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Avvertenze legali Ogni decisione in merito a concedibilità e relative condizioni dei finanziamenti presentati è demandata agli istituti eroganti.
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Preventivi per prestiti personali
Il prestito personale è una forma di finanziamento che rientra nella categoria dei prestiti non finalizzati; questo vuol dire che chi richiede il prestito può utilizzarlo per le più diverse esigenze di spesa, o finalità (da cui appunto la dicitura di "prestito non finalizzato"). Fra le finalità di prestito troviamo: acquisto auto e acquisto moto, consolidamento debiti, ristrutturazione casa, acquisto di arredamento o di elettrodomestici, viaggi e vacanze, spese mediche, acquisto di un box; infine, si può effettuare richiesta di prestito personale anche solo per ottenere della liquidità (il cosiddetto prestito di liquidità). Su PrestitiOnline.it mettiamo a confronto i prestiti personali dei maggiori istituti finanziari: fai un preventivo e trova subito quello più adatto alle tue esigenze di spesa (i preventivi sono gratuiti e senza impegno).
Segnaliamo che in alcuni casi, pur trattandosi di un finanziamento non finalizzato, l'istituto che eroga il prestito può richiedere al cliente di dichiarare come intende spendere l'importo, anche fornendo un preventivo delle spese: le condizioni praticate da banche e finanziarie cambiano infatti a seconda della finalità del prestito personale. Nella richiesta di prestito è quindi molto importante indicare la finalità corretta del finanziamento: in tal modo otterrai sempre i tassi più convenienti.
Ricorda infine che è possibile estinguere il prestito anticipatamente rispetto al termine concordato, e che con un prestito personale puoi ottenere rapidamente importi molto elevati, subito disponibili e con durate di rimborso fino a 10 anni, cosa che ti consente di ridurre la rata all'ammontare per te più comodo.
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Per presentare una richiesta di prestito personale a una banca o a una società finanziaria è necessario prima di ogni cosa raccogliere una serie di documenti anagrafici. I cittadini italiani dovranno infatti presentare carta di identità o patente di guida, codice fiscale, ultime due buste paga o cedolino della pensione. I cittadini stranieri UE dovranno anche consegnare copia del certificato di residenza, mentre i cittadini extracomunitari il permesso di soggiorno. Oltre ai documenti identificativi, andranno anche forniti quelli che attestano la situazione lavorativa e reddituale del richiedente, quindi l’ultima busta paga, la Certificazione Unica o modello CU (l’ex modello CUD) ed eventualmente il modello 730. Per i pensionati, l’ultimo cedolino e il modello OBIS/M rilasciato dall’ente previdenziale, mentre per i lavoratori autonomi l’ultima dichiarazione dei redditi (Modello Unico Persone Fisiche) completo di ricevuta di presentazione telematica e del modulo F24 che attesti il pagamento IRPEF. Solo in alcuni casi le finanziarie richiedono anche le copie delle ultime bollette delle utenze, solitamente per confermare il domicilio effettivo.
Il valore da tenere d’occhio, in quanto indicativo del costo reale del finanziamento, è il TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale, che include oltre al TAN (Tasso Annuo Nominale) e quindi l’indicatore degli interessi, anche tutte le spese connesse all’apertura e derivanti dalla gestione, oltre a ogni altra voce di costo accessoria.
Per questo quando si confrontano più offerte serve paragonare non tanto la rata mensile quanto proprio il TAEG, valore che si riduce all’aumentare della durata del prestito in quanto le spese si diluiscono su un tempo più lungo. A parità di durata, il TAEG diminuisce anche all’aumentare dell’importo.
La prima rata deve essere rimborsata sempre dopo l’erogazione della somma concessa in prestito e in seguito alla sua disponibilità sul conto corrente dell’intestatario; il rimborso può partire secondo un termine variabile, solitamente dal mese successivo, ma sempre stabilito a priori, perché definito nelle condizioni sottoscritte. Il contratto deve, infatti, contenere la tipologia di finanziamento, il TAEG e il piano di ammortamento con il numero delle rate, l’importo e la scadenza. In genere il pagamento della prima rata è fissato tra il trentesimo e il sessantesimo giorno dalla messa a disposizione del cliente della totalità delle somme, comunicata, di solito per iscritto, all’interno della lettera di benvenuto inviata al cliente. In alcuni casi la società finanziaria concede maggiore flessibilità nel pagamento delle rate e consente al cliente di scegliere tra almeno due opzioni di date del mese.
La banca o la società finanziaria può negare la concessione di un prestito perché vengono meno le condizioni essenziali per il finanziamento. Il caso più frequente è quello dell’impossibilità di fornire garanzie sufficienti alla banca, perché la capienza del reddito non è adeguata oppure perché non sussiste l’affidabilità creditizia.
Il passato creditizio del richiedente potrebbe, infatti, essere poco limpido e nascondere inadempienze relative a precedenti posizioni debitorie, ritardi nei pagamenti o, cosa più grave, segnalazioni al CRIF. Il rifiuto può anche imputarsi a una condotta poco corretta del richiedente, che fa richiesta di più prestiti personali in contemporanea presso altrettante società e banche.
Nel caso in cui la domanda di prestito venisse rifiutata da più istituti bisognerà aspettare almeno 90 giorni di tempo prima di poter effettuare una nuova richiesta, visto che anche la mancata accettazione verrà iscritta al CRIF e il nominativo del richiedente annotato, restando visibile nel database per circa tre mesi di tempo. Prima della cancellazione, nessun’altra banca o istituto finanziario potrà concedere alcun finanziamento al soggetto segnalato.
Per quanto ci siano diversi livelli di inadempienza, che portano conseguenze più o meno pesanti ai fini dell’ottenimento del prestito, anche saltare poche rate (pur se provvedendo in seguito al saldo) rende il ritardo visibile all’interno del SIC, per cui occorre sempre valutare molto attentamente se e quando sia opportuno richiedere un prestito.
Esempio di prestito personale
TAN a partire da 7,38%, TAEG a partire da 7,65%, TAEG massimo 18,95% (soglia di legge). Importi fino a € 60.000, durata minima 12 mesi, massima 120 mesi. Tutti i finanziamenti sono a tasso fisso.
Esempio: prestito di €
20.000 su 84 mesi ad un TAN del
7,38% (TAEG del 7,65%), rata mensile da € 305,68, importo totale dovuto dal consumatore di €
20.005,87.
Nei primi tre mesi del 2023 l'importo medio dei prestiti finalizzati è stato pari a 5.925 euro, mentre i prestiti personali hanno presentato un valore medio di 12.092 euro. Molto gettonati i prestiti da 10.000 euro, richiesti per varie finalità.
L’inflazione elevata spinge le famiglie italiane ad attingere dai patrimoni detenuti sui conti correnti, mentre la politica monetaria restrittiva da parte della Bce incide sulle condizioni di finanziamento.
Per realizzare un intervento di efficientamento energetico in casa o acquistare veicoli ibridi o elettrici, si può far ricorso a un prestito green. Tante le offerte proposte dalle banche nel mese di maggio.
Ricorrere a un prestito in questo momento è costoso perché i tassi sono in continua crescita, ma se si necessita di una somma di 5.000 euro si può valutare un periodo ragionevolmente lungo per allegerire la rata e non sentire la spesa.