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Superbonus e cessione dei crediti
Riparte il meccanismo della cessione dei crediti legata al Superbonus. Intesa Sanpaolo e Sparkasse hanno da poco riattivato il meccanismo, mentre Credit agricole, Unicredit e Poste Italiane stanno ultimando le procedure. E a settembre toccherà a Enel-X.
Mentre i nuovi lavori legati al Superbonus procedono a rilento, in attesa che si sblocchi il meccanismo della cessione dei crediti, quelli autorizzati in precedenza rallentano vistosamente. È quanto emerge dall’ultima fotografia dell’Enea, l’organismo al quale inviare le asseverazioni.
I numeri delle asseverazioni legate al Superbonus
A fine maggio, le richieste di detrazione fiscale legate agli interventi di efficientamento energetico, hanno raggiunto 411.871, appena 4mila in più rispetto alle 407.396 registrate complessivamente al 30 aprile. Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale hanno superato i 77 miliardi, con un incremento di oltre 2,4 miliardi di euro rispetto a un mese prima.
Quanto ai lavori realizzati, è stato raggiunto l’80,8% del totale per un totale di investimenti per opere concluse (ammesse a detrazione) di 62,3 miliardi.
I condomini coinvolti sono 64.038 per un valore di 39,3 miliardi. Di questi, il 72,5% è arrivato a termine per una quota di 28,5 miliardi. Più spedito va il meccanismo relativo agli edifici unifamiliari, con l’88,8% di interventi ultimati, pari a un valore di 23,6 miliardi. Risultato ancora migliore per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti che hanno raggiunto il 91,6% delle opere realizzate per un valore di 10 miliardi su un totale di 11 miliardi ammessi a detrazione. A completare l’orizzonte dei numeri, è l’andamento dell’investimento medio: nei condomini si attesta a 619mila euro, negli edifici unifamiliari di 117mila euro e nelle unità indipendenti a 98mila euro.
Le ricadute economiche del Superbonus
Intanto è stato da poco pubblicato uno studio condotto dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec) e dalla Fondazione nazionale commercialisti (Fnc) relativamente alla spesa indotta dalla detrazione del Superbonus. Tra il 2021 e il 2022, spiegano gli analisti, l’incentivo del 110% (da quest’anno ridotto al 90%) ha azionato nuovi investimenti in campo edilizio – direttamente e indirettamente – per 96 miliardi di euro. Questo impegno ha comportato un aggravio per i conti pubblici nell’ordine di 97 miliardi di euro e nuovo gettito fiscale per circa 37 miliardi. A conti fatti, il bilancio negativo per le casse statali è nell’ordine di 60 miliardi. Lo stesso Superbonus ha inoltre contribuito a sostenere la crescita del Pil, a fronte della frenata indotta dal quadro macro: elevati costi dell’energia, iperinflazione e tensioni a livello geopolitico. Nell’arco di un quinquennio, l’impatto positivo della misura incentivante è stimato nell’ordine di 91 miliardi di euro.
Torna il 110% per i territori alluvionati
Intanto va segnalato un supporto straordinario per gli immobili che si trovano nei territori alluvionati dell’Emilia-Romagna. Il Governo ha deciso il ripristino del Superbonus al 110% relativamente alle soluzioni unifamiliari nei 91 comuni colpiti. Restano fuori dalla misura emergenziale tutti i lavori edilizi sui condomini, che potranno fruire dell'aliquota più alta del 110% fino a tutto il 2023 solo se possiedono i già fissati requisiti normativi inerenti alla richiesta della Cila (comunicazione inizio lavori asseverata) e alla delibera assembleare di esecuzione dei lavori entro le date previste dalla legge di bilancio 2023.
Quali banche hanno riaperto la cessione del credito?
Quanto alla situazione generale del Superbonus, gli occhi sono puntati sulla riattivazione di un meccanismo cruciale come la ripresa della cessione dei crediti. Dopo mesi di blocco, che hanno portato a un ammontare di crediti incagliati per circa 30 miliardi di euro, Intesa Sanpaolo e Sparkasse hanno da poco riattivato il meccanismo, mentre Credit agricole, Unicredit e Poste Italiane stanno ultimando le procedure nel rispetto delle norme del dl blocca cessioni e Banco Bpm sta lavorando per sbloccare la situazione.
Sul mercato c’è grande attesa per Enel X, che – su input del ministero del Tesoro, principale azionista della compagnia energetica – ha fatto sapere di essere pronta a lanciare la piattaforma per settembre. La società darà vita a una società veicolo con l’incarico di acquisire i crediti per poi trasferirli a soggetti terzi, soprattutto imprese, interessati a rilevare i bonus in prossimità delle scadenze fiscali. L’iniziativa sarà condotta “di concerto con alcuni istituti bancari” (secondo quanto dichiarato dal Mef).
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