Avvertenze legali Ogni decisione in merito a concedibilità e relative condizioni dei finanziamenti presentati è demandata agli istituti eroganti.
Cessione del quinto: cos'è e come funziona
La cessione del quinto è un prestito non finalizzato garantito dal tuo reddito, che prevede il rimborso del finanziamento grazie alla trattenuta diretta di un quinto del tuo stipendio o pensione, con la sicurezza di un tasso fisso e di rate costanti.
Questo particolare tipo di prestito personale è destinato a lavoratori dipendenti pubblici, privati e pensionati.
Per ottenere un finanziamento con cessione del quinto il richiedente deve sottoscrivere un'assicurazione vita così
da garantire il pagamento del debito residuo in caso di perdita di lavoro o di decesso.
Essendo rimborsati con prelievi su salario o pensione, i prestiti con cessione del quinto dello stipendio sono pensati per:
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Finanziaria
Cessione del quinto
Importo
TAEG
Rata
Durata
@micoquinto easy
Cessione del Quinto
€ 14.357,30
4,78%
€ 150,00
10 anni
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Cessione del Quinto dello Stipendio
€ 14.019,21
5,32%
€ 150,00
10 anni
Sella Personal Credit
Cessione del quinto
€ 13.960,63
5,41%
€ 150,00
10 anni
Capitalfin
Cessione del quinto
€ 13.718,33
5,81%
€ 150,00
10 anni
Findomestic
Cessione del Quinto
€ 13.681,36
5,88%
€ 150,00
10 anni
Italcredi
Cessione del quinto
€ 13.650,36
5,93%
€ 150,00
10 anni
BNL - BNP Paribas
Cessione del Quinto
€ 13.450,10
6,27%
€ 150,00
10 anni
Prestitalia
Cessione del Quinto
€ 13.401,79
6,36%
€ 150,00
10 anni
Unicredit
Cessione del Quinto Pubblico
€ 13.371,48
6,42%
€ 150,00
10 anni
Figenpa
Cessione del quinto/delegazione di pagamento
€ 13.343,70
6,46%
€ 150,00
10 anni
Simulazione con rata di 150 euro per una durata del prestito di 10 anni per un impiegato di 45 anni residente a Roma, con contratto a tempo indeterminato, 15 anni di anzianità lavorativa e stipendio mensile di 1900 euro
Può richiedere un prestito con cessione del quinto dello stipendio chi appartiene a una delle seguenti categorie:
dipendenti pubblici,
dipendenti privati,
pensionati.
Oltre alla cessione del quinto, i dipendenti pubblici o privati possono richiedere inoltre la cosiddetta "delega", cioè un ulteriore prestito anch'esso con rata massima pari a 1/5 dello stipendio e durata massima di 120 mesi: si arriva così a impegnare fino al 40% del proprio salario, una sorta di "doppio quinto". Anche i pensionati possono fare richiesta di cessione e in tal caso si parla di cessione del quinto della pensione, tuttavia per questi ultimi la scadenza del prestito non deve superare il novantesimo anno di età e, come per i lavoratori dipendenti, la durata del finanziamento non può andare oltre i dieci anni. Chi richiede la cessione del quinto ha tutte le tutele e i diritti previsti dal credito ai consumatori, qualunque sia l’importo del finanziamento ottenuto.
Il vantaggio principale della cessione del quinto sta nel fatto che, trattandosi di un’operazione di credito in qualche modo garantita, lascia all'istituto finanziatore molta flessibilità nella valutazione delle richieste: questo vuol dire che una volta garantito il rispetto dei requisiti di ammissibilità tanto del richiedente quanto dell’azienda per cui egli lavora (nel caso di lavoratori dipendenti), la probabilità di vedersi accordare il prestito è piuttosto alta. Le garanzie, unitamente all'automaticità dei pagamenti, rendono l'operazione abbastanza sicura per il finanziatore, che di conseguenza concederà finanziamenti anche a persone con una storia creditizia non perfetta a causa della quale difficilmente avrebbero accesso a forme alternative di finanziamento (come i prestiti personali). Un secondo vantaggio deriva dal fatto che l'importo massimo del finanziamento è connesso sia al livello di retribuzione che all'anzianità lavorativa del richiedente, cosa che in alcuni casi consente di finanziare importi considerevoli.
La cessione del quinto è un prestito non finalizzato il cui importo viene erogato direttamente al richiedente, che potrà utilizzare la somma a sua totale discrezione. Niente di diverso quindi da un prestito tradizionale, se non per alcuni aspetti fondamentali. Il primo è il calcolo della rata, non superiore a 1/5 dello stipendio netto o della pensione. L’altro aspetto di differenza importante è la garanzia del rimborso, ad opera del datore di lavoro o dall’ente pensionistico che di fatto provvedono a versare le rate ogni mese trattenendole dalla busta paga o dalla pensione. Una garanzia che consente l’accesso a questa forma di credito anche di soggetti protestati o che hanno avuto problemi di solvibilità. Un’ulteriore differenza è la necessità di stipulare un’assicurazione rischio vita e/o impiego, a seconda che si sia dipendenti oppure pensionati, così da garantire il rimborso del finanziamento anche nel caso di perdita del lavoro oppure malattia grave o decesso.
