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Prestiti: crescono gli importi richiesti nel primo semestre 2025
Grazie al calo dei tassi d'interesse, sempre più famiglie e singoli si orientano a richiedere importi più elevati, con una preferenza evidente per prestiti oltre i 10 mila euro e per durate più lunghe, che permettono di diluire il pagamento delle rate nel tempo.

Il mercato del credito al consumo in Italia sta attraversando una fase di crescita significativa. Secondo il Barometro CRIF relativo al primo semestre 2025, l'importo medio richiesto per i prestiti personali e finalizzati ha registrato un incremento dell'8,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il numero complessivo delle richieste si mantiene stabile.
Un dato importante che si inserisce in un contesto macroeconomico caratterizzato da una discesa dei tassi di interesse, determinata dai tagli al costo del denaro da parte della Banca Centrale Europea, volti a stimolare la ripresa economica.
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Il calo dei tassi ha favorito l'accesso al credito
Dopo anni di politiche monetarie restrittive che avevano portato i tassi a livelli elevati, condizionando la capacità di accesso al credito e frenando i consumi, gli ultimi trimestri mostrano segnali di miglioramento.
Grazie al calo dei tassi, sempre più famiglie e singoli si orientano a richiedere importi più elevati, con un'attrazione evidente per prestiti oltre i 10 mila euro e per durate più lunghe, che permettono di diluire il pagamento delle rate nel tempo. In questo modo, si riduce la pressione mensile sulla loro liquidità, sostenendo quindi consumi e investimenti.
L'analisi degli importi e delle tipologie di prestito
Dal rapporto di CRIF emerge che la distribuzione degli importi richiesti mantiene una forte concentrazione nella fascia sotto i 5 mila euro, che rappresenta il 45,6% del totale. In particolare, nel segmento dei prestiti finalizzati — quelli legati all'acquisto di beni o servizi specifici — ben il 62% delle richieste riguarda questa classe di importante contenuto.
Anche nei prestiti personali, destinati a spese più diverse, la classe inferiore a 5 mila euro rappresenta la quota più significativa, pari al 31,5%. Insomma, gli italiani si indebitano più del passato – e questo è indubbiamente un segnale di fiducia, ma non vogliono rischiare di fare il passo più lungo della gamba.
In parallelo, la crescita del valore medio del prestito è evidente grazie proprio alla maggiore accessibilità del credito e alle condizioni più vantaggiose del tasso, che inducono più clienti a richiedere cifre superiori.
Le fasce da 10 mila a 20 mila euro e da 20 mila a 35 mila euro mostrano, infatti, un'incidenza complessiva di quasi il 33% sul totale delle richieste, un segnale della propensione a finanziare spese più rilevanti o investimenti.
Trend nelle durate: prevalgono i piani di rimborso lunghi
Un altro elemento chiave del Barometro riguarda la durata dei finanziamenti. Mentre sui prestiti finalizzati si prediligono durate medie tra 18 e 36 mesi (con quasi il 47,5% delle richieste in questa fascia), i prestiti personali mostrano una crescita per durate più lunghe, con oltre la metà (51,8%) dei piani di rimborso superiori ai 60 mesi.
Questa tendenza riflette la volontà di ridurre l'impatto mensile delle tariffe, grazie anche ai tassi più bassi. La possibilità di diluire il debito su un arco temporale più ampio permette infatti di aumentare la capacità di spesa immediata e di affrontare con maggiore tranquillità la gestione finanziaria familiare. La maggiore durata, unita all'aumento degli importi finanziati, testimonia il clima di fiducia e di accessibilità al credito che contraddistingue questo primo semestre del 2025.
Profilo dei richiedenti: un mercato ancora giovane, ma diversificato
Dal punto di vista demografico, la fascia di età tra i 45 ei 54 anni si conferma la più attiva nel ricorso al credito personale e finalizzato, con una quota del 23,4% delle richieste. Seguono i 35-44enni (20,4%) ei 25-34enni (18,8%). Complessivamente, circa la metà delle richieste proviene da clienti compresi nella fascia tra 25 e 54 anni, un target che spesso si trova a richiedere finanziamenti per la casa, prestiti per l'acquisto dell'auto e finanziamenti per la formazione o spese mediche.
È interessante notare che anche le fasce più mature, dai 55 ai 64 anni, rappresentano una quota non trascurabile (18,2%), segno che il credito al consumo si rivolge oggi a una platea più vasta e diversificata, agevolata da prodotti finanziari flessibili e da una maggiore digitalizzazione della domanda e dell'offerta.
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