I vantaggi di una casa in classe A e i finanziamenti ad hoc

Si è parlato molto, negli ultimi giorni, del rinnovo degli ecobonus che sono stati confermati per i prossimi cinque anni, nella misura del 65%. La detrazione raggiungerà il 70% del costo sostenuto per gli interventi che riguarderanno una superficie dell’edificio superiore al 25%; per quanto concerne i lavori di miglioramento della prestazione energetica, invernale ed estiva, la cifra detraibile arriverà al 75%.

Sono misure che hanno incontrato il consenso dei proprietari di immobili e hanno contribuito negli ultimi anni a rilanciare il settore dell’edilizia.

Secondo il V Rapporto sull’Efficienza Energetica (RAEE), presentato lo scorso giugno dall’ENEA presso il Ministero dello Sviluppo Economico, in meno di un decennio gli italiani hanno investito quasi 28 miliardi di euro, con una crescita media annua del +12%, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza delle proprie abitazioni.

In tutto il territorio nazionale, sono stati realizzati 2,5 milioni di interventi di riqualificazione energetica tra il 2007 e il 2015.

La svolta green ha dato nuovo impulso alla filiera produttiva, con una media di 50.000 euro di posti di lavoro all’anno, e, contemporaneamente, ha evitato il consumo di 26 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica e 3 miliardi di euro di spese per l’importazione di fonti fossili. 

Scegliere di rendere efficiente la propria abitazione significa beneficiare di importanti vantaggi, spesso ignorati, soprattutto a livello economico. Più è alta la classe energetica, meno energia serve per riscaldare un metro quadro di abitazione. Solo per fare un esempio: una casa in Classe F consuma, per metro quadro, 5 volte più di una casa in Classe A. 

Ciò significa che una vecchia abitazione in Classe F consuma fino a 15 litri di combustibile, che tradotti in denaro ammontano a circa 25 euro di combustibile al metro quadro; un’abitazione in Classe A ne consuma tra 1 e 3, in pratica 3 euro al metro quadro. 

Si tratta di un bel risparmio in bolletta che va a ripagare ampiamente e in maniera duratura le spese per aumentare l’efficienza energetica. Senza contare il maggior benessere generato da ambienti in cui umidità, spifferi d’aria e sbalzi di temperatura sono notevolmente ridotti.

C’è un’altro aspetto da evidenziare nella valutazione di un investimento per l’efficienza di un’abitazione: la certificazione energetica è obbligatoria da alcuni anni e viene indicata anche nella pubblicizzazione degli annunci immobiliari, oltre che negli atti notarili di compravendita e nei contratti di locazione.

Si tratta di un documento che influisce sulla determinazione del prezzo al metro quadro che, esaminando una Classe A ed Classe E, differisce mediamente di ben 450 euro. 

Dunque costruire, acquistare o ristrutturare una casa nell’ottica di migliorarne l’efficienza energetica rappresenta sicuramente un investimento proficuo a lungo termine.

E’ utile sapere che esistono specifiche tipologie di finanziamento volte a coprire i costi di ristrutturazione, tra cui quelli volti a migliorare l’efficienza energetica, come la sostituzione degli infissi o l’acquisto di un impianto a pompa di calore.

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