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Cessione del quinto: perché a volte le domande sono respinte

Pubblicato il 24/01/2020

Aggiornato il 30/06/2020

Cessione del quinto: perché a volte le domande sono respinte

La cessione del quinto è un tipo di prestito sempre più diffuso. Negli ultimi anni, in Italia, ha infatti trovato una crescente platea perché è un sistema che prevede una ‘burocrazia’ relativamente snella, non richiede alcuna spiegazione per quanto riguarda la finalità e, non ultimo, il fatto che i tassi di interesse che vengono applicati sono decisamente più bassi rispetto a quelli previsti per altre modalità di finanziamento.

Nonostante questo, pochi sanno che l’ente erogatore, ovvero la banca, può respingere la richiesta di cessione del quinto dello stipendio di un lavoratore o, se del caso, della pensione.

Quando le banche rifiutano il prestito

È un’eventualità, quella del rifiuto dell’erogazione del quinto dello stipendio, che può suonare strana per i non addetti ai lavori: strana perché l’istituto di credito – in questa operazione – è tutelato in quanto l’importo della rata lo preleva direttamente dal datore di lavoro, pubblico o privato che sia. Tuttavia ci sono casi in cui la banca può respingere la richiesta perché il richiedente o la società per cui lavora non hanno i requisiti di garanzia sul rimborso del prestito. Queste carenze riguardano sia un dipendente con una storia lavorativa tutt’altro che stabile, sia una società a rischio di insolvenza.

La verifica dell’affidabilità di dipendente e datore di lavoro

Quello che non si vede molto è l’approfondita ricerca che compie un istituto di credito prima di accettare la richiesta di cessione del quinto di una persona. Qui, infatti, entra in gioco il controllo incrociato delle banche dati, della centrale rischi (tramite l’analisi del patrimonio informativo di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif): tutto per verificare l’affidabilità sia del lavoratore stesso sia del datore di lavoro. Sicuramente essere un cattivo pagatore o avere una situazione di protesto (sia per una parte che per l’altra) rappresenterebbe un ostacolo non di poco conto per il buon fine della domanda.

Il Tfr spesso utilizzato come garanzia

L’indagine della banca mette al centro anche le caratteristiche e la storia lavorativa del richiedente. Prima di approvare una richiesta di cessione del quinto, in particolare, è infatti tenuta a verificare da quanto tempo il lavoratore è in attività: nel caso l’anzianità - sia nel pubblico sia nel settore privato - non rispetti un minimo (solitamente sui 4 anni), l’istituto potrebbe legittimamente negare l’operazione di finanziamento. In alcuni casi il Trattamento di fine rapporto (Tfr) viene utilizzato come garanzia a favore delle banche: spesso condizione di vincolo per ottenere l’approvazione della cessione del quinto dello stipendio.

Gli over 80 esclusi da questo tipo di finanziamento

Per quanto riguarda, nello specifico, i pensionati, altra condizione base per ottenere la cessione del quinto della pensione è l’età anagrafica, come spesso accade per i mutui e per gli altri tipi di prestito. Se il richiedente ha superato gli 80 anni di età, la banca, infatti, procederà a respingere automaticamente la domanda. Tutti gli altri dipendenti, pubblici e privati, possono richiedere la cessione del quinto dello stipendio (con contratto indeterminato). Lo possono fare anche i lavoratori a tempo determinato o a progetto, purché il loro debito venga estinto entro la scadenza del proprio contratto di lavoro.

Nuovo approccio: è diventato anche uno strumento ‘di riserva’

Nonostante questi limiti, negli ultimi anni in Italia il mercato della cessione del quinto dello stipendio ha sperimentato una crescita esponenziale. Ad alimentarlo ha contribuito un cambio di cultura: se prima era l’ultima spiaggia per chi era in difficoltà, oggi – considerando l’attuale basso livello dei tassi di interesse - è anche utilizzato come strumento ‘di riserva’ di chi sceglie di garantire il proprio patrimonio.

Una corretta informazione sulla realtà del mercato della cessione del quinto dello stipendio/pensione può essere utile per ottenere le migliori condizioni del prestito.

PrestitiOnline.it mette a disposizione una pagina dedicata che, forte delle più avanzate tecnologie e di un’accurata assistenza clienti, è in grado di formulare una rapida risposta per tutte le esigenze, e diamo risposta alle tue domande frequenti sui prestiti.

A cura di: Fernando Mancini

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