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Italia virtuosa: emissioni di CO2 delle auto in netto calo
Italia virtuosa per quanto riguarda le emissioni di CO2 derivate dai veicoli a benzina e a gasolio, diminuite in maggio del 3,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. C’è comunque da rilevare che il nostro Paese, nella sua performance positiva, è avvantaggiato dal fatto che il suo parco auto si sta forzatamente svecchiando con più rapidità rispetto ad altri mercati.
Seppure questo sia un valore molto importante, e non solo perché è una conferma dell’orientamento ormai consolidato da inizio 2019 (-0,2%), il problema dell’inquinamento generato dai mezzi di trasporto su gomma resta sul tavolo e iniziamo a sospettare che sarà difficile da risolvere in tempi brevi. Infatti, secondo i dati resi noti dall’Agenzia europea per l’ambiente (Aea), le emissioni di CO2 prodotte dalle nuove auto nel 2018 sono aumentate per il secondo anno consecutivo, sollevando preoccupazioni nella stessa industria automobilistica.
Ingiusta la demonizzazione del gasolio
Le statistiche, in questo senso non lasciano scampo: lo scorso anno le emissioni di CO2 sono aumentate dell’1,6% rispetto al 2017. Soprattutto perché la demonizzazione del diesel, allo stato attuale, sembra non avere giustificazioni.
L’anno scorso infatti è stato anche il secondo anno in cui le auto a benzina sono state le più vendute in Europa, a scapito della quota di mercato relativa alle vendite di vetture diesel - che ha invece continuato a diminuire. Senza contare che i nuovi furgoni hanno anche registrato un aumento delle emissioni di CO2 (+1,3%) per la prima volta dall'inizio delle registrazioni di questo tipo.
Secondo l’Associazione dei costruttori europei di automobili (Acea), lo scorso anno sono state vendute circa 8,5 milioni di nuove auto a benzina, praticamente un milione in più rispetto ai 7,6 milioni entrate in circolazione nel 2017. Le immatricolazioni di vetture diesel registrate nel 2018 sono invece crollate a 5,4 milioni, 1,2 milioni in meno rispetto all’anno precedente. Chiaramente esiste una correlazione tra le vendite di diesel/benzina e le emissioni di CO2. Questo perché le auto a benzina emettono più CO2 rispetto a quelle diesel equivalenti.
L’ultima generazione diesel è all’avanguardia
Il punto è stato fatto da Erik Jonnaert, segretario generale Acea, secondo cui “anche se il divario tra le emissioni medie di CO2 delle auto a benzina e diesel si sta restringendo, il divario è ancora significativo, specialmente perché lo scorso anno sono state vendute circa 1 milione di nuove auto a benzina in più”.
Basta dunque con la continua demonizzazione del diesel anche perché, secondo Jonnaert, "in mezzo alla forte spinta per i veicoli a propulsione alternativa, non dovremmo cancellare l'ultima generazione di auto diesel, che non solo emettono meno CO2 delle loro controparti a benzina, ma rilasciano anche basse emissioni inquinanti”.
Tornando al panorama italiano, secondo un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro (sulla base dei dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico),in maggio le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina per autotrazione sono diminuite del 5,4%, mentre quelle derivate dall’uso di gasolio per autotrazione sono calate del 3,4%.
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