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Centralizzazione delle Informazioni
È la prassi seguita dagli operatori del sistema creditizio di condividere le informazioni circa i rapporti di finanziamento intrattenuti con i propri clienti per prevenire fenomeni di selezione avversa e per massimizzare l’efficacia delle loro valutazioni sulle richieste di finanziamento ricevute.
Tale condivisione è realizzata tramite le Centrali Rischi, che prevedono l’obbligo per le società aderenti di fornire tali informazioni relative ai propri clienti, sia in caso di accettazione che di rifiuto della richiesta di finanziamento.
La Centralizzazione delle Informazioni consente agli istituti bancari, alle società finanziarie e alle compagnie di assicurazioni di conoscere in tempo reale la situazione creditizia di un determinato soggetto. Tra le informazioni più gettonate ci sono naturalmente: eventuali finanziamenti in corso, rate residue, l'ammontare annuo, le informazioni sui cattivi pagatori.
Quest'operazione è fondamentale ai fini di valutare il merito creditizio di un cliente, ovvero la sua affidabilità creditizia. A raccogliere tutti questi dati e a condividerli con l'intero sistema creditizio è la Centrale Rischi, cui ricorrono infatti banche e società finanziarie per ricevere informazioni sulla situazione debitoria di un soggetto nei confronti del sistema creditizio.
Le banche e gli intermediari finanziari hanno bisogno di informazioni sui comportamenti finanziari dei soggetti richiedenti prestiti e mutui ai fini di valutare in modo corretto il merito di credito dei clienti.
Le informazioni sui clienti possono essere di tipo positivo e quindi far riferimento a pagamenti regolari delle rate o all'estinzione del debito, o di tipo negativo e relative a ritardi, morosità e insolvenza. Dal momento che si tratta di dati molto delicati, il legislatore ha introdotto una disciplina specifica mediante un codice deontologico sottoscritto dalle associazioni rappresentative degli operatori del settore.
Il trattamento dei dati viene considerato illecito se non viene rispettato il codice deontologico; sono previste anche sanzioni e risarcimenti danni. Tale normativa serve a tutelare gli interessati.
Ultimo aggiornamento 29/10/2019
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