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Il bonus mobilità torna alla carica
La misura, pronta al rinnovo, prevede il rimborso del 60% del valore del mezzo acquistato fino a un massimo di 500 euro. Riservato ai maggiorenni, il bonus può essere richiesto solo se si è in possesso dello scontrino o della fattura che certifica l’acquisto.
Il 2020 è stato un anno record per la vendita di biciclette elettriche e monopattini in Italia. L’emergenza sanitaria ha indotto molte persone a evitare i mezzi pubblici e, quindi, a mettere mano al portafogli per trovare un’alternativa. È nato in questo contesto il bonus biciclette/monopattini, il cui incentivo si prepara a tornare anche nel 2021. Questa agevolazione sarà quindi nuovamente a disposizione di chi, in nome della mobilità sostenibile, vuole usufruire di un aiuto per comprare mezzi elettrici. Un rinnovo quasi scontato per il governo Draghi, che ha fatto della rivoluzione verde il cuore delle proprie politiche. Il via libera è in via di definizione a livello nazionale, anche se la misura è già prevista nella Legge di Bilancio. Mentre a livello regionale alcuni enti hanno già previsto uno sgravio del 50% sul costo di una bici elettrica. Si tratta, comunque, di una misura con diverse specificità, come quelle che riguardano la categoria dei disabili e le attività di delivery.
I dati sul bonus mobilità
Il bonus mobilità è stato uno tra i più popolari dell’ex governo Conte. Guardando ai numeri, sono quasi 2 milioni i veicoli acquistati. Secondo i dati di Confindustria Ancma, l'associazione nazionale ciclo motociclo accessori, sono state vendute 1,73 milioni di biciclette (+14%) e 280mila bici elettriche (+44%).
In cosa consiste il bonus mobilità?
In concreto, si tratta di una misura che rimborsa il 60% del valore del mezzo acquistato fino a un massimo di 500 euro. Riservato ai maggiorenni, questo bonus può essere richiesto solo se si è in possesso dello scontrino o della fattura che riguarda l’acquisto. Accedendo poi al sito specifico predisposto dal Ministero della Transizione Ecologica e, autenticandosi con identità digitale (Spid), vanno inseriti i dati e i documenti richiesti dalla domanda.
Il bonus cargo bike
Un ampliamento del bonus bici è quello dedicato alle attività che svolgono delivery, nello specifico le piccole e micro imprese, che effettuano il trasporto urbano di merci. Qui il sostegno è sotto forma di credito di imposta e riguarda il 30% della spesa sostenuta per massimi 2mila euro. Vi possono accedere solo le attività che fatturano meno di 2 milioni di euro l’anno.
Il bonus mobilità disabili
Un secondo ampliamento riguarda i disabili. La bici elettrica rientra, infatti, tra le spese sanitarie detraibili al 19% dell'importo sostenuto, e senza tener conto della franchigia di 129,11 euro. Una misura che vale anche per il familiare che ha sostenuto la spesa in nome della persona disabile a carico. È necessaria, però, la certificazione di invalidità o di handicap che attesti il collegamento funzionale tra la bicicletta con motore elettrico e la menomazione.
Gli enti già in campo
Aspettando la normativa nazionale, una delle prime regioni a muoversi è stata l’Abruzzo, con un bonus regionale ad hoc. L’incentivo, fino a esaurimento delle risorse (300.000 euro in totale) è minore di quello nazionale e rimborsa fino al 50% della spesa per massimi 300 euro a famiglia. La platea dei potenziali beneficiari riguarda tutti i residenti nella Regione e nei Comuni con più di 10mila abitanti. La domanda però ha un limite temporale e si ha tempo solo fino al 29 aprile per avanzarla.
I rischi
La misura è ancora in via di definizione, ma bisognerà stare attenti ai tempi visto che in occasione del precedente bonus non tutti sono riusciti a rientrare nella platea dei beneficiari. In occasione del click day del 3 novembre scorso, i 215 milioni stanziati sono andati esauriti in 24 ore, lasciando fuori molte persone che avevano acquistato un mezzo elettrico.
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