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Auto green: cosa ne pensano gli italiani?

Gli italiani guardano con interesse alle vetture elettriche e ibride, spinti dal risparmio nella gestione e dal minore impatto ambientale. Tuttavia gli elevati costi dei modelli e la poca conoscenza della tecnologia che li supporta frenano la svolta green del Paese. Incentivi poco chiari.

Pubblicato il 04/02/2021
Auto green: cosa ne pensano gli italiani?

Gli italiani sono sempre più interessati alle vetture elettriche e ibride, guidati da motivazioni legate al risparmio nella gestione e al minore impatto ambientale. A contenerne gli acquisti sono il costo ancora elevato dei modelli e la scarsa conoscenza delle tecnologie che li supporta. Il fattore economico resta tuttavia l’ostacolo principale da superare per l’effettiva svolta elettrica del Paese: oltre il 60% dei cittadini lo indica infatti come il principale freno all’acquisto e si dice comunque disponibile a comprarle solo in caso di incentivi più consistenti o di una decisa riduzione del prezzo da parte dei costruttori o di un piano di finanziamento vantaggioso. Gli automobilisti nutrono inoltre dubbi sull’accesso agli incentivi e sui veicoli coperti dal bonus.

La pandemia accentua il ruolo dell’auto privata

Sono queste i principali punti emersi dalla nuova instant survey ‘Vetture ibride ed elettriche, tu le acquisteresti?’, condotta nei primi 10 giorni di gennaio da Areté. La ricerca ha ribadito la centralità dell’auto per gli spostamenti e la diffidenza dei cittadini verso i mezzi pubblici. In particolare ha evidenziato che la recrudescenza della diffusione del virus dello scorso autunno ha spinto sempre più italiani a utilizzare la vettura privata per i propri spostamenti abituali, il mezzo preferito dal 75% del campione. Solo il 5% si affida invece ai mezzi pubblici, oggi considerati possibile veicolo del contagio, stessa percentuale di utilizzo data dalla somma dei diversi strumenti di mobilità in sharing (auto - bicicletta - monopattino).

Siamo poco e male informati sulle vetture ‘verdi’

Lo studio ha cercato dei fare luce sulle conoscenze degli italiani al riguardo le auto elettriche e ibride, sul loro funzionamento, modalità di ricarica, emissioni, costi di gestione e autonomia. Nel complesso c’è incertezza: oltre 1 su 2 è indeciso o possiede informazioni non corrette in merito. Ad esempio, il 39% ritiene che tutti modelli ibridi (full, mild, plug-in) ed elettrici siano a emissioni zero, il 61% li reputa tutti in grado di percorrere almeno 50 km in modalità elettrica. Più di 1 su 4 pensa che tutte le vetture elettrificate abbiano bisogno della spina per ricaricarsi. Su due aspetti gli italiani sembrano avere però le idee chiare: il 70% non le ritiene ‘noiose da guidare’ e la metà è consapevole che i costi di gestione (carburante e manutenzione) sono inferiori rispetto a quelli di un’auto con motore termico.

Disposti a pagarle il 10-20% in più 

Altro punto nodale che rischia di ritardare la svolta elettrica del Paese è, come già accennato, l’aspetto economico. Nonostante la crescente disponibilità di modelli e i bonus messi in campo dal Governo, oltre il 60% degli intervistati individua proprio nel costo il principale scoglio. Nel dettaglio, più della metà degli italiani sarebbe disposta a pagarle il 10-20% in più rispetto al valore di una vettura con motore termico: un’indicazione, questa, che rende molto più fattibile l’acquisto dell’ibrido (oggi incentivato) e meno dell’elettrico. È interessante notare come, soprattutto per l’e-vehicles l’installazione del sistema di ricarica a casa compreso nel prezzo costituisca un fattore di forte spinta all’acquisto (lo indica il 23% dei rispondenti). 

Incentivi poco chiari

La campagna di incentivi messa in piedi dal Governo non sembra aver fatto breccia nella gran parte degli automobilisti. I numeri sono impietosi a questo proposito: il 28% degli automobilisti non ha compreso a quanto ammonti il bonus, il 24% ignora quali vetture vi rientrino, il 21% non saprebbe come accedere ai fondi. Solo il 4% dichiara di averne piena consapevolezza. Nonostante le campagne informative dei produttori resta alta, secondo Massimo Ghenzer, presidente di Areté, la confusione dei consumatori su tecnologie elettriche e ibride, sulle loro differenze, sul funzionamento. Al fine di non immobilizzare l’intero valore economico del bene, secondo la ricerca il 20% è propenso a prenderle tramite formule alternative alla proprietà (noleggio a lungo termine o leasing).

A cura di: Fernando Mancini

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