Mercato auto, Italia ultima nell'elettrico

L’Italia si piazza all’ultimo posto nel mercato delle auto con la spina. Il nostro Paese arranca ancora nel comparto dell’elettrico. La quota totale di questi veicoli sale al 9,8%, ma i numeri sono ancora lontani dal resto dei Paesi europei: Germania (39,4%), Regno Unito (27,7%) e Francia (24,4%). Al penultimo posto, tra i cinque maggiori Paesi, c’è la Spagna (11,1%). A rivelarlo è l’ultima analisi dell’Unrae – Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri – che al contempo sottolinea, però, i passi in avanti fatti dal mercato dell'auto in Europa nel mese di novembre. Registrate, infatti, 1.014.630 immatricolazioni nel Vecchio Continente. Parliamo del 17,4% in più rispetto alle 864.046 immatricolazioni di novembre 2021.

Nei primi 11 mesi del 2022 si contano in totale 10.196.115 vetture immatricolate. In questo caso il dato è in discesa del 5,8% rispetto alle 10.824.193 auto immatricolate nel periodo gennaio-novembre 2021. La perdita è di 628.000 unità. Le immatricolazioni risultano comunque positive nei 5 Major Markets: +9,8% Francia, +10,3% Spagna, +14,7% Italia, +23,5% Regno Unito e +31,4% Germania. Come proiezione a fine anno, Unrae stima per il mercato europeo una chiusura 2022 a 11.300.000 vetture vendute. Il dato sarebbe in calo del 4% rispetto alle 11.774.885 unità dell’intero 2021.

Le proposte al Governo

Con una lettera aperta, indirizzata al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, l’Unrae ha richiesto un maggiore sviluppo della mobilità a zero o a bassissime emissioni nel nostro Paese. Il sodalizio chiede un potenziamento degli incentivi per l’acquisto di auto non inquinanti in modo che l’Italia non resti fanalino di coda tra i 5 Major Markets europei, ma anche rispetto a mercati secondari, nella vendita di auto con la spina. La richiesta è quella di abbracciare le nuove tecnologie, abbattendo al contempo i costi di produzione e i prezzi di vendita.

Il mercato auto nei Paesi Europei

Buone le performance in Francia, dove il mercato delle quattro ruote sfiora il 10% di crescita a novembre. Durante lo scorso mese si sono registrate 133.960 immatricolazioni. A novembre 2021 se ne archiviarono 121.994. Sul fronte delle alimentazioni, l’Unrae segnala a novembre l’aumento di quota delle BEV e il lieve calo delle PHEV. Piede sull’acceleratore per le HEV che passano dal 17,6% al 22,0% in un anno.

In Germania le immatricolazioni di autovetture a novembre sono state 260.512. Parliamo del 31,4% in più di novembre 2021. In 11 mesi si arriva a 2.337.039 immatricolazioni. I livelli pre-crisi sono però ancora un lontano ricordo: si registra una perdita del 30% rispetto al 2019. Recuperano 1 punto percentuale le HEV, che raggiungono il 16,8% di share.

Il Regno Unito mette a segno il miglior risultato per novembre dal 2019: 142.889 unità. Ottimo recupero, anche in questo caso, per le HEV che dal 23,5% di novembre 2021 passano al 28,1% di quota a novembre 2022.

Quarta crescita consecutiva e a doppia cifra a novembre (+10,3%) per la Spagna. Si contano, infatti, 73.221 immatricolazioni contro le 66.399 di novembre 2021. Nel periodo gennaio-novembre 2022 si arriva a 739.469 unità immatricolate, il 4,4% in meno rispetto alle 773.396 di novembre 2021. Il calo è pari al 39% rispetto allo stesso mese del 2019. Le emissioni di CO2 si sono ridotte del 3,3% rispetto a un anno fa. Sul fronte delle alimentazioni l’ultimo Osservatorio dell’Unrae fa sapere che restano stabili in quota le BEV e le PHEV. Anche in Spagna risultano in recupero le HEV, che guadagnano oltre 5 punti percentuali, arrivando a conquistare il 33,9% di share.