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RID
È un servizio di incasso crediti offerto dalle banche a coloro che sono titolari di un conto corrente. Consiste nell'addebito automatico sul conto di tutti i pagamenti: rate di un mutuo, tasse, bollette domestiche e utenze varie.
Il RID, acronimo di Rapporto interbancario diretto, rientra tra le forme di pagamento di tipo indiretto in quanto è necessaria la presenza di un istituto bancario o di credito perché l'operazione di pagamento possa andare a buon fine. Il servizio può essere utilizzato quando il debitore e il creditore sono titolari di un conto corrente bancario o postale. In caso contrario non si può procedere all'addebito degli importi definiti.
Un esempio concreto di questa modalità di pagamento, molto usata dagli utenti di banca, è il prelievo automatico - da parte della banca e sul conto corrente del cliente - della somma di denaro per il pagamento mensile della rata del mutuo.
Una forma di pagamento di tipo diretto prevede, invece, il solo coinvolgimento di debitore e creditore senza la necessità di una terza figura, quale la banca o un istituto di credito, che funga da intermediario tra le due parti.
Come funziona
Il RID bancario funziona grazie al mandato con cui il correntista autorizza la banca ad effettuare gli addebiti, che derivano da determinati creditori, sul proprio conto. Il documento è valido se firmato dal correntista. In assenza di addebiti per 36 mesi, il mandato scade in modo automatico.
A partire dal 2014 il RID è stato sostituito dal SEPA (Single Euro Payments Area) che ha le sue stesse funzioni ma il vantaggio di estendere la zona di incasso agli stati membri dell'Unione Europea.
Rientrano nell'area Sepa anche i Paesi che aderiscono allo Spazio Economico Europeo-EEA, quali: il Liechtenstein, la Norvegia e l’Islanda. A farne parte, infine, pure i Paesi extra EEA. Parliamo di: Città del Vaticano, il Principato di Andorra, l’Isola di Man, il Jersey, San Marino, Guernsay, la Svizzera ed il Principato di Monaco.
Richiesta e revoca
Chi intende beneficiare del servizio incassi offerto dalla banca, deve compilare un modulo, al cui interno siano presenti:
- i dati identificativi dell'azienda creditrice;
- i dati identificativi del correntista che ne fa richiesta;
- il nome della banca e dell'agenzia;
- l'Iban.
Il modulo va firmato in ogni parte dal richiedente e deve riportare anche il numero, la data di emissione e di scadenza di un documento d'identità. Da allegare al mandato pure una copia del documento. La revoca dell'autorizzazione agli addebiti mediante RID può avvenire in qualsiasi istante. Va presentata una richiesta scritta alla banca che procederà a sospendere i pagamenti.
Ultimo aggiornamento 28/10/2019