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Così le mosse della Bce impattano sui tassi dei prestiti
Le condizioni di accesso ai prestiti si fanno più gravose rispetto a qualche mese fa, pur restando convenienti rispetto alle medie storiche. Si può sintetizzare così lo scenario del mercato italiano che emerge dall'ultima rilevazione di PrestitiOnline.it.
Aggiornato il 27/10/2022

I riflessi sono più lenti rispetto al segmento dei mutui, ma anche i prestiti risentono delle decisioni assunte dalle Banche Centrali in tema di politiche monetarie. Così, in uno scenario tendente al rialzo, le condizioni di accesso ai prestiti si fanno più gravose, pur restando convenienti rispetto alle medie storiche. Sono alcune delle conclusioni alle quali si giunge analizzando l’ultimo Osservatorio di PrestitiOnline.it.
Leggera risalita
Se si guarda ai migliori Taeg disponibili sul comparatore online, si assiste a una generale tendenza al rialzo, pur senza strappi. Nel terzo trimestre il tasso applicato ai prestiti personali è stato del 5,75% contro il 5,48% del secondo, una tendenza che si ritrova per i diversi target che accedono alla cessione del quinto, con le condizioni migliori applicate ai dipendenti pubblici (3,24%), seguiti dai pensionati (3,91%) e dai dipendenti privati (4,37%). Condizioni che verosimilmente diventeranno più gravose nel prossimo futuro, a fronte di nuovi rialzi in vista per la Bce, senza tuttavia nemmeno avvicinare le due cifre percentuali che spesso hanno caratterizzato il settore dei finanziamenti nel tempo.
In ogni caso, i tassi migliori restano decisamente più convenienti rispetto a quelli medi, il che dovrebbe suggerire di fare grande attenzione nella scelta. È opportuno non limitarsi a considerare una sola offerta, ma confrontare le diverse opzioni presenti sul mercato (i comparatori online svolgono questo lavoro), in modo da poter scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Dall’Osservatorio segnalano che la cessione del quinto è un prodotto sempre più richiesto, soprattutto per la possibilità di ottenere prestiti con importi alti a tassi di interesse sensibilmente più bassi rispetto a quelli dei prestiti personali. Se gli aumenti dei tassi di interesse di riferimento avranno un impatto significativo sui tassi dei prestiti personali, molti consumatori potranno valutare come alternativa le cessioni del quinto.
Le esigenze da soddisfare
L’Osservatorio di PrestitiOnline.it offre indicazioni interessanti su come evolvono i bisogni finanziari degli italiani. Nel corso del terzo trimestre la finalità più gettonata è stata la liquidità (rimasta sostanzialmente stabile poco sopra il 29%), davanti all’acquisto di un’automobile usata, che rispetto al secondo trimestre ha guadagnato un punto nell’asset mix arrivando al 18,3%. Al terzo e in leggero calo (al 14,6% del totale richieste) la ristrutturazione dell’abitazione. Se si fa un confronto con lo scenario di tre anni fa, cioè poco prima che scoppiasse la pandemia di Covid-19, emerge che il podio era composto dalle medesime tre voci, ma con pesi diversi: l’acquisto di un’automobile usata si attestava poco sopra il 20%, precedendo di un soffio la ristrutturazione, con la finalità liquidità poco sopra il 17%. La recessione pandemica prima e il caro-energia poi hanno modificato le priorità delle famiglie italiane.
Bonus da sfruttare
Si segnala anche una leggera crescita delle richieste di prestito per arredamento (+9,6% rispetto al trimestre precedente), forse spinte della scadenza al 31 dicembre 2022 dei bonus governativi che permettono di accedere ad agevolazioni sulle ristrutturazioni. Restano invece stabili gli importi medi richiesti, intorno agli 11.700 euro, la durata media di poco più di cinque anni (il 66% del totale delle richieste rientra in questa fascia) e l’età media di circa 43 anni dei richiedenti (il 64,1% del totale è tra i 36 e i 55 anni).
Le prospettive
Fin qui il passato, anche recente. Quanto alle prospettive per il futuro, cosa attendersi alla luce dei rialzi dei tassi ufficiali previsti per i prossimi mesi? PrestitiOnline.it indica che attualmente il migliore tasso per un prestito liquidità di 10mila euro a tre anni presenta un tasso 5,53%, equivalente a una rata di 304 euro al mese. Ipotizzando un aumento dello 0,75% nella riunione della Bce in programma per domani 27 ottobre, un nuovo prestito stipulato avrebbe un tasso del 6,69% con una rata mensile da 307 euro (+1,1%). Nel caso di un secondo aumento di 75 punti base a fine anno, la rata si alzerebbe a 311 euro al mese, pari al 2,2% in più.
Una situazione che potrebbe creare qualche restrizione di accesso al mercato da parte dei consumatori più fragili.
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