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Bonus tredicesima 2025: come ottenerlo in dichiarazione dei redditi
Il bonus tredicesima 2025 offre 100 euro una tantum in più a dicembre per i dipendenti con redditi medio-bassi e figli a carico. Se non erogato in busta paga, si può inserire nella dichiarazione dei redditi, seguendo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.

La tredicesima rappresenta per milioni di lavoratori e pensionati italiani un sostegno fondamentale in vista delle spese di fine anno. Nel 2024, accanto alla mensilità aggiuntiva, il Governo ha introdotto un aiuto straordinario: il bonus tredicesima, un’agevolazione fiscale pensata per rafforzare il reddito delle famiglie con figli e redditi medio-bassi.
Introdotto dall’articolo 2-bis del Decreto-Legge n. 113/2024 (il cosiddetto “Decreto Omnibus”), il bonus tredicesima consiste in un’indennità una tantum di 100 euro da erogare a dicembre ai lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi, per sostenere le famiglie nel periodo più impegnativo dell’anno.
Chi non l’ha ricevuto direttamente in busta paga a dicembre o chi avesse cessato l’attività lavorativa nel 2024, può recuperarlo nel corso del 2025 tramite la dichiarazione dei redditi: lo scorso aprile l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato tre FAQ chiarendo alcuni punti importanti sulla compilazione dei modelli dichiarativi.
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A chi spetta il bonus tredicesima 2025?
Il contributo previsto dal Decreto Omnibus consiste in un intervento mirato a favore delle famiglie più fragili, in particolare quelle con figli. Pur avendo carattere temporaneo e straordinario, si inserisce nel quadro di politiche fiscali che cercano di bilanciare il peso delle spese e restituire un po’ di respiro ai bilanci familiari, specialmente in un periodo cruciale di scadenze come la fine dell'anno, quando sempre più famiglie ricorrono all’aiuto di un prestito personale per evitare di dare fondo ai risparmi o compromettere il bilancio familiare.
Il bonus è rivolto esclusivamente ai lavoratori dipendenti che rispettano determinate condizioni:
- aver percepito nel 2024 un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
- avere almeno un figlio fiscalmente a carico;
- presentare un’imposta lorda più alta rispetto alle detrazioni spettanti per lavoro dipendente.
Il beneficio è riconosciuto una sola volta per nucleo familiare, anche nel caso in cui entrambi i genitori lavorino.
Come richiedere il bonus tredicesima 2025?
Chi non ha trovato il bonus tredicesima in busta paga a dicembre 2024 può inserirlo nella dichiarazione dei redditi 2025. Esistono due modalità:
- Modello 730/2025: adatto a chi ha un sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico). Il bonus può essere richiesto se non è stato corrisposto in automatico o se il datore di lavoro non ha ricevuto in tempo i dati necessari;
- Modello Redditi Persone Fisiche (Redditi PF): da utilizzare in alternativa al 730, ad esempio per collaboratori domestici, disoccupati o per chi non ha un sostituto d’imposta.
La compilazione richiede particolare attenzione: il bonus va indicato al rigo C14 del modello 730/2025 o al rigo RC14 del modello Redditi 2025 PF, utilizzando i dati contenuti nella Certificazione Unica (CU). In mancanza delle informazioni nei campi 721 e 726 della CU, si possono usare le annotazioni o altri riferimenti legati al rapporto di lavoro.
Le scadenze del bonus tredicesima 2025
Le scadenze da rispettare sono:
- con il modello 730, la dichiarazione deve essere trasmessa entro il 30 settembre 2025;
- con il modello Redditi PF, invece, il termine è il 31 ottobre 2025.
Entrambe le dichiarazioni possono essere presentate direttamente online attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate, oppure con l’aiuto di un CAF o di un professionista abilitato.
Per consultare la propria dichiarazione precompilata è necessario autenticarsi ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate utilizzando SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). I cittadini residenti all’estero, non in possesso di documenti italiani, possono invece usare le credenziali rilasciate dall’Inps.
Una volta entrati nell’area riservata, è possibile visualizzare la dichiarazione, modificarla se necessario e trasmetterla telematicamente. Questo canale semplifica la procedura e permette di gestire anche la richiesta del bonus tredicesima senza passaggi intermedi.
Cosa succede se non spettava il bonus tredicesima?
Può accadere che il bonus sia stato corrisposto in busta paga anche a chi non aveva i requisiti. In questo caso, il datore di lavoro provvede a recuperare l’importo in sede di conguaglio. Se ciò non avviene, spetta al contribuente restituire la somma nella dichiarazione dei redditi. In particolare, occorre barrare la colonna dedicata alla “Restituzione Bonus per assenza requisiti” all’interno dei righi C14 o RC14, a seconda del modello utilizzato.
Strumenti per la dichiarazione dei redditi
Per aiutare i contribuenti, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione modelli e guide per la compilazione, oltre al software RedditiOnLine Pf, che consente di predisporre il modello, creare il file da trasmettere telematicamente e generare l’F24 per eventuali versamenti.
Un ulteriore supporto arriva dalla dichiarazione precompilata, disponibile online e già arricchita di numerose informazioni (spese sanitarie, universitarie, assicurative, contributi previdenziali, bonifici per ristrutturazioni e riqualificazione energetica). Si tratta di uno strumento che riduce errori e semplifica il lavoro di chi deve richiedere il bonus.
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