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Pioggia di contributi sulle imprese

Con il Dl Sostegni Bis si cerca di dare un sostegno alle attività danneggiate dalla pandemia attraverso diverse misure, tra cui l’abbattimento dei costi fissi, un nuovo contributo a fondo perduto, oltre ad una serie di interventi per supportare la liquidità delle imprese.

Pubblicato il 03/06/2021
Braccio che sorregge una linea di tendenza al rialzo colorata di blu
Contributi alle imprese grazie al Dl Sostegni Bis

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 25 maggio e ha messo sul piatto un totale di 40 miliardi di euro a favore di famiglie e imprese. Il Dl Sostegni Bis prova a dare una sterzata alla crisi economica che ormai da più di un anno attanaglia l’Italia, o meglio il tessuto imprenditoriale italiano.

Da quando la pandemia è entrata all’improvviso nel sistema Paese, a soffrire sono state soprattutto quelle imprese e partite Iva costrette a chiudere o limitare la propria attività a causa delle misure emergenziali imposte dal governo.

E con questo nuovo decreto si cerca di dare un sostegno proprio a queste figure attraverso diverse misure, tra cui l’abbattimento dei costi fissi, un nuovo contributo a fondo perduto, un fondo per le attività economiche chiuse, una proroga alla moratoria per le Pmi, e una serie di interventi per supportare la liquidità delle imprese.

Contribuiti a fondo perduto

Il Dl Sostegni Bis ha stanziato ben 15 miliardi di euro per i nuovi contributi a fondi perduto, che saranno riconosciuti a tutte le partite Iva che era già attive prima dell’approvazione del decreto stesso.

Due i requisiti principali per poter accedere a questo contributo: aver richiesto e ottenuto il precedente indennizzo previsto dal primo decreto Sostegni e non averlo restituito o percepito indebitamenti. L’indennità sarà corrisposta in automatico dall’Agenzia delle entrate (o con accredito sul conto corrente o sotto forma di credito d’imposta) nella misura del 100% dell’indennizzo precedente.

Inoltre, è stato anche introdotto un ulteriore contributo alternativo, sempre a fondo perduto, per le partite Iva già esistenti prima dell’approvazione del decreto che svolgono attività di impresa, arte o professione o che producono reddito agrario. Per ottenerlo, il fatturato 2019 non deve essere stato superiore ai 10 milioni e il giro d’affari medio mensile tra l’1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021 deve essere calato almeno del 30% rispetto a 12 mesi prima. Il contributo alternativo sarà pari a una percentuale della perdita di fatturato che oscilla, in base a determinati requisiti, tra un minimo del 20% e un massimo del 60% per chi ha già usufruito dell’indennizzo a fondo perduto del primo decreto Sostegni. Per chi non ha beneficiato del contributo di marzo, invece, la fascia di oscillazione delle percentuali aumenta al 30%-70%. In ogni caso, il contributo elargito non potrà essere superiore ai 150mila euro.

Il sostegno alle attività chiuse e alla montagna

Il Ministero dello sviluppo economico ha anche istituito un “Fondo per il sostegno alle attività economiche Chiuse” con una dotazione di 100 milioni per il 2021. Il fondo sarà di supporto a tutte quelle attività che dall’inizio dell’anno, e fino alla data di conversione del Dl Sostegni Bis, sono state chiuse per effetto delle misure adottate dal governo per un periodo complessivo di almeno quattro mesi.

I soggetti beneficiari e l’ammontare dell’aiuto saranno determinati tenendo conto delle misure di ristoro già adottate per specifici settori economici, nonché dei contributi a fondo perduto già concessi. E ancora, il fondo a sostegno dei comuni a vocazione montana è stato incrementato di 100 milioni per il 2021.

Le altre misure

Sempre a sostegno delle imprese, il decreto di maggio ha previsto anche altre misure, tra cui:

  • la proroga del credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili,
  • la proroga della riduzione degli oneri delle bollette elettriche,
  • l’agevolazione Tari,
  • la proroga della sospensione della plastic tax,
  • varie indennità a favore del turismo della moda e dello sport.

Infine, sono state anche previste diverse misure per l’accesso al credito e per la liquidità delle imprese.

A cura di: Gabriele Petrucciani

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