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Credito: primo trimestre 2022 a passo di carica

La domanda di credito al consumo nel primo trimestre è cresciuta dell’11,6 per cento, sotto la spinta dei prestiti personali, balzati del 33 per cento. Bene anche i mutui, aumentati del 9,5 per cento. Conferma la crescita, secondo il report di Assofin, CRIF e Prometeia, la cessione del quinto.

Pubblicato il 20/07/2022
grafico con monete
Analisi del mercato del credito - primo trimestre 2022

Il mercato del credito italiano gode di ottima salute, grazie alla ripresa dei consumi e alla rinnovata progettualità delle famiglie. Dopo il rimbalzo tecnico visto nel 2021 (sulla scorta della gelata che lo ha caratterizzato l’anno in cui è esploso il Covid-19), nei primi tre mesi del 2022 è proseguita la crescita della domanda di credito e, di riflesso, si è ridotto ulteriormente il gap con i volumi registrati prima della pandemia.

Nel complesso, secondo il 52.mo Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia, lo scorso anno il credito al consumo è aumentato del 15,7% tendenziale e anche i mutui concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni hanno segnato un robusto +10,8%. Nonostante la guerra e l'impennata dell'inflazione, nel primo trimestre di quest’anno il trend positivo ha trovato conferma, grazie anche alle politiche creditizie degli operatori meno restrittive (seppur più prudenti rispetto al pre-Covid), con i finanziamenti che sono aumentati dell’11,6% e i mutui immobiliari del 9,5%.

In calo i prestiti per l’acquisto di auto e moto

Tra gennaio e marzo a ricoprire il ruolo di locomotiva del mercato è stata la componente che aveva maggiormente sofferto la crisi innescata dalla pandemia, ovvero i prestiti personali, che - con un balzo del 33% tendenziale messo a segno nei primi tre mesi di quest’anno - si è riportata sui livelli pre-Covid. Nello stesso periodo è stata meno marcata, ma sempre importante, la crescita dei finanziamenti finalizzati all’acquisto di altri beni: +8,1%, in frenata (addebitabile alle voci elettronica/elettrodomestici) rispetto alla performance (+14,9%) segnata nell’intero 2021. Dallo spaccato emerge che hanno mostrato più vivacità i prestiti per l’acquisto di mobili e quelli all’acquisto di ciclomotori, grazie anche al sostegno degli ecoincentivi. In controtendenza i prestiti per l’acquisto di auto e moto, che (dopo il +14,1% del 2021) nei primi tre mesi dell’anno sono calati del 9,5%, penalizzati dalla crisi della supply chain, dal rincaro delle commodity gravato sul mercato dell’auto nuova e dall’aumento del valore dell’usato.

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La cessione del quinto conferma lo slancio

Atmosfera positiva anche attorno ai finanziamenti con cessione del quinto dello stipendio/pensione, che (dopo il +8,6% segnato nel 2021) tra gennaio e marzo hanno spuntato complessivamente un’ulteriore crescita del 4,1%%. La ripresa, secondo la chiave di lettura del rapporto di Assofin-CRIF-Prometeia, è stata trainata dalle erogazioni ai dipendenti pubblici nel 2021, mentre nei primi tre mesi del 2022, in prevalenza, dalle erogazioni ai dipendenti privati e pensionati.

Trend positivo anche per quanto riguarda gli utilizzi rateizzati delle carte opzione/rateali che, dopo due anni archiviati su un terreno negativo, nei primi tre mesi 2022 segnano un incremento del +13,3% (non sufficiente a riportare i volumi ai livelli pre-crisi). Per quanto riguarda la rischiosità del credito alle famiglie, a marzo il rischio di credito relativamente al totale dei prestiti alle famiglie si stabilizza sul livello più basso degli ultimi quattro anni. Nello specifico, il tasso di default a 90 giorni del credito al dettaglio si attesta all’1.1%.

I mutui rispecchiano il brillante momento del mercato immobiliare

Le concessioni di mutui immobiliari nel primo trimestre 2022 hanno avuto un’evoluzione complessiva di segno negativo (-6,4%), a causa però crollo accusato dalle surroghe (-73,1%), mentre – come anticipato - tiene la componente acquisto (+9,5%). Tale risultato, rileva l’Osservatorio, si inserisce in un quadro caratterizzato dalla prosecuzione degli incentivi governativi (agevolazioni ai giovani, bonus prima casa, superbonus 110%), nel quale le compravendite immobiliari residenziali evidenziano un’evoluzione ancora positiva (+34,1% nel 2021 e +12% nel primo trimestre 2022).

Prospettive positive, anche se crescita in frenata

Per quanto riguarda le prospettive, nei prossimi trimestri la crescita del credito complessivo alle famiglie si attesterà su ritmi prossimi a quelli registrati nel 2021 (+3,1% a fine anno). L’incertezza legata alla guerra in Ucraina è destinata a pesare sulle condizioni finanziarie dei consumatori, che dovranno fare i conti con un’inflazione più elevata e la conseguente perdita del loro potere di acquisto. Nell’insieme, secondo l’analisi, l’impatto sulla crescita del credito sarà limitato. In sintesi, la crescita del credito alle famiglie nel complesso si consoliderà intorno al 3% medio annuo nel biennio 2023-2024 (in termini di consistenze).

A cura di: Fernando Mancini

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