Prestiti: 4 italiani su 10 ne hanno almeno uno attivo, ma il tema resta un tabù

Sono molte le famiglie italiane che oggi hanno un prestito attivo, eppure gran parte di queste vive questa situazione come un disagio emotivo, un tabù di cui preferisce non parlare.

A rilevarlo è una ricerca congiunta realizzata da Ipsos per Kruk Italia, azienda specializzata nella gestione del credito, in occasione della Giornata Senza Debiti dello scorso 14 novembre.

Una ricorrenza che ha permesso di scattare un'istantanea sul tema, evidenziando ancora i nodi da sciogliere e i pregiudizi legati al mondo dei prestiti.

Spese impreviste o di prima necessità: il ruolo dei prestiti

Secondo le rilevazioni effettuate, emerge un quadro chiaro in cui 4 italiani su 10 hanno almeno un finanziamento a proprio nome; il 51% degli intervistati ammette, inoltre, che i prestiti contratti hanno consentito di accedere a beni di prima necessità, tra cui ad esempio il prestito auto. Metà della popolazione, tuttavia, non è soddisfatta della propria situazione economica e non si aspetta cambiamenti significativi in meglio nei prossimi 12 mesi.

Addirittura il 37% del campione afferma che non riuscirebbe ad affrontare una spesa imprevista di 1.000 euro. Eppure contrarre un prestito non è mai stato così semplice e veloce. Un aiuto lo offre il comparatore di PrestitiOnline.it, che in pochi clic consente di confrontare le migliori soluzioni di prestito offerte dagli istituti di credito partner, in base alle proprie esigenze: dai migliori prestiti liquidità ai migliori prestiti auto, dai migliori prestiti arredamento al prestito consolidamento.

Debiti attivi: il tabù di cui nessuno vuole parlare

L'analisi mette in evidenza, inoltre, come il 13% degli italiani che oggi ha un debito attivo ha già saltato almeno una rata di pagamento - e il 16% rischia di saltarla - segno della difficoltà riscontrata talvolta nel ripagare il debito contratto.

Ill tema del debito resta ancora un vero e proprio tabù, qualcosa da tenere riservato e nascosto e di cui non parlare. Il 70% non parlerebbe dei propri debiti con nessuno e il 39% preferisce affidarsi a parenti o amici per cercare aiuto invece di rivolgersi a professionisti del credito.

Il 77% del campione ammette inoltre di non vivere la situazione debitoria con la dovuta serenità, associando al contrario emozioni negative.

Alfabetizzazione finanziaria ancora lontana

A complicare ulteriormente il quadro generale contribuisce inoltre la scarsa alfabetizzazione finanziaria. Il 35% degli italiani, infatti dichiara di non conoscere nulla delle nozioni base di economia e finanza, vale a dire mutui, prestiti e tassi di interesse in primis. Una conoscenza poco diffusa, quindi, che si associa alla scarsa propensione a parlare di debito e delle proprie difficoltà finanziarie.

Un'impasse, in altre parole, da cui è possibile uscire solo se si "accresce l'educazione finanziaria per migliorare la capacità delle persone di prendere decisioni sostenibili e ridurre i rischi di sovraindebitamento", spiega Andrea Alemanno, Head of Public Affairs & Corporate Reputation di Ipsos.

Per maggiori informazioni su come evitare il sovraindebitamento, leggi la news dedicata su Segugio.it.