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Cessione del quinto o prestito tradizionale: quale conviene?

Se per un prestito tradizionale l’intermediario finanziario può richiedere la firma di un fideiussore che assicuri il buon esito dell’operazione, nella cessione del quinto a garantire per il richiedente ci sarà il datore di lavoro, che rimborserà le rate ogni mese sottraendole dal suo stipendio.

Pubblicato il 05/07/2021
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I motivi per cui conviene la cessione del quinto

Una spesa inattesa, un imprevisto o un progetto da realizzare: sono tanti i motivi per cui si decide di ricorrere ad un prestito, perché non si dispone delle risorse necessarie o perché non si intende dar fondo ai risparmi.

Tuttavia per far fronte a un finanziamento bisogna possedere determinati requisiti, che funzionino da garanzia per l’istituto finanziatore che assume il rischio nei confronti del debitore.

Nel caso di un classico prestito personale, sarà sufficiente avere un’età compresa tra i 18 e i 70 anni e un’affidabilità creditizia, quindi non aver subito in passato segnalazioni alla Centrale dei Rischi come cattivi pagatori perché in ritardo nel pagamento delle rate di un qualsiasi finanziamento. Inoltre occorrerà avere una busta paga o un reddito certo, anche proveniente da un’attività autonoma o da una partita Iva, piuttosto che da un impiego con un contratto a tempo determinato.

Non è esattamente così per un prestito con cessione del quinto, che richiede invece avere un impiego a tempo indeterminato o una pensione.

In sostanza, le categorie ammesse sono tre: lavoratori dipendenti di aziende private, lavoratori dipendenti pubblici, parapubblici o statali e pensionati. Da qui, il vantaggio fondamentale di una cessione del quinto, accessibile anche a chi ha avuto in passato problemi con il pagamento delle rate e che rischierebbe di vedersi preclusa la possibilità di ottenere un normale prestito personale.
Ma non sono solo questi i motivi che distinguono un prestito classico da uno con cessione del quinto dello stipendio. Vediamo qui le altre differenze.

Le somme e la durata del finanziamento

Per quanto non manchino eccezioni e ogni caso può essere a sé, in media gli istituti di credito concedono prestiti con durate che non superano gli 84 mesi e per somme fino a 30.000 euro.

Differenti sono le condizioni di un prestito con cessione del quinto, perché a guidare non sono le garanzie, date comunque come assodate, ma piuttosto lo stipendio del soggetto richiedente e la sua posizione lavorativa. Il primo è fondamentale perché determinerà la rata massima sostenibile, l’altra sarà determinante per offrire una garanzia adeguata e ottenere condizioni migliori.

Resta fermo che la rata di un prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione non potrà essere superiore a un quinto del netto calcolato. Da qui il nome del prestito, che fa riferimento proprio all’entità della rata ottenibile.

Quando si richiede un prestito con cessione del quinto non si parte dalla somma che si necessita, ma piuttosto dalla rata che si è in grado di sostenere. Un dipendente che ha molti anni di anzianità lavorativa ed è impiegato in un’azienda solida, potrà di certo ottenere una somma elevata, sempre proporzionata al suo stipendio, ma per una durata fino a 10 anni.

Le differenti garanzie prestate

La banca o l’intermediario finanziario che concedono un prestito semplice richiedono a garanzia del rimborso la firma di un coobbligato o di un fideiussore, che assicuri il buon esito dell’operazione.

È sempre così quando la posizione del debitore è a rischio, perché ad esempio non ha sufficiente anzianità lavorativa oppure perché richiede una somma molto elevata.

Funziona diversamente per la cessione del quinto, dove a garantire per il richiedente ci sarà non solo il datore di lavoro, il “debitore ceduto” che materialmente provvederà a rimborsare le rate ogni mese sottraendole dal suo stipendio, ma anche il Trattamento di fine rapporto maturato durante gli anni: a questo l’istituto finanziatore potrà attingere nel caso in cui un giorno il titolare del prestito non fosse più in grado di adempiere al suo debito.

Il rischio per la banca si riduce ancora qualora dall’altra parte ci sia un dipendente pubblico o statale, per il quale la garanzia dell’azienda si fa più solida, tanto da non richiede alcuna anzianità lavorativa o il benestare dello stesso datore di lavoro come condizione necessaria per avviare l’istruttoria del prestito.

Allo stesso modo, la condizione di pensionato può avere diversi vantaggi rispetto a quella di un dipendente privato, perché a fare da garante ci sarà l’Inps o l’ente pensionistico preposto al versamento della rata per conto del suo assistito. Di fatto, diverse banche stringono convenzioni con l’Inps, rendendo il processo di concessione del prestito molto più semplice e veloce.

I documenti necessari per la cessione del quinto

Un prestito classico si può ottenere, specialmente se di piccola entità, anche in 24 ore dalla sua approvazione. Occorrerà, per stringere i tempi, fornire i documenti necessari a verificare la presenza di un reddito certo e di un buon trascorso creditizio.

Non è così per la cessione del quinto, che per quanto ultimamente si sia resa più agile e veloce, presenta invece un’istruttoria più complessa.

Nello specifico occorrerà presentare:

  • il Certificato di stipendio rilasciato dal datore di lavoro, che contiene le informazioni relative all’assunzione (anzianità, Tfr, paga mensile, etc.) o, se pensionati, la Dichiarazione della quota cedibile rilasciata dall’istituto di previdenza competente;
  • la notifica del contratto di cessione del quinto, per portare a conoscenza dell'amministrazione dell’azienda la richiesta di cessione tramite raccomandata;
  • l’atto di benestare, il documento utile a perfezionare la cessione del quinto, che il datore di lavoro dovrà restituire firmato e timbrato. Questo stabilisce la veridicità dei dati rispetto a quanto riportato nel contratto e indica la data di inizio dell’addebito della rata del prestito.

Il datore di lavoro dovrà poi fornire informazioni sul TFR maturato dal dipendente e fornire una certificazione che attesti “lo stato di salute” dell’azienda, tale anche da scongiurare ogni rischio per la posizione lavorativa del dipendente.

Ricordiamo che con PrestitiOnline.it è possibile consultare ogni giorno le migliori offerte di cessioni del quinto, suddivise in base alle categorie di appartenenza:

A cura di: Paola Campanelli

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