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Prometeia: moratorie e garanzie, confronto con l’Europa

All’Italia il primato europeo per i prestiti con garanzia concessi alle imprese per la crisi economica. Lo rileva Prometeia, secondo cui il nostro Paese è primo anche per le moratorie (solo il 34% delle moratorie concesse è scaduto a fine 2020). I crediti in default sono inferiori alla media Ue.

Pubblicato il 13/05/2021
Agenda gialla con su scritto Covid-19 Moratorium
Moratorie e garanzie, confronto con l’Europa

L’Italia in pole position per gli aiuti concessi dallo Stato alle famiglie per fare fronte all’emergenza Covid-19. Praticamente tutti i Paesi europei, tra le tante risposte alla crisi economica generata dalla pandemia, hanno varato misure straordinarie per sostenere il credito: tra queste la possibilità di avvalersi di moratorie sui finanziamenti in essere e di beneficiare di garanzie pubbliche sui prestiti.

Nel panorama europeo, secondo uno studio di Prometeia (effettuato sulla base di dati della Bce e dell’Eba), il nostro Paese mostra tuttavia caratteristiche peculiari su molti fronti.

Solo il 34% delle moratorie è scaduto nel 2020

In primo luogo, l’Italia si è distinta per il più ampio ricorso ai prestiti in moratoria: per le maggiori banche nazionali, infatti, l’incidenza sul portafoglio crediti è piuttosto elevata (7,7%) rispetto a una media dell’Eurozona del 2,1%.

Un rapporto che risulta molto distante anche di quelli di Francia (0,9%) e Germania (0,1%). In Spagna, l’altro grande membro dell’Unione, il dato si colloca al 2,8%. Una differenza, come rileva l’analisi, che esisteva già a giugno 2020, ovvero prima della progressiva scadenza delle misure messe in atto dai Governi (per l’Italia allora si collocava al 10,3% contro una media Ue del 5,3%). Anche su questo punto il nostro Paese si distingue dagli altri: solo il 34% delle moratorie concesse è scaduto a fine 2020, contro il 65% in Europa e oltre l’80% in Francia e Germania (68,7% in Spagna).

I crediti in default inferiori alla media Ue

Per quanto riguarda la rischiosità dei prestiti con moratoria, alla fine di dicembre i gruppi italiani evidenziavano una quota più elevata crediti in stage 2 (prestiti in bonis ma classificati ‘sub investment grade’, con maggiore rischio di deterioramento) rispetto agli altri Paesi partner: 32% contro una media europea del 28%.

Nonostante questo, la percentuale di crediti deteriorati in stage 3 (1%), cioè già in default, è inferiore alla media dell’Eurozona (3%) e si conferma su valori contenuti anche considerando le sole moratorie già scadute (4% in Europa, 3% in Italia). Secondo Prometeia, elementi di maggior prudenza per le banche italiane si confermano anche nel grado di copertura: i crediti deteriorati sono coperti al 37% contro il 32% di media Ue.

All’Italia primato per i prestiti con garanzia

Lo spaccato che emerge dall’analisi evidenzia come le moratorie in essere riguardino prevalentemente i finanziamenti alle imprese in Francia (80%), Italia (70%) e Germania (60%), mentre in Spagna la prevalenza è riferita al credito alle famiglie (80%) o alle micro imprese.

L’Italia, in questo caso insieme alla Spagna, conferma il ‘primato’ anche nel ricorso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica: i crediti garantiti sono circa il 5% dei finanziamenti in essere dei gruppi bancari significativi. Rispetto a giugno 2020, la percentuale di prestiti con garanzia è aumentata per tutti i Paesi, con una crescita più decisa per l’Italia (+4 punti percentuali). Anche in questo caso la Germania si conferma il Paese con il minore utilizzo di tali misure straordinarie (0,5%).

I finanziamenti garantiti con la maturity più lunga

In Europa la garanzia pubblica copre in media il 70% dell’importo del finanziamento: l’Italia si distingue in questo caso per il grado di copertura più elevato (quasi il 90%), seguita da Spagna e Germania (80% circa), mentre i gruppi francesi mostrano le coperture minori (55%).

Per quanto riguarda la durata residua dei prestiti con garanzia pubblica a dicembre 2020, l’Italia si differenzia ancora dagli altri Paesi per la maturity più elevata, con il 72% dei finanziamenti oltre i 5 anni di scadenza. Per i gruppi spagnoli i tempi di restituzione di tali prestiti sono quasi interamente compresi tra 1 e 5 anni, mentre per la Francia quasi l’80% dovrà essere restituito entro il 2021.

Le misure straordinarie sono state efficaci

In sostanza l’Italia, insieme alla Spagna, è il Paese in cui il ricorso a moratorie e garanzie è stato più ampio e dove le misure in essere sono ancora elevate se rapportate al monte prestiti. Dal punto di vista della rischiosità, secondo lo studio di Prometeia, i dati sui crediti per cui le moratorie risultano scadute a fine anno evidenziano uno scivolamento a deteriorato comunque contenuto e sostanzialmente allineato tra Paesi: un segnale dell’efficacia di queste misure straordinarie.

A cura di: Fernando Mancini

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