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Modello 730: Fisco più semplice e meno burocrazia nel 2024

Meno burocrazia per snellire la dichiarazione dei redditi 2024, documento utile anche per ottenere un prestito. La nuova normativa semplifica gli obblighi informativi di contribuenti e sostituti d’imposta, riorganizza scadenze di pagamenti e adempimenti, allarga la platea della precompilata.

Pubblicato il 15/02/2024
persona che firma documento e lo porge ad un'altra
Dichiarazione dei redditi più snella nel 2024

Sarà più snella la dichiarazione dei redditi 2024 grazie alle nuove regole. È infatti entrata in vigore da metà gennaio una mini rivoluzione, nello stile “più semplificazione, meno burocrazia”, per il modello 730. Si tratta di una serie di piccole novità che però costituirà uno degli assi portanti della riforma tributaria a cui sta lavorando il governo Meloni.

Il Governo: riforma tributaria e riduzione delle aliquote

La pubblicazione in Gazzetta ufficiale pone il sigillo finale al decreto “Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari”, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri a ottobre 2023 e poi definitivamente lo scorso dicembre, dopo il parere delle Commissioni parlamentari. Ora la nuova normativa è parte integrante del pacchetto di decreti legislativi attuativi della legge delega al Governo per la riforma fiscale.

A questo proposito, al 7° Forum dei commercialisti a fine gennaio, il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha anticipato che, nei prossimi anni, l’obiettivo è “riconfermare la riduzione delle aliquote” già attuata nel 2024, anche se “il meccanismo attuale a tre aliquote penalizza le classi medie: quindi vogliamo abbassare la tassazione anche per loro”.

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Semplificare gli adempimenti e riorganizzare le scadenze

Il testo normativo licenziato dall’esecutivo Meloni è composto da 27 articoli e contiene numerose novità in materia fiscale, “tendenzialmente orientate a semplificare gli obblighi dichiarativi dei contribuenti e dei sostituti d’imposta e a riorganizzare le scadenze dei pagamenti e degli adempimenti”, spiega “FiscoOggi”, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.

Lavoratori dipendenti e pensionati: dichiarazione più snella

Che cosa cambia per le dichiarazioni nel 2024? Anzitutto, è istituita una dichiarazione dei redditi “semplificata” per lavoratori dipendenti e pensionati. In sostanza: in via sperimentale dal 2024, è previsto che tutte le informazioni utili alla predisposizione della dichiarazione già in possesso dell’Agenzia siano rese disponibili ai contribuenti nell'area riservata, “in modo analitico e con un percorso di visualizzazione semplificato e guidato”, chiarisce “FiscoOggi”. I dati confermati o modificati confluiranno automaticamente in dichiarazione e, per il futuro, anche gli intermediari potranno accedere a tali dati.

Modello 730: estesa la platea di chi può utilizzarlo

L’articolo 2 del decreto stabilisce che, dal 2024, è estesa progressivamente la platea dei contribuenti che possono utilizzare il modello 730, fino a comprendere tutte le persone fisiche non titolari di partita IVA. In aggiunta, da quest’anno, i soggetti titolari dei redditi di lavoro dipendente e assimilati anche in presenza di un sostituto d’imposta potranno scegliere di attuare il conguaglio scaturito dalla propria dichiarazione:

  • chiedendo il rimborso direttamente all’Agenzia delle Entrate in caso di risultato a credito;
  • effettuando il versamento Irpef tramite F24 in caso di risultato a debito.

Se la dichiarazione viene presentata direttamente all’Agenzia, l’applicativo della dichiarazione precompilata metterà a disposizione la delega di pagamento, che potrà essere confermata o modificata e poi trasmessa.

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Dichiarazione precompilata anche per le partite IVA

In via sperimentale, dal 2024, la dichiarazione dei redditi precompilata sarà disponibile, anche ai contribuenti titolari di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e pensione. Per esempio, le persone fisiche titolari di partita IVA.

Per la precompilata 2024, un apposito decreto fisserà termini e modalità per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate da parte di soggetti terzi:

  • dei dati relativi ai redditi percepiti;
  • dei dati che danno diritto a deduzioni dal reddito;
  • dei dati che danno diritto a detrazioni dall’imposta.

Dichiarazione dei redditi e prestiti: come trovare i tassi low cost

È risaputo che la dichiarazione dei redditi è uno dei documenti richiesti per il rilascio di un prestito personale e lo è per:

  • verificare la condizione lavorativa del richiedente;
  • valutare la sua posizione fiscale;
  • soddisfare i requisiti imposti dalle norme antiriciclaggio.

Ai di là dei documenti necessari per finanziamento, per coloro che siano alla ricerca del miglior prestito personale, il comparatore di PrestitiOnline.it permette di trovare le soluzioni con i tassi più bassi grazie al confronto delle offerte disponibili sul mercato a febbraio 2024. Oltre al tool digitale e gratuito, gli utenti possono farsi aiutare nella loro scelta anche dai consigli degli operatori del servizio di assistenza gratuita e senza impegno, telefonando al numero verde 800 97 97 90.

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A cura di: Paolo Marelli

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