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Caro prezzi, bonus da 200 euro per lavoratori e pensionati
Con il Decreto Aiuti lavoratori e pensionati potranno presto avere accesso ad un bonus da 200 euro una tantum, in modo da far fronte all'incremento dei prezzi. La misura, approvata dal Consiglio dei Ministri, nasce per contrastare gli effetti della crisi politica e militare in Ucraina.

C’è anche un bonus per i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi e i pensionati tra le misure presenti nel Decreto Aiuti approvato dal Consiglio dei Ministri per contrastare gli effetti della crisi politica e militare in Ucraina.
Il contributo una tantum da 200 euro si rivolge a lavoratori e a pensionati con reddito inferiore a 35.000 euro per contribuire alle difficoltà connesse al caro prezzi. Il bonus verrà erogato direttamente in busta paga ai dipendenti, mentre arriverà dall'Inps per coloro che percepiscono la pensione. Resta ancora da chiarire al momento la modalità di erogazione per gli autonomi. Si ipotizza per tale utenza l’istituzione di un fondo specifico. Così come illustrato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, il contributo verrà invece concesso ai dipendenti direttamente dai datori di lavoro, i quali potranno poi recuperare l’importo al primo pagamento di imposta utile.
La misura nasce per supportare, dunque, le fasce più deboli della popolazione; coloro che hanno un reddito medio-basso, fino a 35mila euro, e non riescono a far fronte all'incremento dei prezzi. È probabile, così come già annunciato dal ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, che in futuro l’importo del bonus venga anche aumentato.
A dire la sua sul bonus per lavoratori e pensionati è anche la Cgil: "È sicuramente positivo che siano state incrementate, come da noi richiesto, le risorse economiche, arrivando ad una disponibilità di circa 14 miliardi attraverso la leva dell’aumento della tassazione degli extra profitti (al 25%) destinandone 6 miliardi a lavoratrici/lavoratori e pensionate/pensionati. Meno convincente lo strumento scelto, e non sufficiente la quantità decisa, vale a dire un bonus una tantum di 200 euro da erogare nel mese di luglio fino alla soglia di 35.000 euro".
Il sindacato torna a chiedere uno scostamento di bilancio che possa assicurare anche nei prossimi mesi le risorse necessarie per misure significative, con strumenti che garantiscano redistribuzione e progressività e che debbano essere resi strutturali.
Cosa prevede il Decreto aiuti?
Sono tante le misure previste dal Decreto Aiuti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché sul fronte delle politiche sociali e della crisi ucraina. Il bonus sociale energia elettrica e gas, già adottato nel secondo trimestre del 2022, è stato esteso anche al terzo trimestre dell’anno. Inoltre, è stato approvato il rafforzamento dei crediti d’imposta in favore delle imprese per energia elettrica e gas. Per far fronte all’incremento del costo del carburante è stato riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 28% delle spese sostenute nel primo trimestre 2022 per l’acquisto del gasolio da parte degli autotrasportatori, utilizzato in veicoli di peso superiore a 7,5 tonnellate, di categoria euro 5 o superiore.
Le imprese danneggiate dalla crisi ucraina potranno contare sull’aiuto di un fondo ad hoc. Sono stati stanziati, infatti, 200 milioni di euro per il 2022 per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle imprese che abbiano perduto fatturato a causa dalla contrazione della domanda a seguito della crisi ucraina, abbiano registrato l’interruzione di contratti e progetti esistenti, siano state coinvolte nella crisi delle catene di approvvigionamento. Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico saranno poi definite le modalità attuative della misura.
Tra le misure a favore dei cittadini c’è anche l’incremento del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, noto come “fondo affitti”. Inoltre, sono stati riconosciuti contributi sia in favore delle grandi città che delle province e delle città metropolitane e approvate misure a favore delle persone richiedenti la protezione temporanea. Ai Comuni che accolgono minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina in conseguenza della crisi politica e militare in atto è riconosciuto il rimborso dei costi sostenuti sino ad un massimo ai 100 euro al giorno pro-capite. Per tale iniziative è previsto uno stanziamento di 58 milioni di euro per il 2022.
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