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Come richiedere le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico 2021?
La detrazione viene ripartita in 10 rate annuali dello stesso importo. Per quasi tutti gli interventi spetta nella misura del 65 per cento. Ci sono poi eccezioni, come l’acquisto e la posa di finestre comprensive di infissi e schermature solari, dove l'agevolazione è pari al 50 per cento.

Efficientamento termico dell’edificio, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, installazione dei pannelli solari e riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento. Sono questi gli interventi principali che comportano una riqualificazione energetica e che danno diritto a una detrazione fiscale. L’agevolazione può essere richiesta per le spese fatte entro il 31 dicembre 2021. Le opere devono riguardare immobili e edifici esistenti di qualsiasi categoria catastale.
L’agevolazione tocca anche per:
- l’acquisto e la posa in opera di schermature solari, di impianti di climatizzazione invernale, di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti;
- l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative;
- l’acquisto di generatori d’aria calda a condensazione;
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.
La detrazione viene suddivisa in 10 rate annuali di stesso importo e muta se l’intervento fa riferimento a un singolo immobile o agli edifici condominiali. Per quasi tutti gli interventi la detrazione è del 65%; in alcuni casi, come l’acquisto e la posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari, l’agevolazione spetta invece nella misura del 50%.
Interventi condominiali
Vediamo cosa succede nel caso di interventi condominiali. Per le spese fatte fino al 31 dicembre 2021 si può beneficiare di detrazioni più alte, del 70 o del 75%, se si ottengono risultati in termini di prestazione energetica. Queste agevolazioni vengono conteggiate su un importo totale non superiore a 40.000 euro, moltiplicato per il numero degli immobili che compongono l’edificio.
E se le opere vengono realizzate sulle parti comune degli edifici condominiali che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, ai fini di ridurre il rischio sismico e di apportare un efficientamento energetico, la detrazione è ancora più alta. Si arriva, infatti, all’80% se i lavori comportano il passaggio a una classe di rischio inferiore e all’85% se le opere portano al passaggio a due classi di rischio inferiori. Il limite massimo di spesa è di 136.000, moltiplicato per il numero di immobili che compongono l’edificio.
A partire dal 2018 è possibile optare per la cessione del credito sia per gli interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle singole unità immobiliari che per quelli sulle parti comuni di edifici condominiali. Ai contribuenti viene data, dunque, l’opportunità di scegliere, invece della detrazione, di cedere il corrispondente credito ai fornitori o ad altri soggetti privati, comprese banche e intermediari finanziari.
Come ottenere la detrazione
Per ottenere la detrazione è necessario che il pagamento venga fatto con bonifico bancario o postale. Vanno specificati la causale del versamento, il codice fiscale di chi beneficia della detrazione, il numero di Partita Iva o il codice fiscale della ditta o del professionista che si è occupato dei lavori. Bisogna inoltre essere in possesso di alcuni documenti, quali: l’attestato di prestazione energetica (Ape); una dichiarazione di un tecnico abilitato o del direttore dei lavori; la scheda informativa riguardante gli interventi realizzati.
L’Agenzia delle Entrate fa anche sapere che, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, bisogna trasmettere all’Enea la scheda informativa degli interventi realizzati e le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica (APE).
A chi spetta?
L’agevolazione spetta a tutti i contribuenti, residenti, e non, che possiedono l’immobile sfondo dell’intervento di riqualificazione. La detrazione spetta alle persone fisiche; alle associazioni tra professionisti; agli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale e ai contribuenti titolari di reddito di impresa.
A beneficiare della detrazione, a patto che sostentano le spese, possono essere anche i familiari conviventi con il proprietario o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento. L'agevolazione può essere fruita inoltre dal convivente more uxorio, non proprietario di casa oggetto dell’intervento, né titolare di un contratto di comodato. Tali detrazioni spettano in ugual modo agli Istituti autonomi per le case popolari.
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