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Bonus acqua potabile: cos'è e come funziona?

Il bonus acqua potabile è un credito d’imposta del 50 per cento delle spese affrontate tra il primo gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, sistemi di mineralizzazione e sistemi di raffreddamento o addizione di anidride carbonica alimentare.

Pubblicato il 14/10/2021
rubinetto e lavandino di una cucina moderna
Come funziona il bonus acqua potabile

Ottimizzare l’uso dell’acqua e limitare il consumo di contenitori di plastica. Nasce con questo importante obiettivo il bonus acqua potabile. Si tratta di un credito d’imposta del 50% delle spese affrontate tra il primo gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, sistemi di mineralizzazione e sistemi di raffreddamento o addizione di anidride carbonica alimentare. Apparecchi, dunque, volti a migliorare la qualità delle acque per il consumo domestico.

L’importo massimo delle spese su cui viene calcolata l’agevolazione è di 1.000 euro per ogni casa, in caso di persone fisiche, e di 5.000 euro per ogni immobile usato come attività commerciale o istituzionale, in caso di esercenti attività di impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Come funziona

Per richiedere il bonus è necessario che l’importo delle spese fatte sia provato da un documento commerciale o fattura elettronica. Qui dovrà essere riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Nel caso di privati, e dunque di soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. L’Agenzia delle Entrate specifica, però, che per le spese sostenute prima della pubblicazione del provvedimento numero 153000 del 16 giugno 2021 sono fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti: in tali casi è possibile integrare la fattura o il documento commerciale provante la spesa annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.

Il totale delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate. Tale comunicazione deve avvenire tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo. I contribuenti devono inviare il modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. A questo punto il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

Al fine di effettuare il monitoraggio e la valutazione della riduzione del consumo di contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile conseguita a seguito della realizzazione degli interventi, in analogia a quanto previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, le informazioni sugli interventi effettuati sono trasmesse per via telematica all'Enea. Tocca all’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile elaborare le informazioni pervenute e trasmettere una relazione sui risultati degli interventi al ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministro dell'Economia e delle Finanze e al ministro dello Sviluppo Economico.

Tra i bonus di cui è possibile beneficiare quest’anno con finalità ambientale c’è anche il bonus doccia e rubinetti. Si tratta di un’agevolazione che punta a ridurre gli sprechi d’acqua e che riconosce un bonus fino a 1.000 euro se si cambiano su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari, i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato.

Sia il bonus doccia e rubinetti che il bonus acqua potabile sono previsti dalla legge di Bilancio 2021. Per il primo c’è tempo fino al 31 dicembre 2021; per il secondo, invece, fino al 31 dicembre del prossimo anno. In entrambi casi non vengono richiesti limiti di Isee per accedere alla misura. Le due agevolazioni hanno in comune la tutela ambientale: da un lato si punta a consumare meno acqua e dall’altra a scoraggiare il consumo di bottiglie di plastica.

A cura di: Tiziana Casciaro

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