Garanzia Italia, salgono a 17,2 miliardi di euro i volumi dei prestiti garantiti

I volumi dei prestiti garantiti, mediante Garanzia Italia di Sace, sono in crescita e raggiungono i 17,2 miliardi di euro. Ben 981 le richieste finora ricevute. Ma non sono queste le uniche novità rilevate dalla task force sorta per promuovere le misure a sostegno della liquidità e far fronte all’emergenza coronavirus.

Il valore delle domande di adesione alle moratorie sui prestiti supera, infatti, i 302 miliardi. Salgono a 107 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI.

Garanzia Italia è uno strumento creato per sostenere tutte quelle imprese italiane che sono state colpite dalla pandemia. Mediante 200 miliardi di euro di garanzie di Stato, stanziati dal Decreto Liquidità, si prova a dare un supporto alle imprese, rilasciando garanzie a condizioni agevolate, controgarantite dallo Stato, su finanziamenti erogati. Un modo per reperire la giusta liquidità, concedere finanziamenti volti a far fronte all’emergenza e assicurare continuità alle attività economiche e di imprese.

L’operatività è stata estesa anche alle operazioni di leasing, factoring, confirming e anticipi contratto. Inoltre Sace è stata autorizzata a rilasciare garanzie per prestiti obbligazionari emessi dalle imprese colpite dall’epidemia.

Dei 17,2 miliardi di euro di prestiti garantiti, ben 7,8 miliardi fanno riferimento a i finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Presentano il “segno più” e arrivano a circa 9,4 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti in procedura semplificata a fronte di 977 richieste di Garanzia gestite ed emesse tutte entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata.

Credito per famiglie e imprese

Va avanti anche il monitoraggio da parte della Banca d’Italia in merito all’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge “Cura Italia” e “Liquidità” e alle iniziative offerte dalle singole banche ai clienti. Dal report risulta che il 94% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie è stato accolto dalle banche. Il 3% risulta rigettato, mentre c’è una parte restante che è ancora sotto esame.

Le domande che arrivano dalle società non finanziarie rappresentano il 44% del totale esaminato. Prestiti e linee di credito per 156 miliardi hanno riguardato le PMI. Le 60mila adesioni alla moratoria, promossa dall’Abi, hanno interessato 17 miliardi di finanziamenti alle imprese.

Dall’ultima rilevazione della task force emerge, inoltre, che le domande delle famiglie hanno riguardato prestiti per 96 miliardi di euro. Sono circa 220mila le domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa ricevute dalle banche. Le moratorie dell’Abi e dell’Assofin hanno, invece, raccolto 564mila adesioni.

In aumento anche nella prima metà di novembre le richieste giunte agli intermediari per l’accesso al Fondo di Garanzia per le PMI, per un importo di finanziamenti di quasi 115 miliardi. La percentuale di prestiti erogati, così come si evince dall’analisi della task force, risulta in crescita ulteriore rispetto alla fine della settimana precedente. Al 13 novembre è stato erogato oltre il 92% delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo.

Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale segnala che sono 1.314.125 le richieste di garanzie giunte al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo al 24 novembre 2020 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti. L’importo complessivo è di oltre 107,8 miliardi di euro.

Le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono invece, 1.308.078 per un importo di 107,2 miliardi di euro. Di queste domande - fa sapere la task force - oltre 996.513 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 19,5 miliardi di euro.