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Bonus mobili allo sprint finale: è corsa ai prestiti convenienti

Ultima chiamata per il Bonus mobili in scadenza al 31 dicembre 2024. Nel 2025 non sarà rinnovato. Come funziona lo sconto fiscale del 50%, quali sono i requisiti e quali arredi ed elettrodomestici sono ammessi in detrazione. Intanto, con i tassi in calo, è corsa ai prestiti ristrutturazione casa.

Pubblicato il 17/10/2024
ampia selezione di mobili vintage per casa
Bonus mobili allo sprint finale: è in scadenza il 31 dicembre 2024

È corsa ai prestiti ristrutturazione prima che sui bonus edilizi cada la scure del Governo con una serie di tagli alle agevolazioni nel 2025 imposti dalla stretta sui conti pubblici voluta dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

Bonus mobili, Bonus green ed Ecobonus non saranno più rinnovati il prossimo anno, a meno di una retromarcia. Ecco perché, approfittando dei tassi di interesse in discesa sui prestiti personali e considerando che mancano poco più di due mesi alla scadenza del 31 dicembre 2024, è consigliabile a chi sia alla ricerca di un finanziamento per riqualificare e ammodernare casa, sfruttando gli sconti fiscali, di accelerare il passo.

Finora è certo che, dopo il 1° gennaio 2025, sopravvivrà senza ritocchi verso il basso solo il Bonus barriere architettoniche confermato al 75%, mentre il Superbonus scenderà dal 70% al 65%. Intanto, con la messa a punto della nuova legge di Bilancio, le forze politiche vanno in pressing sull’esecutivo Meloni per provare a salvare la detrazione al 50% del Bonus ristrutturazione e non abbassarla al 36% come ipotizzato in una prima fase.

Bonus mobili: ultimi due mesi per sfruttare l’agevolazione

Di fronte a questo giro di boa di fine 2024 per le agevolazioni per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione, si moltiplicano i quesiti dei contribuenti. Nel mirino in particolare, nelle ultime settimane, è finito il Bonus mobili, la cui detrazione fiscale al 50% dell’Irpef è destinata per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici allo scopo di rifare il look dell’abitazione e abbattere i consumi elettrici di un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia.

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Spese da pagare entro il 31 dicembre 2024 per avere la detrazione

A questo proposito, FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate, ha riferito dell’interrogativo sollevato da un contribuente disorientato davanti alla scadenza in calendario: “Per richiedere il Bonus mobili è necessario pagare l’intero importo del mobile entro il 2024 o è possibile detrarre solo l’acconto versato entro l’anno?”, ha chiesto il lettore. Accompagnando la sua domanda anche con un esempio pratico: “Per una cucina che mi costa 6.500 euro e di cui pagherò solo 4.000 euro nel 2024, in quanto i lavori di ristrutturazione non vengono terminati entro tale scadenza, è possibile portare in detrazione per 10 anni solo tale importo e poi magari nel 2025 i restanti 1.000 euro, oppure devo pagare tutti i 5.000 euro se non addirittura l’intero importo di 6.500 euro entro l’anno?”

Nella sua risposta, l’esperto consultato ha spiegato che la normativa attuale, in base all’articolo 16, comma 2, del decreto legge n. 63/2013, afferma che il Bonus mobili ed elettrodomestici spetta “per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Per gli acquisti effettuati quest’anno la detrazione del 50% va calcolata, in ogni caso, su un importo massimo di 5.000 euro”.

Di conseguenza, ha chiarito FiscoOggi, a meno che non intervengano nuove proroghe, “le spese che si sosterranno nel 2025 non potranno essere portate in detrazione”. L’esperto ha poi ribadito che condizione fondamentale per richiedere il Bonus mobili è che “l’acquisto dei beni avvenga in data successiva a quella di avvio dei lavori e che non rileva la data in cui termineranno gli interventi di ristrutturazione”.

Sconto fiscale: ecco su quali mobili ed elettrodomestici

Tra i mobili ammessi alla detrazione ci sono: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione.

Mentre tra gli elettrodomestici si possono comprare: lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie di classe energetica non inferiore alla classe E; frigoriferi e congelatori di classe energetica non inferiore alla classe F; forni di classe energetica non inferiore alla classe A.

Dal bonifico alla carta di credito: ricevute e fatture da conservare

Tanto per i mobili quanto per gli elettrodomestici i pagamenti devono essere effettuati con bonifico, o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altro. Occorre poi conservare i seguenti i documenti:

  • ricevuta del bonifico;
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • documentazione di addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

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A cura di: Paolo Marelli

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