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CRIF: in maggio accelerano richieste per mutui e prestiti
A maggio c’è stata una nuova accelerazione della domanda di credito degli italiani. Le richieste di mutuo sono salite del 39,3 pct e quelle dei prestiti, finalizzati e personali, del 34,2 pct. Molto attivi i giovani. Per non gravare sul bilancio familiare si allunga il periodo di ammortamento.

Le famiglie italiane guardano con ottimismo al futuro. Nonostante le ragionevoli preoccupazioni destate dalla pandemia, non hanno accantonato affatto i loro programmi di lungo termine, come quello di comprare una casa.
Sicuramente la crisi ha modificato (allungandoli) i piani di ammortamento che avevano previsto all’inizio, ma in questi mesi hanno continuato a chiedere prestiti al fine di concretizzare il sogno di avere una casa di proprietà. I dati sull’andamento del mercato del credito di CRIF comprovano tale scenario. Lo scorso maggio c’è stata non solo la conferma del completo recupero delle richieste di finanziamenti da parte degli italiani rispetto ai volumi pre-Covid, ma è stata registrata una netta accelerazione del trend positivo in atto da alcuni mesi.
+39,3% la domanda di mutui, +34,2% i prestiti
Non solo: considerando il singolo mese, ha detto Simone Capecchi, executive director di CRIF, le richieste di mutui non risultano superiori solo a quelli del 2020, ma anche rispetto a quelli degli anni precedenti, a conferma della ritrovata fiducia degli italiani verso il progressivo ritorno a una situazione di normalità.
A maggio, infatti, la componente dei mutui immobiliari ha registrato un incremento della domanda pari a +39,3% tendenziale mentre i prestiti, nel complesso di personali più finalizzati, hanno visto una crescita del +34,2% rispetto al corrispondente mese del 2020. Sicuramente la base di calcolo ha inciso molto su queste performance: ricordiamo che lo scorso anno il Paese, pur uscito dal primo lockdown duro, era ancora in piena emergenza sanitaria.
Sempre più vivace la richiesta dei giovani
La vivacità della domanda e la sua eterogeneità fanno ben sperare nel prosieguo del 2021. Il comparto dei mutui beneficia ancora della dinamica positiva avviata negli ultimi mesi, stimolata – secondo Capecchi - dalle prospettive di ripresa dell’economia nazionale e da tassi ancora prossimi ai minimi storici.
Una combinazione di cui vale la pena approfittare, visto che le tabelle di Banca d’Italia rilevano un lieve progressivo rialzo dei tassi. Altro fattore incoraggiante che ha inciso sul trend globale è la vivacità del segmento di popolazione under 35, stimolato dagli incentivi recentemente varati dal Governo per favorire l’acquisto di un’abitazione, che arriva a spiegare il 29,1% delle richieste totali contro il 26,1% di un anno fa.
Rata più lunga per non gravare sul bilancio familiare
La condizione d’incertezza che si respira ancora si è tradotta in una maggiore prudenza nello stipulare i contratti. Le famiglie italiane, infatti, continuano a privilegiare sempre di più i piani di rimborso più lunghi, al fine di non gravare troppo sui bilanci.
Secondo le statistiche fornite da CRIF, il 79,2% delle richieste prevede una durata superiore ai 15 anni, con un valore della rata non eccessivamente impattante rispetto al reddito disponibile, per i mutui al di sotto dei 150.000 euro (che rappresentano il 70,7% del totale).
Più nel dettaglio, l’importo medio richiesto nel mese di maggio si è attestato a 139.109 euro, correggendo in lieve rialzo (+0,52%) rispetto al trend negativo con sui si era chiuso aprile (-1,6%).
Aumenta l’importo medio dei prestiti personali e finalizzati
La campagna vaccinale e le migliorate prospettive del mercato del lavoro hanno avuto importanti ricadute sulla pianificazione dei consumi, in particolare nella componente dei beni durevoli. Una prova, spiega Capecchi, arriva anche dalla crescente propensione delle famiglie a far fronte ai propri impegni di spesa con un prestito.
Le richieste di finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni e servizi sono balzate del +31,3%. Andamento speculare per i prestiti personali, saliti del 38,7%. Altra conferma della ritrovata fiducia riguarda l’importo medio dei prestiti richiesti, che nell’aggregato personali+finalizzati è stato di 9.472 euro (+9,8%): nei prestiti finalizzati è stato di 7.209 euro (+14,7%) e nei prestiti personali di 12.851 euro (+4,3%).
La valida alternativa della cessione del quinto
In questi mesi è cresciuto anche il ricorso degli italiani ai prestiti con cessione del quinto, in un mercato attualmente favorito da tassi molto più bassi di quelli che solitamente vengono applicati ai prestiti personali (perché ha come sottostante la garanzia dello stipendio del lavoratore o la pensione).
Nel dettaglio, nel primo trimestre di quest’anno le richieste di questo tipo di finanziamenti sono cresciute al 47% dal 44% segnato nel corrispondente periodo del 2020. Per quanto riguarda i tassi, Banca d’Italia ha reso noto che nell’ultimo scorcio del 2020 i saggi medi di mercato delle cessioni si sono attestati al 7,49%, che si confrontano con una media applicata ai prestiti personali del 9,19%.
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