Prestiti: accensioni ancora in crescita in giugno

Il mercato del credito in Italia continua a tirare, nonostante i tassi d’interesse confermino da mesi una robusta tendenza rialzista e il contesto geopolitico ed economico sia tutt’altro che favorevole.

In giugno, infatti, i prestiti concessi al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono cresciuti del 3,2 per cento sui dodici mesi, in accelerazione dal +3,1 per cento riscontrato nel mese precedente. È quanto emerge dal rapporto statistico ‘Banche e moneta: serie nazionali’ diffuso da Banca d’Italia.

+4,1% i finanziamenti alle famiglie

In particolare, sono cresciuti sia i finanziamenti concessi alle famiglie, aumentati nel mese del 4,1 per cento su base tendenziale (4 per cento nel mese di maggio) e sia quelli alle società non finanziarie, del 2,6 per cento (contro il +2,3 per cento nel mese precedente).

I depositi del settore privato, secondo il report di Via Nazionale, sono cresciuti in giugno del 3 per cento sui dodici mesi (contro il +4,6 in maggio). Nello stesso periodo la raccolta obbligazionaria è diminuita del 7,1 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente (-8 per cento in maggio).

I tassi sui mutui balzano al 2,37%

Nel rapporto statistico spicca ancora una volta la crescita dei tassi d’interesse applicati ai mutui ipotecari, ormai saliti ai massimi degli ultimi 4,6 anni (ottobre 2017), dopo avere stazionato sui minimi (erano all’1,74% lo scorso dicembre) per lungo tempo a causa della pandemia. Nel dettaglio, in giugno i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 2,37 per cento (2,27 in maggio). Una dinamica che, secondo gli esperti, rischia di minare la brillante dinamica registrata negli ultimi mesi dal mercato immobiliare del nostro Paese.

I tassi d’interesse applicati sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono saliti in giugno all’8,34 per cento dall’8,25 del mese precedente. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono risultati pari all’1,44 per cento (1,19% nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,97 per cento e i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati all’1,15 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,31% (invariati da maggio).

Scendono ancora i titoli di Stato nei portafogli delle banche

Per quanto riguarda i titoli in portafoglio emessi da residenti in Italia (diversi da azioni e partecipazioni), le banche italiane nel mese di giugno possedevano titoli di Stato italiani per un ammontare di 412,08 miliardi di euro (417,45 miliardi nel mese precedente), in ribasso dell’1,29% rispetto al dato di maggio. Come solito, si conferma che buona parte di questo portafoglio, secondo le tabelle di Banca d’Italia, è rappresentata dai Btp: in giugno ammontati a 308,32 miliardi (310,24 miliardi in maggio). Al secondo posto della classifica ci sono i Cct (80,89 miliardi contro 83,43 miliardi). I Bot detenuti ammontavano invece a 3,77 miliardi (4,01 miliardi) e i Ctz a 1,24 miliardi (1,66 miliardi).