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Prestiti: guida ai trend del momento

La situazione dei tassi in salita, ma su livelli assolutamente sostenibili, favorisce le richieste di finanziamento da parte delle famiglie italiane. Mentre resta forte anche il segmento della cessione del quinto, grazie anche all'ampia disponibilità di offerta.

Pubblicato il 08/08/2022
persona indica disegni di prodotti di prestito
I trend del mercato dei finanziamenti

Nel corso del primo trimestre il tasso medio relativo ai prestiti personali è stato del 9,53% contro 9,22% del quarto trimestre del 2021, ma sostanzialmente in linea con la tendenza che ha caratterizzato gli ultimi tre anni. Si tratta di un rialzo marginale se confrontato con l’impennata dell’inflazione e tenuto conto della fine dell’era dei tassi zero da parte della Bce.

Se si ha l’accortezza di usare un comparatore per individuare l’offerta migliore, si possono trovare sconti consistenti. Le pratiche erogate da PrestitiOnline.it viaggiano su un tasso medio del 6,70% (quindi ben al di sotto dell’inflazione), con quelle migliori che si attestano addirittura al 5,61%, in forte calo rispetto a qualche anno fa.

La garanzia dello stipendio

La situazione resta favorevole anche per la cessione del quinto, che consiste nella concessione di un finanziamento a fronte di una trattenuta mensile pari al 20% dello stipendio. Con quest’ultimo che pertanto agisce da garanzia per la società che offre il prestito, consentendo così di ridurre il tasso.

La migliore soluzione per i dipendenti privati ha un Taeg del 4,32%, mentre per i dipendenti pubblici si scende al 3,05%, con i pensionati a metà strada (3,63%). Se si confrontano questi valori con l’ultima rilevazione di Banca d’Italia, relativa al primo trimestre di quest’anno, trova conferma la convenienza del canale online: il tasso medio di mercato per la cessione del quinto è infatti il 6,96% (in leggerissima contrazione rispetto al 7,02% del periodo ottobre-dicembre 2021).

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Priorità alla liquidità

Quanto alle finalità più richieste, al primo posto si trova la liquidità, con il 28% del totale. Un primato che si perpetua a ogni rilevazione e che trova spiegazione alla luce del fatto che questa motivazione consente di utilizzare il denaro ottenuto in prestito senza vincoli di destinazione. Al secondo posto si trova l’auto usata, con il 16,4% di tutte le richieste di prestiti, in calo di un paio di punti rispetto a tutto il 2021. Una contrazione che probabilmente è dovuta alla difficoltà di trovare veicoli di seconda mano sul mercato dopo che negli scorsi trimestri sono andati a ruba a fronte delle difficoltà di reperire il nuovo. Al terzo posto le ristrutturazioni, con il 14,2%, una quota non dissimile ai livelli degli scorsi trimestri. Si tratta di una strada più rapida e meno burocratica rispetto al mutuo ristrutturazione (a cominciare dal fatto che non occorre ricorrere al notaio), ma spesso i lavori da fare in casa sono di elevato valore, per cui vanno al di là della capienza del settore prestiti. Seguono il consolidamento dei debiti già contratti, l’arredamento, le spese mediche, l’automobile nuova o a chilometro zero.

Effettuando un confronto tra primo e secondo trimestre, salta all’occhio il balzo in avanti delle richieste per la finalità viaggi/vacanze (+71%), tendenza dovuta a due ordini di ragioni: da una parte l’arrivo della bella stagione, dall’altra la voglia degli italiani di tornare a spostarsi per svago nonostante il persistere della pandemia. I prestiti per le vacanze sono per lo più di breve durata (56,4% sotto i tre anni) e per piccoli importi (tre-quarti delle richieste non arrivano a 5mila euro). A trainare la crescita crescita sono soprattutto i residenti nel Nord della Penisola e gli under 35.

Prudenza sulle durate

I dati di PrestitiOnline.it segnalano una prevalenza per le durate brevi: oltre un terzo delle richieste non supera i tre anni, a dimostrazione del fatto che le famiglie italiane non vogliono fare il passo più lungo della gamba. Anche se c’è un sostanziale ottimismo di fondo, non mancano le preoccupazioni relative alle tante incognite – inflazione, guerra in Ucraina, pandemia – a livello macro.

Per quanto riguarda gli importi, prevalgono i piccoli tagli, con le erogazioni fino a 5mila euro che ammontano al 37% del totale.

Infine, uno sguardo alle aree geografiche. Nel secondo trimestre 2022, dal Nord è arrivato il 49,2% di tutte le richieste di finanziamento, confermando una tendenza al rialzo già emersa nel recente passato e che sta probabilmente a indicare un allargamento delle differenze di reddito tra le varie aree della Penisola. Tanto che nel Mezzogiorno si è scesi sotto il 30%, confermando una tendenza al ribasso già emersa nei due quarter precedenti.

A cura della Redazione

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