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L’Europa diventa solidale: presentato il piano per rilanciare l’economia

Pubblicato il 03/06/2020
L’Europa diventa solidale: presentato il piano per rilanciare l’economia

Si chiama Recovery Found ed è il piano messo giù dai vertici dell’Unione Europea per rilanciare l’economia dell’Europa intera e fronteggiare una crisi che per tutti non conosce precedenti. È stato presentato il 27 maggio in occasione del Next Generation Eu dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, accompagnato da un benaugurale “Vive l’Europe!”.

Dei 750 miliardi messi sul tavolo dalla Ue, ripartiti in 500 miliardi di aiuti a fondo perduto e 250 di prestiti a lungo termine, sarà proprio l’Italia a beneficiare della fetta più consistente: ben 172,7 miliardi, di cui quasi 82 a fondo perduto come richiesto a gran voce dal nostro Governo e quasi 91 come prestiti.

Una boccata d’ossigeno per le borse di Milano, che la mattina dopo del 27 maggio segnavano quasi il pareggio (0,1% il 28 maggio) e lo spread scendeva a 190 punti.

"La crisi ha effetti di contagio in tutti i Paesi e nessuno può ripararsi da solo. Divergenze e disparità aumentano e abbiamo solo due scelte: o andiamo da soli, lasciando Paesi e regioni indietro, o prendiamo la strada insieme. Per me la scelta è semplice, voglio che prendiamo una strada forte insieme", commenta il presidente della Commissione Ue.

Come verrà finanziato il nuovo piano

Ma dove si troveranno le risorse da mettere in piedi per rilanciare l’economia dei Paesi afflitti dalla crisi post-Covid-19?

Secondo quanto definito dalla proposta, si procederà innalzando la soglia delle risorse in bilancio al 2% del Pil dell’Unione Europea, finanziando i Paesi con l’emissione di titoli comuni (bond europei) e prestiti a fondo perduto destinati ai Governi.

Tuttavia l’intero piano è ancora solo sulla carta. Occorrerà raggiungere un accordo tra gli Stati e procedere con le trattative: basti pensare solo che Olanda, Svezia, Danimarca e Austria sono contrari ai sussidi a fondo perduto.

Se tutto andrà come previsto, si arriverà fino all’estate con un accordo, ma intanto il primo appuntamento è fissato per il 18 giugno, quando si svolgerà l’atteso vertice a Bruxelles, questa volta con i rappresentanti di Stato presenti fisicamente in Parlamento.

Intanto in Italia c’è il Decreto Rilancio

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 16 maggio, il documento di Governo contiene centinaia di misure per il rilancio dell’economia italiana, rivolte a imprese, lavoratori e famiglie.

Una manovra da 55 miliardi che comprende sussidi, indennizzi a fondo perduto, moratorie, finanziamenti garantiti per lavoratori e imprese piccole e grandi, bonus e agevolazioni per le famiglie.

Alcune misure sono già partite, altre si sono scontrate con la burocrazia tipica del nostro sistema, ed è anche qui che il nuovo piano europeo potrà fare qualcosa, per contrastare le politiche tipicamente italiane, affinché la ripresa non sia solo un grande progetto che rimane sulla carta.

A cura di: Paola Campanelli

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