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Inflazione su, +493 euro annui a famiglia: il vantaggio dei prestiti liquidità
Il caro energia spinge al rialzo l’inflazione. Lo conferma l’ISTAT. Per il Codacons, questo aumento dei prezzi comporta una spesa maggiore di 493 euro all’anno per le famiglie. Tanto che sempre più consumatori ricorrono ai prestiti personali per avere più liquidità, anche grazie ai tassi d‘interesse convenienti.

L’inflazione torna a crescere in Italia spinta al rialzo dal caro energia. Un aumento dei prezzi che sta mettendo in difficoltà economica tante famiglie da nord a sud della Penisola.
Per fortuna, i tassi di interesse sui prestiti personali continuano a scendere (la miglior offerta a febbraio 2025 si attesta al 7,14%, secondo l’Osservatorio di PrestitiOnline.it), rendendoli più convenienti per i consumatori.
E infatti sono in aumento le richieste di prestiti liquidità, salite al 31,4% del totale nel primo mese dell’anno, tanto che ormai rappresentano quasi un terzo delle domande di prestiti presentate a banche e società finanziarie, con un importo medio richiesto per la liquidità di 9.100 euro.
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Sale inflazione: +1,5% a gennaio 2025 rispetto a un anno prima
L’ISTAT afferma che, a gennaio 2025, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, è aumentato dello 0,6% rispetto a dicembre 2024 e dell’1,5% rispetto a gennaio 2024 (da +1,3% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
L’Istituto di statistica rende noto che l’accelerazione tendenziale è prevalentemente dovuta all’aumento dei prezzi dei beni energetici regolamentati (luce e gas a uso domestico) passati da +12,7% a +27,5%, ma anche all’attenuarsi della flessione di quelli dei beni energetici non regolamentati (carburanti per gli autoveicoli, lubrificanti e combustibili per uso domestico) passati da -4,2% a -3,0%.
Così come l’ISTAT riscontra una lieve accelerazione dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,1% a +3,3%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla decelerazione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +3,6% a +2,5%).
Spesa più cara di 493 euro all’anno per una famiglia
Di fronte a questo rialzo dei prezzi, il Codacons stima che il rialzo dell’inflazione, che a gennaio sale all’1,5%, equivale ad un aggravio di spesa pari in media a +493 euro annui per la famiglia “tipo”, +671 euro per un nucleo con due figli.
Il Codacons spiega che a gennaio l’inflazione rialza la testa, soprattutto a causa delle tensioni sul fronte dell’energia, con gli incrementi delle tariffe sul mercato regolamentato che incidono sull’indice nazionale dei prezzi.
Ma il Coordinamento delle associazioni dei consumatori rileva che l’allarme bollette prosegue, con gli incrementi delle quotazioni sui mercati internazionali registrati nell’ultimo mese che rischiano di determinare un rincaro delle tariffe di luce e gas, con effetti negativi sull’inflazione.
Il Codacons, inoltre, osserva che crescono a ritmo sostenuto anche i listini al dettaglio dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, che salgono del +2,3% su base annua.
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