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Pensioni di dicembre: tutte le voci che aumentano l'importo del cedolino
Dicembre è il mese più significativo per i pensionati: l’assegno cresce grazie a tredicesima, quattordicesima, bonus e rivalutazione. Per chi ha bisogno di liquidità aggiuntiva, la cessione del quinto offre tassi più contenuti rispetto ai prestiti personali.
Per milioni di pensionati italiani l’assegno di dicembre rappresenta il momento più significativo dell’anno, perché è il mese in cui il cedolino si arricchisce di una serie di voci aggiuntive che fanno lievitare l’importo complessivo:
- tredicesima;
- quattordicesima per gli aventi diritto;
- rivalutazione;
- bonus supplementare;
- sospensione delle trattenute locali.
Un insieme di elementi che rende questo pagamento particolarmente atteso e che merita di essere analizzato nel dettaglio.
Cedolino di dicembre: quando arriva il pagamento e cosa contiene?
Il cedolino di dicembre è stato reso disponibile dall’INPS a partire dal 21 novembre, mentre i pagamenti scatteranno lunedì 1° dicembre, sia per chi riceve la pensione tramite Poste che per chi si affida al circuito bancario. Per gli uffici postali rimarrà in vigore la consueta suddivisione alfabetica, che scandisce gli accessi dal 1° al 6 dicembre per evitare assembramenti.
Ma la vera particolarità del mese riguarda la composizione del cedolino. A dicembre, infatti, si sommano più componenti: la tredicesima, la quattordicesima per la seconda finestra annuale, la rivalutazione degli importi e il bonus aggiuntivo introdotto dalla normativa del 2001. A queste si aggiunge la sospensione delle addizionali, elemento che alleggerisce ulteriormente il prelievo fiscale.
Come si calcola la tredicesima?
La tredicesima mensilità è calcolata sulla base dei compensi lordi percepiti durante l’anno. In linea generale, corrisponde a un importo pari a una mensilità, ma nei casi in cui la pensione non sia stata erogata per tutti i dodici mesi si applica un calcolo proporzionale ai periodi maturati. Dal momento che non si applicano detrazioni aggiuntive – già utilizzate sulle rate ordinarie – il valore netto risulta più basso rispetto al resto dell’anno.
Anche nel 2025, salvo modifiche dell’ultimo minuto, la tredicesima sarà pienamente assoggettata all’IRPEF ordinaria:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
- 35% fino a 50.000 euro;
- 43% oltre questa soglia.
Le ipotesi circolate nei primi lavori della Legge di Bilancio 2026 – come una possibile esenzione IRPEF o un’imposta ridotta al 10% – non sembrano destinate a concretizzarsi.
Quattordicesima: chi la riceverà a dicembre?
La mensilità aggiuntiva destinata agli ultrasessantaquattrenni che maturano i requisiti nella seconda metà dell’anno sarà erogata automaticamente nel cedolino di dicembre. Si tratta della seconda finestra prevista per i neoaventi diritto o per chi ha conseguito la pensione nello stesso periodo, purché abbia compiuto almeno 64 anni. Nel 2024 i beneficiari erano stati circa 200 mila e il numero potrebbe restare analogo anche nel 2025.
L’importo varia in base a due elementi: reddito complessivo e anni di contribuzione. Nello specifico, si va:
- da 336 a 437 euro per chi ha fino a 15 anni di versamenti (18 per gli autonomi);
- da 420 a 546 euro per le carriere intermedie (15–25 anni o 18–28 anni per gli autonomi);
- fino ai 504–655 euro riservati a chi supera i 25 anni di contributi (28 per i lavoratori in autonomia).
Le cifre sono riconosciute in via provvisoria e soggette a verifica successiva, basata sui redditi effettivi.
Effetto rivalutazione: come cambiano gli assegni?
Nel cedolino di dicembre è presente anche la rivalutazione degli importi sulla base dell’inflazione. Per il 2025 la percentuale provvisoria è fissata allo 0,8%. L’aumento è applicato integralmente – quindi al 100% – per chi percepisce fino a quattro volte il minimo INPS (2.394 euro mensili), scende al 90% nella fascia tra quattro e cinque volte il minimo e al 75% per gli importi superiori.
Per i trattamenti minimi l’incremento è più alto e raggiunge il +2,2%, misura pensata per sostenere maggiormente i redditi più bassi.
Bonus supplementare: chi ne ha diritto?
A dicembre arriva anche il bonus aggiuntivo, che nel 2024 era stato pari a 154,94 euro. Introdotto dalla Finanziaria 2001, il contributo è destinato ai titolari di pensioni dell’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) e delle gestioni sostitutive o integrative, purché l’importo complessivo non superi il minimo previdenziale e siano rispettati i requisiti reddituali. Restano invece esclusi i trattamenti assistenziali e tutte le prestazioni che non rientrano nel perimetro previdenziale.
Il diritto viene determinato sulla base di due parametri: l’importo della pensione e il reddito complessivo ai fini IRPEF.
A dicembre niente addizionali locali nel cedolino
L’ultimo elemento che rende il cedolino di dicembre più ricco è la sospensione delle trattenute relative alle addizionali regionali e comunali. Queste vengono recuperate da gennaio a novembre dell’anno successivo, per cui l’ultimo mese dell’anno non ne risente. Un sollievo, seppur temporaneo, che contribuisce a rendere la pensione di dicembre ancora più consistente.
Quando serve liquidità: la cessione del quinto come opzione sostenibile
Per chi affronta spese impreviste o desidera mantenere maggiore liquidità durante le festività, la cessione del quinto è oggi un’opzione concreta e, in molti casi, vantaggiosa. Questo strumento consente di ottenere un prestito rimborsabile tramite trattenuta diretta sulla pensione, con una rata fissa che non può superare il 20% dell’assegno netto mensile.
I vantaggi principali sono tre:
- la certezza delle rate;
- la semplicità della procedura;
- la trattenuta direttamente da chi eroga la pensione, garantendo maggiore affidabilità rispetto a un prestito personale tradizionale.
Anche i tassi sono mediamente più contenuti, come rileva l’Osservatorio Cessione del Quinto Pensionati di PrestitiOnline.it: nel quarto trimestre 2025, i TAEG medi relativi alle pratiche di cessione del quinto pensionati erogate sono scese dal 6,58% al 6,53%, contro l’8,23% delle pratiche erogate di prestiti personali.
Per chi volesse verificare le soluzioni effettive disponibili, un buon punto di partenza è rappresentato dal confronto delle offerte, attraverso l'utilizzo di un comparatore online come PrestitiOnline.it, che consente di confrontare le migliori cessioni del quinto pensionati e valutare le condizioni migliori in funzione di età, importo e durata.
In questo modo, la pensione di dicembre — già “carica” di voci extra — può trasformarsi in un’occasione per pianificare acquisti, spese impreviste o sogni da realizzare, senza compromettere la stabilità economica.
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