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Arriva la stangata sui bonifici legati ai bonus edilizi
Non un balzello del tutto nuovo, ma piuttosto un'anticipazione di pagamento, il cui impatto sarà comunque tutt'altro che trascurabile. Il governo ha messo a punto un'ulteriore stretta nei confronti dei bonus legati ai lavori in campo immobiliare. Ecco di cosa si tratta.

A caccia di risorse per far quadrare i conti, il Governo ha aumentato la ritenuta collegata ai bonifici parlanti, necessari per ottenere i bonus casa. Si passa dall'8 all’11%, secondo quanto previsto dal ddl Bilancio che ora passa al vaglio del Parlamento. Si tratta della quota che banche e Poste trattengono, a titolo di acconto dell’imposta sui redditi, al momento dell’accredito dei bonifici disposti dai clienti ai fornitori per ottenere detrazioni.
Ricadute pesanti sulle imprese di costruzioni
Questa misura non incrementa l’imposizione totale sulle imprese del settore, ma impone un anticipo più gravoso, per cui nei fatti va a impattare sulla liquidità a disposizione delle stesse. Rispetto a quanto accadeva finora, viene anticipato almeno di un paio di trimestri la scadenza entro la quale va effettuato il versamento all’Erario. Un impatto non trascurabile dato che va ad abbattersi su un settore già provato dalla questione dei crediti incagliati, che si è venuta a creare con il sostanziale stop alla cessione dei crediti.
La misura riguarda tutti i bonus legati all’immobiliare, dal Superbonus all’Ecobonus, passando anche per lo sconto base del 50% per le ristrutturazioni ordinarie.
Nuova stretta sul Superbonus
La manovra di Bilancio presenta un’altra misura negativa per il Superbonus. Per porre un freno alle vendite speculative di appartamenti e fabbricati messi a nuovo grazie alla maxi agevolazione, viene introdotto un regime di plusvalenza modellato sul quinquennio di sorveglianza che già oggi scatta al momento dell’acquisto di un immobile. Dato l’obiettivo della misura, restano fuori dalla normativa gli immobili acquisiti per successione e quelli adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari per la maggior parte del quinquennio (o di un periodo più breve, se la vendita arriva prima dei cinque anni).
Intanto lo stesso esecutivo fa sapere di aver rafforzato i controlli per i beneficiari del 110%, relativamente alla quota residuale di beneficiari che ancora possono accedere al massimo del beneficio. L’Agenzia delle Entrate esaminerà le pratiche agevolate, stilando liste selettive di contribuenti e controllando se sia stata presentata, ove prevista, la dichiarazione di variazione catastale, considerato che queste modifiche possono modificare la rendita dell’immobile. In caso di disallineamenti, partiranno lettere all’indirizzo dei cittadini con richiesta agli stessi di adeguamento ai principi normativi.
Sbloccati nuovi fondi per il Superbonus
Nuovo dl 145/2023 già ribattezzato come “Decreto Anticipi”. Questo decreto mira a introdurre "urgenti misure economico-fiscali a sostegno degli enti territoriali, della tutela del lavoro e di esigenze indifferibili". Le principali tematiche trattate includono l’edilizia universitaria, il trasporto pubblico locale, la nuova Sabatini, la riduzione delle accise sui prodotti energetici e l’incremento del fondo per la maxi-detrazione. Nel fondo per la maxi-detrazione previsto l’aumento del fondo per il Superbonus di cui puoi usufruire correttamente con il software specializzato nella gestione dei bonus edilizi.
Cosa prevede il decreto Anticipi
Intanto il decreto Anticipi, collegato al ddl Bilancio, aumenta di 15 milioni di euro il fondo per il Superbonus per l’anno 2023. Di certo non basterà a coprire tutte le spese per i conti pubblici che continuano ad accumularsi in seguito ai lavori autorizzati in passato, ma quanto meno potrà fornire una boccata d’ossigeno.
Di positivo c’è che gli interventi del Superbonus, se ammessi alla deroga disegnata ad hoc dal Dl Cessioni, potranno continuare a beneficiare della cessione e dello sconto in fattura anche nel 2024. A chiarirlo è stato il ministero dell'Economia, chiamato in causa in Parlamento dopo le dichiarazioni del titolare del dicastero, Giancarlo Giorgetti.
In particolare, la detrazione spetta nella misura:
- del 70% per le spese sostenute dai condomìni e dalle persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate;
- del 110% per le spese sostenute relativamente ai lavori su edifici a destinazione abitativa, per i quali sia stato accertato il nesso causale tra danno dell'immobile ed evento sismico, situati in uno dei comuni di cui alle regioni interessate da eventi sismici per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.
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