Se si ha bisogno di ulteriore liquidità, è possibile ricorrere al rinnovo della cessione del quinto, così da prolungare la durata e ricevere una somma maggiore rispetto a quella iniziale. Per rifinanziare il prestito è necessario estinguere quello originario e riattivare una nuova cessione del quinto. Non sempre tuttavia questo è possibile, ma occorre che siano trascorsi almeno 2/5 della durata del prestito in corso, pari al 40% dell’ammortamento. Fanno eccezione i prestiti con durate inferiori o uguali a 60 mesi, che invece consentono di richiedere il rinnovo in qualsiasi momento, purché il nuovo finanziamento che si va ad attivare abbia una durata di 10 anni (120 mesi) e che sia il primo finanziamento di lunga durata richiesto. Prima di procedere con il rinnovo della cessione, la banca provvederà a recapitare al titolare del prestito il conteggio estintivo, un documento che contiene il riepilogo della somma da rimborsare e le modalità con cui restituirla.
La peculiarità di un prestito con cessione del quinto sta nel suo funzionamento, basato su una mera operazione di calcolo. La somma che il dipendente o il pensionato possono richiedere con la cessione del quinto non può infatti essere decisa a priori, ma dipende dall’ammontare dello stipendio o della pensione mensili diviso 5. Calcolare l’importo che si può ottenere con un prestito della cessione del quinto è semplice. Basta partire dal salario netto (salario lordo meno il 27% di trattenute) e moltiplicarlo per il numero di mensilità previste dal contratto. La cifra ottenuta va poi suddivisa per 12 (le rate annuali del finanziamento) e ancora per 5: la somma finale rappresenta la quota cedibile, cioè la rata massima consentita per il prestito.
Contrariamente a un prestito tradizionale, la cui entità dipende dal profilo del richiedente e dalla disponibilità della banca, un prestito con cessione del quinto può avere importi anche molto alti. Il motivo è che la somma finanziata dipende dall’importo dello stipendio o della pensione: quanto più alto è il salario netto, tanto maggiore sarà la rata massima concessa e l’intero ammontare del prestito.
Inoltre, proprio perché si tratta di un prestito garantito dall’azienda o dall’ente pensionistico, la durata sarà mediamente più lunga, fino ai 10 anni (cosa difficilmente riscontrabile in un classico prestito personale) con conseguente aumento dell’importo.
Ci sono inoltre molte altre variabili determinanti per la definizione dell’ammontare erogato: dal tipo di impiego del dipendente, se pubblico o privato, alla valutazione dell’affidabilità dell’azienda da parte della compagnia di assicurazione che emetterà la polizza obbligatoria.
Come funziona la cessione del quinto?
La cessione del quinto è un finanziamento garantito dalla busta paga o dalla pensione, nel senso che è il datore di lavoro, non il richiedente, a pagarne l'estinzione: infatti spetta al datore di lavoro (nel caso di pensionati all'INPS) il compito di pagare materialmente la rata al creditore trattenendo l'importo direttamente dalla busta paga del dipendente o dalla pensione del pensionato. La legge prevede inoltre che al momento della sottoscrizione del contratto di cessione con la società finanziaria si stipuli un'assicurazione sui rischi vita e impiego. Trovi maggiori informazioni nella nostra guida su come funziona la cessione del quinto.
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Esempio: cessione del quinto di € 21.564 su 84 mesi ad un TAN del 4.50 (TAEG del 4.62), stipendio del richiedente € 1.500, rata mensile da € 300, importo totale dovuto dal consumatore di € 25.200.
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Novità e approfondimenti sulla cessione del quinto
Chi maturerà il diritto alla pensione tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026 dovrà fare i conti con il nuovo aggiornamento dei coefficienti di trasformazione. Si tratta dei parametri usati per calcolare l'importo mensile della pensione in base al montante contributivo.
La rata mensile di una cessione del quinto non può superare un quinto del reddito netto percepito. Questa soglia è nota come Quota Quinto e, per i pensionati, l’INPS applica anche un vincolo aggiuntivo: il trattamento minimo vitale non può mai essere toccato.
A inizio 2025 il sistema pensionistico italiano conferma la sua imponente dimensione: sono ben 17.986.149 le pensioni vigenti secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Inps, un numero che, da solo, fotografa il peso economico e sociale della previdenza pubblica nel nostro Paese.
I dipendenti pubblici ottengono in media le condizioni più favorevoli, con il TAEG migliore delle pratiche erogate sul portale più basso tra tutte le categorie, pari al 4,61%. La percentuale di domanda occupata da questa categoria sul totale è del 31,3% nel primo trimestre dell’anno.