famiglie hanno deciso di ridimensionare i propri progetti a causa delle ristrettezze economiche e dell’incertezza sul futuro.
In totale la flessione dei prestiti finalizzati è stata pari a -13,5% rispetto all’anno precedente. Le performance meno negative sono quelle relative agli acquisti di prodotti di elettronica, di mobili e arredamento, nonché di impianti green. Questi ultimi acquisti sono stati effettuati dagli italiani grazie anche alle agevolazioni fiscali e agli incentivi varati dal Governo.
La performance negativa – si legge nell’indagine targata Crif - è essenzialmente speculare per le due fasce di popolazione considerate, che nel 2020 hanno fatto registrare rispettivamente un -14,8% per i 18-24enni contro il -13,5% dei 25-34enni, sostanzialmente in linea con il dato generale del comparto.
Nel primo trimestre del 2021 le richieste degli under 25 rappresentano il 6% del totale dei prestiti finalizzati, contro il 17,1% dei consumatori tra i 25 e 34 anni.
Il commento
“Per soddisfare i segmenti di clientela più giovane gli operatori finanziari stanno migliorando l’efficienza dei processi del credito e accelerando l’evoluzione dei propri modelli di servizio, ampliando l’offerta di soluzioni digitali e multicanale e cogliendo tutte le opportunità derivanti dai nuovi paradigmi dell’open banking. A questo riguardo, da sottolineare come nel 2020 le richieste di credito indirizzate verso le piattaforme digitali dai consumatori di età compresa tra 18 e 24 anni siano complessivamente cresciute del +79%, contro il +37% fatto segnare dai richiedenti tra i 25 e i 34 anni”, è il commento di Antonio Deledda, Senior Director Credit Bureau Solutions & Analytics.
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