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Italiani sotto il peso del sovraindebitamento
Tra inflazione, caro bollette e mancati adeguamenti degli stipendi, c’è un serio rischio che minaccia gli italiani: il sovraindebitamento. Gli strumenti per tutelarsi non mancano, a partire dalla procedura di esdebitazione, che consente di risanare la propria posizione debitoria.

Tra inflazione, caro bollette e mancati adeguamenti degli stipendi, c’è un serio rischio che minaccia gli italiani: il sovraindebitamento. L’allarme arriva dall'associazione Codici, che fa notare come, secondo i dati forniti da Istat e Banca d'Italia, il 50% delle famiglie si trovi in difficoltà economica, mentre il 30% delle aziende sia a rischio chiusura.
"La situazione è complessa e complicata e merita la massima attenzione – commenta Ivano Giacomelli, segretario Nazionale di Codici – Dalle stime diffuse ultimamente emerge un quadro preoccupante, sia per il presente sia in ottica futura, perché le previsioni non sono rosee".
Famiglie a rischio povertà
Ad allarmare, sono anche i dati del "Rapporto nazionale sul sovraindebitamento" redatto dall'Ufficio studi dell'associazione Liberi dal debito, che parla di rischio povertà assoluta per il 25% delle famiglie e di 7 milioni di persone in sovraindebitamento.
"I rincari nel mercato energetico e l'inflazione hanno aggravato molte situazioni già precarie – argomenta Giacomelli – e sempre più persone faticano a rispettare le scadenze, come pagare le bollette". Un'emergenza che interessa un'ampia fascia della popolazione, privati cittadini e aziende di varie dimensioni, segnala l'Associazione. In alcuni casi si arriva al sovraindebitamento senza neanche accorgersene. È sufficiente una rata non saldata, o un finanziamento sottoscritto senza aver ben chiaro cosa comporta, per ritrovarsi in difficoltà. "Per questo insistiamo sull'importanza di gestire in maniera oculata le proprie finanze, di verificare i contratti prima di firmarli, perché quello che sembra un aiuto può trasformarsi in un ulteriore peso che finisce per affossare una situazione già in bilico", sottolinea Giacomelli, che mette in guardia da un'ulteriore trappola, quella dell'usura, in cui è facile cadere quando ci si ritrova in difficoltà.
Come "esdebitarsi"
Gli strumenti a tutela delle famiglie, però, non mancano. E uno di questi lo fornisce la legge numero 3 del 2012, che dà alle persone fisiche la possibilità di accedere alla procedura di esdebitazione; una sorta di procedura concorsuale che consente alle famiglie di risanare la propria posizione debitoria. Per ottenere l'esdebitazione del debito bisogna essere persona "meritevole" e soprattutto è necessario trovarsi effettivamente in una situazione di sovraindebitamento, con una sproporzione evidente tra debiti contratti e reddito mensile. Inoltre, la situazione di "incapienza" deve essersi venuta a formare senza dolo o colpa grave. La procedura di esdebitazione può essere chiesta una sola volta e non può avere ad oggetto debiti di mantenimento o alimentari e "obblighi" derivanti da sentenze giudiziarie.
La via del consolidamento
Chi è in sofferenza ma non si trova in una situazione di incapienza, e quindi non può accedere alla procedura di esdebitazione, invece, può tentare la strada del consolidamento del debito, accorpando i diversi finanziamenti contratti in un unico prestito e dunque in una sola rata. Le strade percorribili sono due, ovvero il prestito personale o il mutuo di liquidità.
Ma nel contesto attuale è una scelta che va ponderata attentamente. Fino a qualche anno fa, quando i tassi d'interesse erano quasi ai minimi storici, le erogazioni di prestiti con finalità di consolidamento erano arrivati a rappresentare una quota di mercato del 28,8%, come testimoniano i dati dell'Osservatorio Finanziamenti di PrestitiOnline.it. Oggi, invece, la market share è scesa al 25,6 per cento. Un calo che è stato determinato dalla forte crescita registrata dai tassi nell'ultimo anno.
Insomma, accendere un finanziamento nel 2023 è diventato più costoso. Proprio per questo è doveroso fare un'analisi attenta e confrontare le diverse proposte che offre il mercato, magari attraverso un comparatore come PrestitiOnline.it. E prima di provare a consolidare i propri debiti, visto l'aumento dei tassi che c'è stato nell'ultimo anno, è doveroso valutarne l’effettiva convenienza, che può dipendere o da condizioni economiche più vantaggiose, quindi da un costo più basso rispetto ai finanziamenti già in essere, oppure dalla possibilità di abbassare comunque la rata mensile allungando il piano di ammortamento.
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