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Bonus nuovi nati: a chi si rivolge e quando fare la domanda
Oggi sono diverse le misure pensate per incentivare la natalità e sostenere le famiglie sul fronte economico. Si va dall'Assegno unico e universale al bonus asilo nido, fino al bonus nuovi nati. Vediamo chi può ottenere queste agevolazioni e come presentare la domanda.

Con la Legge di Bilancio 2025 è stato introdotto il Bonus nuovi nati, una misura pensata per incentivare la natalità. Questo strumento di sostegno alle famiglie consiste nell’erogazione di un importo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025.
I beneficiari possono essere cittadini italiani, di uno Stato membro dell’Unione europea oppure essere in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o essere titolari di permesso unico di lavoro, autorizzati a svolgere attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi.
Alla data di presentazione della domanda il genitore richiedente deve essere residente in Italia. E tale requisito deve sussistere dalla data dell’evento (nascita, adozione, affido preadottivo) alla data di presentazione della domanda. Per ottenere il Bonus nuovi nati è necessario un ISEE non superiore a 40.000 euro annui, escludendo dal calcolo le erogazioni relative all’Assegno unico e universale (AUU).
Quando presentare la domanda per il Bonus nuovi nati?
La domanda dovrà essere presentata online, tramite il servizio dedicato sul sito dell’INPS, entro 60 giorni dalla data di nascita o dalla data di ingresso in famiglia del figlio. In alternativa, può essere presentata tramite il Contact Center Multicanale oppure tramite gli istituti di patronato.
L’INPS fa sapere che per gli eventi verificatisi prima del 17 aprile 2025 - data di apertura del servizio per la presentazione della domanda di Bonus nuovi nati - la domanda deve essere presentata, a pena di decadenza, entro il 16 giugno 2025. In caso di più figli è necessario presentare una domanda per ogni figlio.
Cos'è l'Assegno unico e universale?
Tra le misure di carattere sociale c’è anche l’Assegno unico e universale, sostegno economico per le famiglie con i figli a carico. La misura viene attribuita per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni e senza di limiti di età per i figli disabili.
La somma viene concessa con accredito su conto corrente bancario o postale, libretto di risparmio dotato di codice IBAN, carta di credito o debito con codice IBAN o con bonifico domiciliato presso lo sportello postale.
L’Assegno unico e universale spetta alle famiglie in cui siano presenti tali condizioni:
- per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza;
- per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni e che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea, svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, svolga il servizio civile universale;
- per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Alle famiglie che al momento della domanda siano in possesso di ISEE valido, l’Assegno è corrisposto in base alla corrispondente fascia ISEE. L’Assegno unico per i figli a carico può essere richiesto anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di 45.939,56 euro: in questi casi vengono corrisposti gli importi minimi.
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A quanto ammonta l'importo dell’Assegno unico e universale?
L’importo dell’Assegno viene calcolato in base all’ISEE eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi. In particolare, è prevista una quota variabile progressiva: si va da un massimo di 201 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 17.227,33 euro a un minimo di 57,5 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 45.939,56 euro.
Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di:
- nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo);
- madri di età inferiore a 21 anni;
- nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
- figli affetti da disabilità;
- figli di età inferiore a un anno;
- figli di età compresa tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli e ISEE fino a 45.939,56 euro.
Cos'è il bonus asilo nido e a chi si rivolge?
Un altro contributo di sostegno al reddito a favore dei genitori di bambini con età inferiore ai tre anni è il bonus asilo nido. La misura si rivolge alle famiglie con figli di età inferiore ai tre anni che frequentano un asilo nido pubblico o un asilo privato autorizzato o che non possono frequentare l’asilo nido perché affetti da gravi patologie croniche certificate.
L’importo del contributo, massimo 3.600 euro annui, è calcolato in relazione alla data di nascita del bambino e al valore dell’ISEE per prestazioni ai minorenni. Anche in questo caso, nel calcolo del valore ISEE non si tiene conto degli importi erogati per l’Assegno unico e universale (AUU). La domanda deve essere presentata entro il 31 dicembre dell’anno solare di riferimento.
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