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Bonus colonnine elettriche 2023: come funziona e come richiederlo?
Il nuovo bonus colonnine elettriche non sarà più una detrazione fiscale, ma un rimborso immediato, pari all’80% del costo sostenuto per acquistare e installare la colonnina. Altra differenza con il bonus iniziale è che non è più rivolto alle imprese, ma ai privati e ai condomini.
Il bonus colonnine elettriche varrà fino al 31 dicembre 2024: c’è dunque ancora tempo per scegliere la mobilità elettrica e installare una ricarica domestica o “wallbox” a costo quasi zero.
Introdotto nell’agosto del 2022 dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), il bonus colonnine è stato prorogato con il Decreto Milleproroghe e la legge di conversione del D.L. 198/2022 G.U. del 27 febbraio 2023. L’obiettivo è incoraggiare l’acquisto di veicoli elettrici riducendo il costo delle infrastrutture di ricarica, valutando anche che il maggior investimento iniziale di un’auto elettrica verrà recuperato nel tempo dalla minore spesa sostenuta per ricaricarla.
Il bonus, che riguarda solo le colonnine con ricarica standard inferiore a 22 KW, prevede un incentivo pari all’80% del costo di acquisto e installazione di una colonnina privata o condominiale, con il seguente limite:
- 1.500 euro per i privati;
- 8.000 euro per i condomini.
Allo stato attuale, sono 40.000 i punti di ricarica costruiti al 31 dicembre 2022 grazie agli incentivi concessi lo scorso anno.
Come richiedere il bonus 2023?
Il nuovo bonus colonnine elettriche non sarà più una detrazione fiscale, ma un rimborso immediato, pari all’80% del costo sostenuto per acquistare e installare la colonnina.
Altra differenza con il bonus iniziale è che non è più rivolto alle imprese, ma ai privati e ai condomini.
I soggetti beneficiari saranno infatti privati che installano impianti di ricarica per veicoli elettrici nell’ambito degli spazi proprietari, oppure condomini che utilizzano i fondi per l’installazione negli spazi comuni.
La richiesta può essere fatta sulla piattaforma online del MISE (Ministero dello Sviluppo economico), ancora non attivata, dove sarà disponibile fino a esaurimento fondi che ammontano quest’anno a 40 milioni di euro.
Le spese per l’acquisto e l’installazione della colonnina di ricarica devono essere documentate e i pagamenti effettuati con sistemi che ne consentano la rintracciabilità.
Il rimborso avverrà con un bonifico sul conto corrente indicato in fase di richiesta.
Quanto costa ricaricare un veicolo elettrico?
Il prezzo di una ricarica varia a seconda della potenza e della tipologia dell’impianto, se a corrente continua o alternata, oltre che in base al tempo impiegato; inoltre, dipende dal tipo di presa in dotazione e dal luogo dove si trova la stazione di ricarica, come anche se è pubblica o privata.
Il costo medio di una ricarica oggi si aggira per un’auto media sui 24 euro, contro i 100 euro necessari per un’auto a benzina.
Se si valuta invece il prezzo al kWh, rimanendo su una ricarica lenta con una potenza di 22 kWh sarà di circa 0,45€ al kW, per una potenza superiore (ricarica veloce) il prezzo può arrivare a 0,50€ per kW.
Come ricaricare l’auto elettrica gratis?
Per chi è in cerca di risparmio, è possibile ricorrere alla ricarica gratuita, perché ogni regione mette a disposizione delle colonnine per le auto elettriche e ibride plug-in. In genere si trovano presso hotel, ristoranti, parcheggi, centri commerciali o supermercati, installate in spazi dedicati.
Per usufruirne è necessario fornire i propri dati, essere registrati al sito dell’insegna, scaricare la App o utilizzare la carta fedeltà.
I tempi della ricarica gratis possono essere limitati, ad esempio a un massimo di due ore, oppure liberi. La regione che ne conta di più in Italia è la Lombardia, dove le colonnine con ricarica gratuita sono collocate principalmente nei pressi di supermercati e centri commerciali.
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