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Ecco come funziona il bonus animali domestici
Nelle case degli italiani ci sono circa 19 milioni tra cani e gatti, un numero che è cresciuto di anno in anno con un’accelerazione a partire dalla pandemia. Per questo il Bonus animali domestici può essere un sostegno importante per le spese da affrontare.

Detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 19% delle spese veterinarie sostenute nel corso dell’anno. È la facilitazione concessa dal Bonus animali domestici per l’anno in corso. Un sostegno non da poco, considerato che una prima visita può costare anche 60-80 euro, che per gli esami diagnostici non è rato arrivare a 150 euro e che per le vaccinazioni non si scende mai sotto i 30 euro, con i massimali che possono essere anche due o tre volte superiori. Il tutto senza citare le spese eccezionali per interventi chirurgici, che possono anche raggiungere il migliaio di euro. Tanto che non sono pochi coloro che devono ricorrere a prestiti per fronteggiare le spese.
Oltre 19 milioni tra cani e gatti
Nelle case degli italiani ci sono circa 19 milioni tra cani e gatti, un numero che è cresciuto di anno in anno con un’accelerazione a partire dalla pandemia. Né il trend sembra destinato a esaurirsi considerato che nel nostro Paese continua ad aumentare la popolazione anziana, che è tra le fasce più interessate ad avere un amico a quattro zampe. Tuttavia continua a calare la disponibilità reddituale (al netto dell’inflazione), per cui sempre più spesso i proprietari di animali domestici si trovano a fare i conti con budget limitati per la cura dei propri amici a quattro zampe. Certo, ci sono le polizze ad hoc, ma si tratta di una nicchia di mercato che fin qui ha stentato a raggiungere una certa dimensione. Ecco perché il bonus animali domestici assume una certa rilevanza, con la sua detrazione Irpef che nella percentuale è allineata alle spese mediche sostenute per gli umani. Tuttavia è previsto un tetto massimo, nell’ordine di 550 euro all’anno. Al contempo è stato fissato dal legislatore un minimo, 129,11 euro, al di sotto del quale le spese veterinarie non possono essere incluse nella detrazione fiscale prevista. La soglia è stata introdotta per garantire che vengano detratte solo le spese significative, evitando di includere importi molto bassi, come singoli acquisti di prodotti o farmaci di valore contenuto.
Non sono detraibili le spese per animali destinati all'allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare. Inoltre sono escluse quelle per animali utilizzati per attività commerciali o agricole, e per quelli coinvolti in attività illecite.
La documentazione necessaria
Ovviamente, per usufruire del beneficio fiscale, è fondamentale conservare tutte le ricevute e le fatture che attestano le spese, nonché ricordarsi di effettuare pagamenti tracciabili, ad esempio tramite bancomat o carta di credito o, ancora, bonifico. Un discorso che vale anche per i farmaci: occorre presentare lo scontrino fiscale con il codice fiscale del richiedente.
I requisiti richiesti dal legislatore per accedere alla detrazione sono: l’ISEE (che attesta la situazione delle finanze familiari; la residenza; la registrazione dell'animale; i pagamenti tracciabili. In particolare, l’ISEE del nucleo familiare del richiedente non deve essere superiore a 16.215 euro, una soglia criticata da molti possessori di amici a quattro zampe in quanto esclude la stragrande maggioranza di loro. Ma tant’è: a fronte di risorse pubbliche limitate, si è deciso di concentrare gli sforzi sulla platea dei meno abbienti.
Il richiedente deve essere un cittadino italiano residente oppure un cittadino straniero residente nella Penisola, a patto che sia in possesso di un permesso di soggiorno valido. Non ci sono limiti di età per la maggior parte delle detrazioni veterinarie, ma per determinate tipologie di bonus aggiuntivi (come aiuti per anziani con animali) potrebbe essere richiesto un minimo di 65 anni.
Quanto alla tipologia di animale domestico, nella classificazione rientrano cani, gatti, criceti, furetti e altri piccoli roditori. Condizione essenziale è che siano registrati presso l'Anagrafe degli animali d'affezione. Non è stato fissato un limite al numero di animali per i quali è possibile richiedere il bonus. Per accedere alla detrazione fiscale, è necessario indicare le spese veterinarie sostenute all'interno della dichiarazione dei redditi dell'anno di riferimento.
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