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Banche, arriva il vademecum per proteggere la propria identità

Ridurre i fattori di vulnerabilità e i comportamenti potenzialmente rischiosi. Questa la mission di Abi e Polizia di Stato, che hanno promosso un vademecum per aiutare gli utenti ad agire in sicurezza e a proteggere la propria identità. Presenti anche informazioni per quando si è vittima di truffe.

Pubblicato il 09/05/2022
carta e pc per pagamento online
Banche, c'è il vademecum per proteggere l'identità digitale

Si alza l’asticella per proteggere l’identità delle persone. È questa la sfida lanciata nelle ultime ore da Abi e Polizia di Stato, che hanno realizzato un vademecum per aiutare i consumatori ad avere una maggiore attenzione per i propri dati personali. Sotto la lente di ingrandimento finisce il furto dell’identità digitale. Un danno di non poco conto per la malcapitata vittima, i cui dati possono essere utilizzati in attività illecite, sia sul fronte reputazionale che finanziario.

Chi subisce un furto di identità deve in primis sporgere denuncia alle forze dell’ordine. Il primo step è infatti ricostruire gli accadimenti, fornendo il maggior numero di informazioni possibili. Nel caso siano state effettuate pratiche di finanziamento da sconosciuti, è sempre bene raccogliere sia le evidenze relative alle modalità con cui i malfattori hanno assolto ai requisiti richiesti dalla finanziaria sia quelle che forniscano dettagli su come il finanziamento sia stato erogato.

Uno degli strumenti di prevenzione messi in campo per scongiurare il furto di identità è il Sistema Scipafi. Si tratta del Sistema pubblico di prevenzione delle frodi, un archivio informativo in cui confluiscono i dati contenuti nei database delle pubbliche amministrazioni (ad oggi Ministero dell’Interno, dell’Agenzia delle Entrate, del Ministero dei Trasporti, dell’INPS e dell’INAIL), al quale le banche e altri soggetti accedono per verificare l’autenticità della documentazione della clientela prima di attivare un servizio finanziario.

I consigli da seguire

Sono 12 i consigli da tenere a mente per proteggere la propria identità. Si tratta di accorgimenti finalizzati a porre un freno ad atteggiamenti potenzialmente pericolosi:

  • In caso di smarrimento o furto di documenti personali, bisogna rivolgersi alle autorità di polizia preposte per sporgere denuncia. In caso di furto o smarrimento di carte di credito e/o di debito, dopo averne ordinato il blocco chiamando il numero messo a disposizione, la denuncia va comunicata anche alla propria banca.
  • Prestare attenzione se si smaltisce documentazione cartacea contenente informazioni personali. I dati sensibili vanno resi illeggibili prima di cestinarli.
  • Le credenziali di accesso ai conti online, i codici delle carte di credito e di debito e gli altri codici di sicurezza vanno protetti con cura. Vanno custodite anche le credenziali per la firma digitale.
  • Le carte di pagamento con tecnologia contactless vanno rivestite con custodie schermate per ridurre al minimo la possibilità di essere vittime di truffe che prevedano la lettura del chip.
  • Le credenziali di accesso per entrare nei conti online vanno cambiate con frequenza. In generale una password, affinché sia sicura, deve presentare lettere maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali.
  • Bisogna fare attenzione ai messaggi in modo da differenziare quelli autentici da quelli fraudolenti. Le banche non richiedono, né telefonicamente, né tramite mail o sms, le credenziali di accesso al conto o i codici delle carte del cliente.
  • Se si fa uso di un computer pubblico per accedere al conto online, è sempre bene chiudere la sessione tramite logout.
  • Non bisogna mai cliccare su link presenti in messaggi fraudolenti.
  • Diffidare da operatori presunti che contattano le potenziali vittime per ottenere informazioni personali, bancarie o di credito, per verificare l’identità o per sapere dove inviare pacchi, denaro, vincite fasulle o documenti legati alla giustizia.
  • Se il cellulare non risulta più in grado di effettuare e ricevere chiamate, va subito contattato l’operatore telefonico: c’è il rischio che si possa essere caduti vittime di frode effettuata tramite scambio della tua scheda telefonica (ovvero una truffa denominata Sim Swap). I truffatori riescono con raggiri a spostare il numero della vittima su una nuova scheda SIM controllata da loro. Sulla nuova Sim, intercettano gli sms inviati dalla banca del malcapitato e li utilizzano per operare sul suo conto bancario.
  • I canali social vanno usati sempre con cautela e attenzione. I dati personali e finanziari non vanno mai comunicati o condivisi tramite tali canali.
  • È sempre bene dotarsi di un programma antivirus e aggiornarlo per proteggere tutte le apparecchiature e i dispositivi in uso da infezioni da malware.
A cura di: Tiziana Casciaro

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