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Come accedere a un prestito garantito se si è un’impresa

Il Decreto Liquidità (D.L. n. 23/2020) ha stanziato 400 miliardi di euro per sostenere il credito a imprese e professionisti attraverso il rafforzamento del doppio canale, Fondo centrale di garanzia per le PMI e la nuova “garanzia Italia” attraverso la SACE.
Un complesso sistema di garanzie pubbliche, reso accessibile ad aziende piccole e grandi, con coperture mediamente fino al 90% dei finanziamenti concessi dagli intermediari, che possono arrivare al 100% per le imprese e per i finanziamenti di minori dimensioni.
Tuttavia l’accesso al credito garantito non è stato finora così semplice come si era annunciato, ed è per questo che ABI ha pubblicato un piccolo manuale che risponde ai quesiti più frequenti posti dagli operatori del settore.
Il primo spartiacque, è distinguere se si è una piccola e media o una grande impresa.
Sono una piccola impresa
Quanto posso ottenere in prestito con le garanzie dello Stato?
La somma che può essere ottenuta in garanzia se si è un autonomo o una piccola impresa è di massino 25mila euro, ma comunque non superiore al 25% del fatturato realizzato nel 2019.
Quali documenti devo presentare per accedere ad un prestito fino a 25mila euro?
I finanziamenti fino a 25mila euro riservati a piccole imprese e lavoratori autonomi e professionisti sono anche i più facili da richiedere e ottenere. Tuttavia questi prestiti non sono automatici, ma sottoposti comunque alla discrezionalità dell'ente finanziatore (banca o Confidi).
Su questi è prevista la massima copertura del 100% da parte del Fondo di garanzia, ma il professionista o il titolare richiedente dovranno sottoporre alla banca un’autocertificazione che, tra le altre cose, giustifichi i danni subiti in seguito all’emergenza Covid-19.
A chi devo inviare il modulo?
Il modulo per la richiesta deve essere compilato e inviato per mail ordinaria alla banca o al Confidi.
All’interno andranno dettagliati gli aiuti di Stato di cui si è eventualmente già beneficiato.
Dovranno inoltre specificarsi le finalità per le quali verranno utilizzate le somme eventualmente concesse in garanzia e dovrà essere indicato il codice Ateco dell’attività di impresa interessata dal finanziamento e quella che ha subìto i danni economici causati dall’epidemia.
Inoltre, come specificato dal Decreto, il richiedente dovrà dichiarare che “non è destinatario di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni della cosiddetta legge 231 e che non è incorso in esclusioni dettate dal codice dei contratti pubblici”.
Posso accedere a un prestito fino a 800 mila euro?
La norma dispone che possono accedere ai finanziamenti fino a 800mila euro le imprese che abbiano un fatturato non eccedente i 3,2 milioni di euro e che contino fino a 499 dipendenti, e lo possono fare usufruendo di una garanzia 100%, ma cumulata tra il 90% del Fondo di garanzia e il 10% di una garanzia concessa da un terzo (Confidi).
La condizione da rispettare per questo tipo di prestiti è che il finanziamento non superi il valore minore tra il 25% dei ricavi e l’importo di 800mila euro.
L’azienda dovrà inoltre presentare un’autocertificazione che dimostri una perdita di fatturato effettiva a causa del diffondersi dell’emergenza coronavirus.
Posso accedere alla garanzia Sace?
Sì, ma solo quando avrò esaurito il credito che mi spetta con il Fondo di garanzia. La procedura sarà semplificata e ottenere il prestito sarà più semplice, anche entro 48 ore da quando la banca inoltra la domanda alla SACE.
Ricordiamo però che i prestiti concessi non possono essere superiori a 375 milioni di euro, mentre le aziende devono avere meno di 5.000 dipendenti e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro.
Sono una grande impresa
Come accedo ad un prestito fino a 5 milioni di euro?
L’accesso ai prestiti con somme così elevate è gratuito, ma la condizione è che la somma richiesta non superi il 25% del fatturato realizzato nel 2019, oppure il doppio della spesa sostenuta per i salari.
SACE valuterà la solidità dell’azienda dal punto di vista finanziario, ma non la sua situazione bancaria degli ultimi mesi.
Come devo procedere?
La procedura per le imprese di maggiori dimensioni è evidentemente più complessa, perché la decisione di concedere il prestito è demandata al Ministero dell’Economia, che dovrà emettere un decreto di concerto con il ministero dello Sviluppo economico.
Verrà quindi esaminata l’istruttoria elaborata da SACE e si terrà conto del ruolo dell’impresa nello scenario economico italiano, per quanto riguarda il suo contributo allo sviluppo tecnologico e l’impatto sul mercato del lavoro.
Quali garanzie sono previste?
Come visto sopra, le somme fino a 5 milioni di euro sono garantite per il 90% dal Fondo.
Resta ferma una condizione per le banche: i costi applicati al finanziamento non possono essere superiori a quelli che la banca avrebbe praticato in assenza della copertura.
L’autocertificazione
Anche in questo caso, l’impresa avrà piena responsabilità civile e penale di quanto dichiarato, tra cui:
- la condizione di difficoltà finanziaria solo conseguente all’epidemia;
- la finalità per cui si sta richiedendo il finanziamento;
- l’impegno a non distribuire dividendi nel corso del 2020;
- la gestione delle tematiche del personale attraverso accordi sindacali;
- il pieno rispetto dei vincoli stabiliti dalla legge
I nuovi finanziamenti erogati dopo il decreto Liquidità possono essere coperti dal Fondo di garanzia?
Anche in questo caso la risposta è positiva, perché “saranno ammessi anche i nuovi finanziamenti erogati dal sistema bancario dopo l’entrata in vigore del decreto 9 aprile 2020 e prima della presentazione della richiesta a Sace, nella misura in cui essi risultino conformi ai requisiti di legge e del disciplinare”.
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