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Bonus mobili ed elettrodomestici: nel 2024 si abbassa il tetto di spesa
Per accedere al bonus mobili occorre essere nella condizione di usufruire del bonus ristrutturazione 50%, dell’Ecobonus o del Sismanonus, dunque di intervenire in casa con opere di ristrutturazione che mantengono in efficienza un immobile, gli impianti e gli infissi.
In un momento in cui il costo dell’energia non è proprio conveniente e l’ultimo trimestre dell’anno si è aperto con l’aumento del costo della luce del 18,6%, pensare di cambiare i vecchi dispendiosi elettrodomestici con oggetti ad alta efficienza energetica vuol dire tagliare in maniera sostanziale il costo della bolletta.
Secondo l’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile), il 58% dei consumi in casa deriverebbero dagli elettrodomestici: è facile arrivare a capire come un elettrodomestico a consumi ridotti può far variare sensibilmente la spesa in bolletta.
Il bonus per recuperare parte della spesa
Si chiama bonus mobili ed elettrodomestici e consente di detrarre la spesa sostenuta per acquistare mobili nuovi o elettrodomestici efficienti: la condizione è aver effettuato lavori di ristrutturazione in casa nello stesso anno della spesa.
La detrazione si ottiene in dichiarazione dei redditi, indicando le spese sostenute: la somma va ripartita tra gli aventi diritto, o i contribuenti che hanno sostenuto la spesa della ristrutturazione e conseguentemente dei mobili o degli elettrodomestici, in dieci quote annuali di pari importo.
La Legge di Bilancio 2022 ne aveva confermato la validità fino al 2024, ma secondo nuove soglie di spesa, che sono andate gradualmente a ridursi. Il limite massimo consentito per quest’anno è infatti di 8.000 euro (era 10.000 euro nel 2022), ma dal prossimo anno scenderà a 5.000 euro.
Quali lavori danno diritto al bonus
Il bonus mobili non è portante, ma per accedere occorre essere nella condizione di usufruire del bonus ristrutturazione 50%, dell’Ecobonus o del Sismanonus, dunque intervenire in casa con opere di ristrutturazione che mantengono in efficienza un immobile, gli impianti e gli infissi.
Rientrano nei lavori che danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici anche la sostituzione delle tapparelle con altre di diverso materiale, l’acquisto di una pompa di calore e il rifacimento del bagno, come sono inclusi i lavori di ristrutturazione su parti comuni di edifici residenziali.
Non si può beneficiare del bonus invece in caso di nuova costruzione di un immobile.
L’Agenzia delle Entrate elenca i mobili (che devono essere nuovi, anche realizzati su misura da artigiani) e i grandi elettrodomestici di classe energetica superiore (anche questi nuovi e almeno di classe A+, A per i forni) oggetto di detrazione.
Per l’arredamento:
- armadi, letti, cassettiere, librerie;
- cucine, credenze;
- tavoli, scrivanie;
- sedie, divani, poltrone;
- materassi;
- lampade e lampadari.
Non rientrano tra gli arredi detraibili porte, pavimentazioni, tende e complementi d’arredo.
Sono oggetto di bonus invece i seguenti elettrodomestici:
- frigoriferi e congelatori con classe energetica non inferiore alla F;
- lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici con classe energetica non inferiore alla E;
- apparecchi di cottura;
- forni elettrici con classe non inferiore alla A;
- stufe elettriche e ventilatori elettrici;
- forni a microonde, piani a induzione, piastre riscaldanti elettriche;
- radiatori elettrici;
- apparecchi per il condizionamento.
È possibile includere nella somma detraibile anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati. La spesa può essere anche sostenuta all’estero e da un’azienda estera.
Cosa fare per ottenere il bonus
Essenziale per ottenere la detrazione è che le spese siano effettuate con mezzi tracciabili: bonifico, carta di credito o di debito.
Si può anche sostenere la spesa ricorrendo a un prestito arredamento che potrà essere richiesto a un istituto di credito o a una finanziaria, oppure online.
Occorre poi conservare tutti i documenti che certificano l’acquisto, che verranno poi forniti in sede di dichiarazione dei redditi per poter beneficiare della detrazione: fatture di acquisto, ricevute di bonifico, documentazione di addebito su conto corrente o su carta, scontrino fiscale.
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